Annunciato nella primavera del 2021 per porre un argine alle lamentele dell’utenza. Presentato nell’estate del 2021 per dimostrare le buone intenzioni del progetto. Definito nei dettagli lo scorso settembre. Ora il cosiddetto “Cashback Targa” ha preso finalmente il via, esclusivamente su una singola regione (Liguria) per poi estenderlo progressivamente al resto del Paese.
La definizione di questo particolare “cashback” è quella del gruppo Autostrade:
Il servizio ti permetterà di richiedere un rimborso sul pedaggio per ritardi dovuti ai cantieri da lavoro lungo la rete di Autostrade per l’Italia. Il Cashback è disponibile per tutti i clienti e per tutte le modalità di pagamento.
Cashback Targa: cos’è?
Si maschera da Cashback, insomma, ma in realtà è tutt’altro: si tratta di un vero e proprio rimborso, dovuto a risarcimento dei ritardi che è necessario sopportare su tratte autostradali che hanno un quantitativo tale di cantieri da rendere estremamente lacunoso il servizio. Infatti:
Il Cashback è un servizio che permette di effettuare richieste di rimborso sul pedaggio pagato, in caso di ritardi dovuti a cantieri di lavoro sulla rete autostradale gestita da Autostrade per l’Italia che impattano la fluidità del traffico a causa della riduzione delle corsie originariamente disponibili (esclusa la corsia di emergenza).
Il servizio prevede il rimborso fino al 100% del pedaggio, a partire da 15 minuti di ritardo dovuto a cantieri. Per capire di che natura sia il rimborso, occorre fare riferimento alla seguente tabella:
Il rimborso non è dovuto per qualsiasi ritardo, ma soltanto per quelli causati da cantieri che limitano la percorribilità. Esclusi dal conteggio, quindi, i ritardi dovuti a traffico intenso, incidenti, meteo e qualsiasi motivazione diversa dai lavori.
Come chiedere il rimborso
Per chiedere il rimborso è necessario scaricare e installare l’app Free to X: è questo lo strumento scelto da Autostrade per gestire i rimborsi. Una volta installata l’app occorre creare un proprio account e tramite questo sarà possibile gestire tanto le funzioni proprie dell’app stessa, quanto il fronte dei rimborsi. Il distinguo è relativo all’uso o meno di Telepass:
- con Telepass
Come primo passo il viaggiatore dovrà scaricare la App Free To X e registrarsi al servizio Cashback, indicando il codice del proprio dispositivo di telepedaggio (OBU o PAN), dopo di che dovrà confermare la sua identità inserendo un documento. L’utente riceverà una notifica automatica relativa ai transiti per cui ha diritto ad un rimborso. Successivamente, l’utente dovrà semplicemente confermare i rimborsi proposti in App al momento della registrazione ed ogni volta che automaticamente ne sarà proposto uno nuovo. - senza Telepass
Come primo passo il viaggiatore dovrà scaricare la App Free To X e registrarsi al servizio Cashback. Per registrarsi al servizio di Cashback verrà richiesto all’utente di fotografare la ricevuta e inviarla tramite app. Sono valide le ricevute non anteriori a 12 mesi dalla data di richiesta del rimborso o risalenti a non più di 4 mesi prima della data in cui ti sei registrato al Servizio. Infine dovrai attendere la notifica sull’esito del rimborso da parte di Free To X. Nel caso in cui la richiesta di rimborso avesse un esito positivo, il cliente dovrà inserire un documento per confermare la sua identità. La verifica sarà effettuata una sola volta (in corrispondenza della prima richiesta positiva).
Il servizio premia in modo esplicito coloro i quali utilizzano Telepass, rendendo molto più semplice la procedura di cashback. Tutti gli altri dettagli sono disponibili sulle FAQ del servizio. Qui puoi scaricare l’app:
La Liguria è una delle regioni con maggiori problemi a livello autostradale. La particolare conformazione del territorio rende le tratte autostradali dei percorsi obbligati ed i cantieri disseminati ovunque diventano rapidamente ingorghi al minimo aumento del traffico. Free to X non renderà migliore la situazione e non c’è autista disposto a vendere il proprio tempo in autostrada per un minimo risarcimento. L’operazione Cashback Targa, tuttavia, può diventare un costo aggiuntivo per la società Autostrade e mettere nelle mani degli utenti un minimo strumento di rivendicazione dei propri diritti.
La fase sperimentare in Liguria consentirà di capire come e quando il tutto potrà essere esteso a tutto il Paese.