Quella che si sta per concludere è una settimana ricca di novità per OpenAI, che ha appena annunciato la possibilità di importare direttamente in ChatGPT i documenti caricati su Google Drive e su Microsoft OneDrive. Almeno inizialmente, si tratta di una funzionalità resa disponibile in esclusiva a coloro in possesso di un abbonamento attivo alle formule Plus, Team ed Enterprise.
Importazione da Google Drive e OneDrive a ChatGPT
L’operazione prende il via attraverso la piccola icona a forma di graffetta inclusa nell’angolo sinistro del campo di testo che permette di interagire con il chatbot (come mostrato nello screenshot qui sotto). Riportiamo di seguito in forma tradotta quanto scritto sulle pagine del sito ufficiale.
Invece di scaricare i file sul desktop e poi caricarli in ChatGPT, ora puoi aggiungere varie tipologie di documenti direttamente dal tuo Google Drive o Microsoft OneDrive. Questo consente a ChatGPT di comprendere più velocemente i tuoi Fogli, Documenti e Presentazioni di Google oltre a quelli di Excel, Word e PowerPoint.
Ovviamente, per sfruttare la funzionalità, è necessario passare dall’autenticazione agli account Google e Microsoft, collegandoli di fatto a ChatGPT. Il supporto è garantito per fogli di lavoro, testi e presentazioni.
Non si tratta dell’unico aggiornamento introdotto da OpenAI. Ci sono anche quelli che permettono di visualizzare a schermo intero le tabelle generate sulla base dei dati importati e di creare grafici interattivi personalizzati. Inoltre, è stata migliorata l’analisi dei dati contenuti nei file, attraverso la scrittura e l’esecuzione automatica di codice Python dedicato.
Il rollout delle novità appena annunciate ha già preso il via, interessa il modello GPT-4o svelato nei giorni scorsi e raggiungerà tutti gli utenti utenti con un abbonamento attivo entro le prossime settimane.
OpenAI garantisce la tutela della privacy in relazione alle informazioni che gli utenti andranno a sottoporre all’attenzione del chatbot con queste funzionalità, assicurando che non saranno utilizzate per l’addestramento dei modelli IA.