Blue Origin svela la nuova variante del New Glenn

Blue Origin svela la nuova variante del New Glenn

Blue Origin ha annunciato i miglioramenti previsti per il New Glenn e svelato i primi dettagli del New Glenn 9x4, variante più grande del razzo.
Blue Origin svela la nuova variante del New Glenn
Blue Origin ha annunciato i miglioramenti previsti per il New Glenn e svelato i primi dettagli del New Glenn 9x4, variante più grande del razzo.

Una settimana dopo il secondo lancio, completato con successo, Blue Origin ha svelato gli aggiornamenti hardware previsti e soprattutto una nuova variante del razzo denominata New Glenn 9×4. L’azienda di Jeff Bezos diventa quindi un serio concorrente di SpaceX e potrebbe eventualmente portare gli astronauti sulla Luna entro il 2027.

Novità per la missione NG-3

Blue Origin scrive nel comunicato ufficiale che gli aggiornamenti consentiranno di incrementare le prestazioni di carico, la cadenza dei lanci e l’affidabilità. Sono previsti miglioramenti per propulsione, strutture, avionica, riutilizzabilità e operazioni di recupero. Verranno introdotti gradualmente a partire dalla prossima missione NG-3.

In dettaglio, la spinta totale dei sette motori BE-4 del primo stadio (booster) aumenterà da 17.219 kN a 19.928 kN. La spinta totale dei due motori BE-3U del secondo stadio aumenterà invece da 1.423 kN a 1.779 kN. Verranno usati inoltre propellenti super freddi. I motori del booster sono alimentati con metano e ossigeno liquido, mentre quelli del secondo stadio usano idrogeno e ossigeno liquidi.

Altre novità sono la riutilizzabilità del fairing (la carenatura che protegge il carico), la riduzione dei costi dei serbatoi e uno scudo termico più efficiente e riutilizzabile. La missione NG-3 è prevista nella prima metà del 2026. Il razzo di Blue Origin porterà nello spazio il lander lunare Blue Moon Mark 1.

All’inizio del 2027 dovrebbe debuttare il New Glenn 9×4. Si tratta di una nuova variante del razzo con nove motori BE-4 per il primo stadio e quattro motori BE-3U per il secondo stadio (da cui il nome 9×4, mentre la variante attuale è 7×2). Il fairing ha un diametro di 8,7 metri, quindi è possibile trasportare carichi più ingombranti e pesanti fino ad un massimo di 70 tonnellate in orbita terrestre bassa, 14 tonnellate in orbita geosincrona e 20 tonnellate in traiettoria trans-lunare.

Blue Origin non ha svelato l’altezza totale, ma il CEO Dave Limp ha pubblicato un’immagine che mostra il confronto con i razzi New Glenn 7×2 e Saturn V. Le due varianti del New Glenn voleranno insieme per offrire ai clienti maggiori opzioni.

Il New Glenn 9×4 è quindi il diretto concorrente dello Starship di SpaceX. L’azienda di Elon Musk dovrebbe usare una versione modificata del suo razzo per portare gli astronauti sulla Luna entro il 2027 (missione Artemis III). In caso di ritardi, la NASA potrebbe chiedere aiuto a Blue Origin. Il lander Blue Moon Mark 1 può essere modificato per trasportare un equipaggio e non richiede il rifornimento in orbita come Starship.

Fonte: Ars Technica
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Pubblicato il
21 nov 2025
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