Il Black Friday (e il Cyber Monday) è ormai alle porte, ma già da qualche giorno a questa parte in Rete sono disponibili numerose offerte anticipate che stanno stuzzicando – e non poco – l’interesse degli internauti del “Bel Paese”, spianando anche la strada alla stagione degli acquisti natalizi.
Ad avvalorare la tesi è il recente studio PwC “Black Friday/Cyber Monday Italy 2021” da cui emerge che oltre l’85% degli italiani sono interessati a fare acquisti durante il Black Friday. Inoltre, secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management Politecnico di Milano, si prevede che entro la fine del 2021 il valore dell’eCommerce B2C in Italia arriverà a quasi 39 miliardi di euro, con un aumento del 19% rispetto al 2020.
Si tratta di informazioni sicuramente confortati per quel che concerne il settore del commercio online, ma proprio perché si parla di acquisti in Rete non bisogna mai dimenticare che i cybercriminali sono sempre pronti a sfruttare situazioni del genere per truffare gli utenti.
A questo proposito, Proofpoint, azienda che si occupa security e compliance, ha analizzato i 20 siti di e-commerce più popolari in Italia. Ciò che ne è emerso e che oltre due terzi di essi ha implementato il protocollo DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance) grazie al quale è possibile verificare che il presunto dominio del mittente non risulti falsificato. Solo il 30% dei siti, però, ha implementato il livello di protezione “Reject”, che è quello raccomandato nonché il più rigoroso e che permette di bloccare attivamente le email fraudolente.
Da notare che la medesima analisi è stata condotta pure sulle aziende retail globali, da cui è emerso che solo il 30% non ha implementato il protocollo DMARC e solo il 20% ha implementato il livello più sicuro.
La domanda, a questo punto, sorge abbastanza spontanea: come fare per difendersi dalle truffe facendo shopping online? La regola d’oro è quella di impostare delle password sufficientemente robuste e di non riutilizzarle su più siti. Andrebbe poi evitato l’uso delle reti wireless non protette, in quanto gli hacker potrebbero servirsene per “sniffare” informazioni sensibili. Occhio altresì ai siti contraffatti, alle email di phishing e ai link da cliccare. È pure sempre consigliabile cercare recensioni riguardo siti e app se usati per la prima volta o comunque se poco noti.