Molti siti stanno pubblicando notizie relative a una novità in arrivo per quanto riguarda i documenti necessari all’espatrio. Più precisamente, all’impossibilità di recarsi all’estero con la carta di identità cartacea, quella tradizionale, anche se la meta si trova all’interno dell’Unione europea. Cerchiamo di fare chiarezza, con tutti i riferimenti del caso.
La carta di identità cartacea per l’espatrio: fino a quando?
Per prima cosa, non si tratta di una novità. È stabilito dal regolamento 2019/1157 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Ue in data 20 giugno 2019 (link a fondo articolo), con oggetto Rafforzamento della sicurezza delle carte d’identità dei cittadini dell’Unione
. Il passaggio di nostro interesse è quello che si legge all’articolo 5, Eliminazione graduale
. Lo riportiamo di seguito.
Le carte di identità che non soddisfano le norme minime di sicurezza di cui alla parte 2 del documento ICAO 9303 o che non comprendono una MRZ funzionale, quale definita al paragrafo 3, cessano di essere valide alla loro scadenza o entro il 3 agosto 2026, se quest’ultima data è anteriore.
Tradotto dal legalese, a partire dal 3 agosto 2026 le carte di identità cartacee non saranno più valide per recarsi all’estero, in occasione dei controlli eseguiti alle frontiere o, ad esempio, negli aeroporti prima dell’imbarco.
Va precisato che, già oggi, di norma non occorre esibire alcun documento attraversando il confine di uno Stato e rimanendo all’interno dello spazio Schengen. Ogni paese ha però la facoltà di reintrodurre i controlli per un periodo di tempo limitato e in circostanze eccezionali, ad esempio in presenza di un grave rischio per l’ordine pubblico o per la sicurezza nazionale
. Esiste una pagina ufficiale attraverso cui controllare le eccezioni alla regola.
Dal prossimo anno, solo la CIE
Il regolamento stabilisce dunque che, a partire dal 3 agosto 2026, la carta di identità cartacea non sarà più valida per l’espatrio, in quanto non soddisfa i requisiti di sicurezza appena citati. Non dispone infatti del microchip contactless e della cosiddetta MRZ (Machine Readable Zone), il codice a lettura ottica composto da tre righe presenti nella parte posteriore del nuovo documento, la carta di identità elettronica. In alternativa, rimane l’opzione del passaporto. Di seguito un paio di link per approfondire.
- Documento ICAO 9303 pubblicato dalla International Civil Aviation Organization;
- specifiche del microchip in dotazione alla CIE e della lettura dei dati anagrafici con chiave d’accesso stampata sul documento (Card Access Number o Machine Readable Zone).
A proposito di CIE, stando ai numeri ufficiali del Ministero sono oltre 53,4 milioni quelle già emesse. Ciò significa che la scadenza del prossimo anno non dovrebbe essere un problema per la grande maggioranza degli italiani.
A proposito di una sua possibile inclusione nell’app IO, il progetto sembra ancora in alto mare. Interrogato sull’argomento, il sottosegretario Alessio Butti si è trincerato dietro al più classico dei no comment
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La carta di identità elettronica: c’è chi la vuole gratis
In virtù di un’importanza sempre maggiore che assumerà la carta di identità elettronica (potrebbe addirittura sostituire SPID), c’è chi ne chiede il rilascio gratuito. O quantomeno di rivedere il tariffario attuale che prevede un costo fisso pari a 16,19 euro, quasi sempre maggiorato da spese extra imposte dai Comuni. Nella maggior parte dei casi si arriva a 20/25 euro.