David Kernell, il poco più che ventenne che nel 2008 era finito nel mirino dell’FBI per violazione della posta elettronica (non ufficiale) dell’allora candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti e Governatrice dell’Alaska Sarah Palin, è stato ora condannato a un anno e un giorno di reclusione.
Il ragazzo (che nel frattempo aveva chiesto scusa alla Governatrice) era stato giudicato colpevole di accesso illegale e ostacolo alle indagini: la pubblica accusa aveva chiesto 18 mesi di reclusione, la difesa solo la libertà vigilata, in quanto sarebbe stata sufficiente l’umiliazione pubblica subita nel corso del processo per fargli comprendere che tale comportamento non debba essere mai più ripetuto.
Il giudice alla fine ha deciso per un anno e un giorno di carcere e tre anni di libertà vigilata .
La reclusione, questo il consiglio del giudice, sarebbe da scontare però in una casa d’accoglienza se l’ufficio competente alla gestione delle prigioni concordasse. Inoltre, il giudice ha raccomandato trattamenti psichiatrici specifici per Kernell: durante il processo è emerso che il giovane soffre di depressione dall’età di 11 anni.
Claudio Tamburrino
-
prezzo?
devo cedere i diritti dei contenuti che carico?in che modo potranno utilizzare i miei dati personali?bertucciaQuesta mania della privacy
Sono un sostenitore della privacy. Ma questa recente mania della privacy, in gran parte generata dai media dell'informazione, è risibile: prima di Facebook ognuno scriveva i fatti suoi e pubblicava foto sul blog personale, e prima ancora su siti web personali come quelli creati su GeoCities, a cui tutti potevano accedere e a nessuno importava granché. E' molto semplice: se non volete che qualche estraneo lo veda non mettetelo sul Web. Una volta che l'avete fatto, accettate l'idea che possa diventare pubblico.Elf QrinRe: Questa mania della privacy
Ma finché sei anonimo o semi-anonimo è un discorso. Si è sempre usato uno pseudonimo... fin quando è arrivato Facebook. Prima era raro mettere su tutto con nome e cognome. Poi non puoi paragonare un blog, dove uno pubblica qualcosa apposta e consapevolmente per condividerla con tutto il mondo, con FB che dà l'illusione ai suoi utenti di scrivere e condividere solo nella stretta cerchia di amici. Path almeno ha più senso. Quello che va bene dirsi fra amici intimi non è detto che sia bene che giunga alle orecchie (o agli occhi) dei colleghi o del capo, dei clienti o la morosa o altri. Ma sì, rendiamo di acXXXXX pubblico anche le nostre email, che tanto prima non c'era questa mania della privacy. Così, giusto per non complicarsi la vita, eh? Menomale che c'è FB e il Grande Fratello che ci illumina, facendoci capire che la privacy possiamo buttarla al vento.Poi c'è gente che si diverte a scrivere XXXXXXX e a giocherellare con gli amici, ma quando "devono" aggiungere contatti di altri ambiti, si ritrovano poi ovviamente inibiti. Peccato che questa nuova idea giunga forse un po' troppo tardi, ma vederemo.Saltapecchi oRe: Questa mania della privacy
- Scritto da: Saltapecchi o> Ma finché sei anonimo o semi-anonimo è un> discorso. Si è sempre usato uno pseudonimo... fin> quando è arrivato Facebook. Prima era raro> mettere su tutto con nome e cognome. Poi non puoi> paragonare un blog, dove uno pubblica qualcosa> apposta e consapevolmente per condividerla con> tutto il mondo, con FB che dà l'illusione ai suoi> utenti di scrivere e condividere solo nella> stretta cerchia di amici. Path almeno ha più> senso. Quello che va bene dirsi fra amici intimi> non è detto che sia bene che giunga alle orecchie> (o agli occhi) dei colleghi o del capo, dei> clienti o la morosa o altri. Ma sì, rendiamo di> acXXXXX pubblico anche le nostre email, che tanto> prima non c'era questa mania della privacy. Così,> giusto per non complicarsi la vita, eh? Menomale> che c'è FB e il Grande Fratello che ci illumina,> facendoci capire che la privacy possiamo buttarla> al vento.Ma il fatto è che comunque sia quando devi che so' aprire un conto corrente, fare un acquisto online, chiedere un permesso ad un comune, giocoforza devi dargli i tuoi dati,ma invece nessuno obbliga nessuno ad iscriversi su FB & co. e tantomeno a metterci dentro tutto di te e dare amicizia a porci e cani come scrive echoesp1.> Poi c'è gente che si diverte a scrivere XXXXXXX e> a giocherellare con gli amici, ma quando "devono"> aggiungere contatti di altri ambiti, si ritrovano> poi ovviamente inibiti.Un po' di buon senso e scetticismo in più non basterebbe?OsvyUsare facebook con criterio no?
