C'è voglia di UMA in Italia, Svezia e Spagna

C'è voglia di UMA in Italia, Svezia e Spagna

Lo sostiene una ricerca commissionata da Motorola i cui risultati arrivano proprio mentre il carrier americano accelera sull'integrazione di wi-fi, telefonia mobile e Bluetooth
Lo sostiene una ricerca commissionata da Motorola i cui risultati arrivano proprio mentre il carrier americano accelera sull'integrazione di wi-fi, telefonia mobile e Bluetooth


Basingstoke (UK) – Un sondaggio di Motorola ha registrato la crescente domanda, da parte dei consumatori di paesi europei come Italia, Spagna e Svezia, di servizi UMA (Unlicensed Mobile Access), tecnologia che permette l’integrazione di standard GSM/GPRS, Bluetooth e Wi-Fi. Gli utenti dei tre paesi citati sembrano i più entusiasti, per accettazione e potenziale diffusione dei servizi.

La ricerca è stata condotta da BrainJuicer su un campione di 1000 consumatori scelti in ognuno dei sei principali mercati europei (oltre all’Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Svezia) e il risultato dimostrerebbe l’accoglimento generalmente favorevole in tutti i mercati, evidenziando inoltre quanto il costo di qualsiasi potenziale servizio di convergenza UMA incida sulla decisione dei consumatori di avvalersi del servizio.

Se le tariffe fisso-mobile fossero pari a quelle fisso-fisso, oltre la metà degli intervistati sottoscriverebbe un servizio UMA entro un anno. Valore che arriverebbe, teoricamente, al 59% percento se il costo del servizio fosse pari alla metà del costo attuale delle chiamate da cellulare.

Molti intervistati hanno assicurato che il dover installare la banda larga, o cambiare fornitore, per passare a servizi UMA non rappresenterebbe un problema (solo il 17% non avrebbe intenzione di cambiare gestore di telefonia mobile e il 22 % non cambierebbe il proprio operatore di rete fissa).

Secondo Margaret Rice-Jones, vicepresidente corporate e regional manager Motorola, la ricerca dimostra la predisposizione del mercato europeo ad accogliere i servizi UMA.
Dalla ricerca emerge che in tutti i paesi c’è una buona comprensione della tecnologia che è ritenuta fondamentalmente credibile.

I risultati globali dimostrano l’interesse di Italia, Spagna e Svezia per il servizio.
I dati sono stati raccolti con un questionario online, metodo adottato perché avrebbe permesso di raggiungere il mercato target del servizio (gli intervistati sono stati selezionati tra ambosessi tra i 18 e i 65 anni).

In maggio 2005, Motorola ha avviato la sperimentazione delle proprie soluzioni UMA con sette operatori europei, tra cui TeliaSonera Denmark .

La soluzione UMA di Motorola prevede l’utilizzo di telefoni dual-mode compatibili UMA, controller di rete UMA, sistemi per la fornitura dei servizi, integrazione della rete e servizi a valore aggiunto. Ognuno di questi elementi si integra in una rete mobile di base a commutazione di circuito utilizzando le definizioni di interfaccia esistenti. La sperimentazione di TeliaSonera nell’area di Copenhagen comprende servizi “tutto compreso” quali prestazioni della rete, integrazione e distribuzione; infrastrutture di rete e telefoni dual-mode.

La tecnologia UMA permette l’utilizzo di LAN a banda larga e wireless come rete di accesso alternativa low-cost per gli ambienti SOHO. Per gli utenti significherebbe la possibilità di passare da una rete di accesso all’altra (che Motorola sviluppa in collaborazione con Cisco ). Per gli operatori telefonici significherebbe la possibilità di fornire comunicazioni a costi contenuti per la casa, l’ufficio e su larga scala, con l’impiego di un unico apparecchio telefonico con un numero, una segreteria, una rubrica e un’unica fatturazione.

Dario Bonacina

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 5 ago 2005
Link copiato negli appunti