Botnet, la liberazione dei PC zombie

Botnet, la liberazione dei PC zombie

Con una operazione condotta dalle autorità di numerosi stati, sono state smantellate le botnet correlate ai malware Cryptolocker e P2PZeuS
Con una operazione condotta dalle autorità di numerosi stati, sono state smantellate le botnet correlate ai malware Cryptolocker e P2PZeuS

Le forze dell’ordine di undici paesi hanno collaborato con diverse aziende che operano nell’ambito della sicurezza informatica per porre fine alle attività dei pericolosissimi malware Cryptolocker e P2PZeuS, che hanno segnato colpi da milioni di euro .

L’operazione congiunta ha preso il nome di GameOverZeus ed è stata guidata da FBI ed Europool: ad essere individuato come responsabile è stato il gruppo di cybercriminali dell’Europa dell’Est guidato dal russo, residente a Pittsburgh, Evgeniy Bogachev considerato l’amministratore della botnet Gameover Zeus e finito per questo nella lista dei super ricercati di tutto il mondo.

Cryptolocker è un malware che blocca il computer degli utenti, crittografa tutti i file rendendoli inutilizzabili e inaccessibili fino a quando non viene pagato un riscatto (che si aggira attualmente intorno ai 600 dollari): ha attaccato più di 200mila computer raccogliendo oltre 27 milioni di pagamenti di riscatto .

P2PZeuS, invece, variante del celebre Zeus , è un sofisticato malware bancario, progettato per impossessarsi delle credenziali finanziarie delle vittime, che ha attaccato tra i 500mila ed il milione di computer (il 25 per cento dei quali negli Stati Uniti).

Anche l’Italia è stata coinvolta e la Polizia Postale ha contribuito a smantellare una rete di circa 10mila computer infetti.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
3 giu 2014
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