Cosa ha provocato il down di ChatGPT e Sora?

Cosa ha provocato il down di ChatGPT e Sora?

Questa la causa del nuovo down che ha colpito i servizi di OpenAI: ChatGPT, Sora e le API sono risultati indisponibili per alcune ore.
Cosa ha provocato il down di ChatGPT e Sora?
Questa la causa del nuovo down che ha colpito i servizi di OpenAI: ChatGPT, Sora e le API sono risultati indisponibili per alcune ore.

Nella serata di ieri, gli strumenti di OpenAI hanno fatto registrare un down protratto per alcune ore. ChatGPT e Sora sono risultati inaccessibili per la maggior parte degli utenti tra le 19 e le 22 (ora italiana). A testimoniarlo sono i feedback raccolti dal portale Downdetector.

ChatGPT e Sora down: cosa è successo?

A spiegare quanto accaduto sono i dettagli pubblicati sulla pagina del sito ufficiale che fornisce aggiornamenti sullo stato dei servizi. La responsabilità è attribuita a un upstream provider.

Al momento, stiamo sperimentando un problema con un elevato tasso di errore su ChatGPT, API e Sora. Stiamo indagando e pubblicheremo un aggiornamento non appena possibile. Il problema è causato da un upstream provider e stiamo monitorando.

Nonostante l’assenza di ulteriori informazioni a proposito del partner in questione, nelle stesse ore è stato segnalato un problema di alimentazione verificatosi in uno dei data center Azure di Microsoft, tale da causare malfunzionamenti anche al cloud gaming di Xbox, soprattutto in Nord America.

I due servizi di OpenAI hanno ripreso la loro attività regolarmente, per tutti, poco dopo la mezzanotte italiana. Si è comunque trattato del secondo down in poche settimane. Quello precedente risale all’11 dicembre, a poche ore di distanza dall’annuncio relativo alla disponibilità pubblica del modello text-to-image Sora (fu anche ChatGPT a farne le spese).

Come scritto, le problematiche di ieri hanno interrotto anche la corretta fruizione delle API.

A proposito della partnership ormai longeva che lega OpenAI e Microsoft, da qualche tempo ritenuta in bilico per questioni legate alla gestione delle risorse (e a un principio di conflitto d’interessi), proprio nei giorni scorsi si è discusso di possibili test condotti dal gruppo di Redmond per alimentare la versione di Copilot per 365 ricorrendo a modelli AI addestrati internamente o dalla concorrenza. Va comunque precisato che, a tal proposito, non sono giunte conferme in via ufficiale.

Fonte: OpenAI
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Pubblicato il
27 dic 2024
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