Cassetto Digitale della PA nel 2022: cos'è e a cosa serve

Cassetto Digitale della PA nel 2022: cos'è?

Debutto previsto entro il prossimo anno per il Cassetto Digitale della Pubblica Amministrazione: a occuparsi del progetto è PagoPA.
Cassetto Digitale della PA nel 2022: cos'è?
Debutto previsto entro il prossimo anno per il Cassetto Digitale della Pubblica Amministrazione: a occuparsi del progetto è PagoPA.

Il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, a lungo invocato da più parti e per troppo tempo rimandato, ha preso il via e proseguirà a passo spedito anche nel 2022 con l’arrivo di un nuovo strumento: si tratta del Cassetto Digitale della PA, il cui obiettivo sarà quello di semplificare il rapporto con i cittadini e la gestione da parte di questi ultimi di documenti come notifiche, atti, ricevute di pagamento e comunicazioni.

Il Cassetto Digitale della PA arriverà nel 2022

Coinvolta nel progetto PagoPA, società già impegnata su iniziative come quella legata all’applicazione IO e sulla piattaforma pagoPA (la differenza sta nella maiuscola o minuscola) per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. Il debutto arriverà a concretizzare uno degli step programmati con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, come già sottolineato in più occasioni, prevede forti investimenti sul digitale.

Tra le realtà che hanno già confermato la propria adesione figurano l’Agenzia delle Entrate, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e INPS.

Con l’arrivo del Cassetto Digitale PA sarà possibile dire addio alle scartoffie e alla corrispondenza cartacea che hanno storicamente riempito faldoni e armadi. O almeno questo è l’obiettivo dichiarato. La direzione è segnata, si procede passo dopo passo verso un’era in cui l’accesso ai documenti attraverso la propria identità digitale diverrà la norma, nel quotidiano e per tutti.

Tornando a PagoPA e al citato progetto IO, la roadmap di sviluppo condivisa sulle pagine del sito ufficiale continua a indicare per il 2021 il debutto della versione Web, ma i tempi ormai stringono ed è cosa certa lo slittamento almeno al prossimo anno. Il lancio del portale solleverà i cittadini dall’obbligo di doversi interfacciare con l’applicazione installata sugli smartphone per la fruizione dei servizi proposti, offrendo così una via di accesso alternativa, passando da un qualsiasi browser su computer desktop o laptop.

Fonte: Corriere
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Pubblicato il
22 dic 2021
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