Invece di fare pubblicità a questa "nuova" ed "entusiasmante" soluzione, non basterebbe utilizzare correttamente Facebook e Twitter?Invece di dare amicizia a cani e porci basta applicare gli stessi criteri che si adottano nella vita reale.echoesp1Re: Usare facebook con criterio no?
Facebook è una vetrina di gossip ormai, per far vedere quanto sei figo o per farsi gli affari degli altri... l'unico modo per usarlo con saggezza è praticamente equivalente a non usarlo.Twitter invece prevede che le amicizie siano asimmetriche: magari non siamo amici, ma io ti posso seguire lo stesso (che fai poi, blocchi tutti quelli che non sono amici tuoi? Non avrebbe molto senso data la sua natura!).Che poi dell'ennesimo social network non si sentisse il bisogno, è un altro discorso! (Tumbler che fine ha fatto? Qualcuno lo usa?)mcguoloRe: Usare facebook con criterio no?
- Scritto da: mcguolo> (Tumbler che fine ha fatto? Qualcuno lo> usa?)*Tumblr... ops! XDmcguoloRe: Usare facebook con criterio no?
> Facebook è una vetrina di gossip ormai, per far> vedere quanto sei figo o per farsi gli affari> degli altri...Si infatti, e non capisco proprio perchè usarlo guarda.> l'unico modo per usarlo con> saggezza è praticamente equivalente a non> usarlo.Ecco, la pensiamo esattamente allo stesso modo!> Twitter invece prevede che le amicizie siano> asimmetriche: magari non siamo amici, ma io ti> posso seguire lo stesso (che fai poi, blocchi> tutti quelli che non sono amici tuoi? Non avrebbe> molto senso data la sua> natura!).Anche qui forti perprlessità...Cosa serve (a me ed a chi legge) sapere cosa sto mangiando a colazione, se ho messo i calzini per andare a letto o se non supero uno schema di un gioco?Puro e semplice edonismo e voglia di farsi gli affari degli altri...> Che poi dell'ennesimo social network non si> sentisse il bisogno, è un altro discorso!> (Tumbler che fine ha fatto? Qualcuno lo> usa?)Più che il servizio servirebbero idee sulle modalità, sullo scopo.I social network non innovano, rendono spesso (purtroppo) solo più stupidi.echoesp1Re: Usare facebook con criterio no?
