ChatGPT a scuola: i vecchi quaderni per combattere gli imbrogli

ChatGPT a scuola: i vecchi quaderni per combattere gli imbrogli

Sempre più studenti usano ChatGPT per fare i compiti. Alcune università corrono ai ripari rispolverando il quaderno.
ChatGPT a scuola: i vecchi quaderni per combattere gli imbrogli
Sempre più studenti usano ChatGPT per fare i compiti. Alcune università corrono ai ripari rispolverando il quaderno.

Una volta, per copiare a scuola, si ricorreva a metodi improbabili… eh si, ci voleva molta fantasia. Oggi basta aprire ChatGPT e scrivere “fai questi compiti per me“.

L’anno scorso, un sondaggio ha rivelato che il 99% degli studenti utilizza chatbot AI come ChatGPT, un terzo dei quali quotidianamente. L’uso di questi strumenti non è di per sé negativo. Come ha dichiarato al Wall Street Journal il professore dell’Università di Princeton Arthur Spirlin, “gli studenti useranno ChatGPT in continuazione per ogni genere di cose, il che li renderà più efficienti, più produttivi e più capaci di svolgere il proprio lavoro“. Il problema è quando lo usano per imbrogliare mentre sono a scuola.

La soluzione contro chi imbroglia a scuola con ChatGPT

Il fenomeno sta diventando sempre più diffuso. In alcune università americane, i professori hanno persino rinunciato a dare compiti a casa, ben sapendo che l’AI farà la maggior parte del lavoro. “È come andare in palestra e chiedere ai robot di sollevare i pesi al posto tuo“, spiega Stan Oklobdzija della Tulane University.

Ma la soluzione al problema non era poi così difficile da trovare… Non c’è bisogno di sviluppare chissà quale strumento sofisticato per contrastare l’abuso di ChatGPT, esiste già da decenni: il quaderno! Molti insegnanti ora obbligano gli studenti a scrivere sui quaderni durante gli esami in classe, invece di digitare su un computer come avviene di solito. Efficace contro gli imbrogli, ma non privo di difetti. Gli studenti non sono più abituati a usare la penna e questo si riflette sulla loro scrittura, che a volte rasenta l’indecifrabilità.

Di fronte a questo problema, un insegnante ha voluto lasciare che gli studenti digitassero le loro risposte su un PC, chiedendo loro di stare al gioco e di non barare con l’intelligenza artificiale. Non è passato molto tempo prima che un assistente beccasse uno di loro mentre utilizzava ChatGPT. I quaderni sono tornati rapidamente sui banchi di scuola e sembra che ci resteranno.

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Pubblicato il
28 mag 2025
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