- Scritto da: echoesp1> > Twitter invece prevede che le amicizie siano> > asimmetriche: magari non siamo amici, ma io ti> > posso seguire lo stesso (che fai poi, blocchi> > tutti quelli che non sono amici tuoi? Non> avrebbe> > molto senso data la sua> > natura!).> Anche qui forti perprlessità...> Cosa serve (a me ed a chi legge) sapere cosa sto> mangiando a colazione, se ho messo i calzini per> andare a letto o se non supero uno schema di un> gioco?> Puro e semplice edonismo e voglia di farsi gli> affari degli> altri...Dipende sempre da come lo si usa, ma twitter (almeno per il momento) è molto meno dedicato al gossip di come è diventato facebook (e speriamo lo resti). Ho visto cose come @retwittase nascere e morire perché non interessavano. Io lo uso come una specie di feed rss, e vuoi per la natura degli account che seguo, vuoi per la natura stessa di un network che permette solo micromessaggi, la cosa per il momento funziona!Certo il rischio è in agguato, ma le meccaniche di "ascolto" che lo fanno somigliare più ad un forum che ad un mercato in cui tutti urlano, mi fan ben sperare!> I social network non innovano, rendono spesso> (purtroppo) solo più> stupidi.E qui mi ripeto: dipende sempre da come lo si usa. Ti do ragione che facebook è diventato un marasma di cavolate!Di mio non condanno i social network, ma preferisco un social network che sia più network e meno social onestamente, più orientato agli interessi comuni, che al gossip...mcguoloA me sembra una fesseria
Il "personal network" esiste da una vita: gli SMS!Ora con i vari smartphone, è possibile utilizzare una quantità enorme di messengers (anche multi piattaforma) a costo zero.Quelli che ho usato fin ora già permettono di fare gruppi e inviare messaggi, foto, video, posizione GPS, audio e testo a tutto il gruppo contemporaneamente.Aggiungo solo chi voglio io e chi conosco bene.Che novità sarebbe questa?Aleph72Per condividere si usi il P2P
Esiste gia' un'ottima rete di condivisione di contenuti.Si chiama P2P e permette di condividere con chiunque qualunque contenuto, nel pieno rispetto della propria e dell'altrui privacy.Non c'e' bisogno di un social network!panda rossaRe: Per condividere si usi il P2P
Secondo me si tratta di due strumenti completamente diversi: su p2p i contenuti sono privi di un contesto, mentre su un social network se io scrivo qualcosa a te, questo qualcosa assume importanza in base al contesto, che è il tipo di rapporto preesistente (amicizia, colleghi di lavoro, ex compagni di scuola, ecc.).- Scritto da: panda rossa> Esiste gia' un'ottima rete di condivisione di> contenuti.> Si chiama P2P e permette di condividere con> chiunque qualunque contenuto, nel pieno rispetto> della propria e dell'altrui> privacy.> > Non c'e' bisogno di un social network!vituzzoRe: Per condividere si usi il P2P
- Scritto da: vituzzo> Secondo me si tratta di due strumenti> completamente diversi: su p2p i contenuti sono> privi di un contesto, mentre su un social network> se io scrivo qualcosa a te, questo qualcosa> assume importanza in base al contesto, che è il> tipo di rapporto preesistente (amicizia, colleghi> di lavoro, ex compagni di scuola,> ecc.).> Se io scrivo qualcosa a te te lo scrivo in privato.Non uso un social network.panda rossaRe: Per condividere si usi il P2P
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: vituzzo> > Secondo me si tratta di due strumenti> > completamente diversi: su p2p i contenuti> sono> > privi di un contesto, mentre su un social> network> > se io scrivo qualcosa a te, questo qualcosa> > assume importanza in base al contesto, che è> il> > tipo di rapporto preesistente (amicizia,> colleghi> > di lavoro, ex compagni di scuola,> > ecc.).> > > > Se io scrivo qualcosa a te te lo scrivo in> privato.> Non uso un social network.Ok ma se mi devi informare di qualcosa che ti riguarda sì. Il p2p è impersonale, il social network ti da un insieme di notizie personalizzate sui tuoi amici.vituzzoPerché
Non capisco perché non posso dare l'amicizia a chi mi pare anche se non lo conosco ..ma che mondo di burattini sta diventando? Dove sta il problema? Se non sono libero di fare e dire quello che voglio (nel rispetto degli altri) abbandono il canale che mi censura E COME ME CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE ...meditate gente ...meditate ...Gianni AleramoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 15 nov 2010Ti potrebbe interessare