ChatGPT sorpassa Google nel traffico web: è la fine di Big G?

ChatGPT sorpassa Google nel traffico web: è la fine di Big G?

Google non è più il re del web: ChatGPT genera quasi l'80% del traffico AI globale. Una rivoluzione silenziosa che cambia le regole per tutti.
ChatGPT sorpassa Google nel traffico web: è la fine di Big G?
Google non è più il re del web: ChatGPT genera quasi l'80% del traffico AI globale. Una rivoluzione silenziosa che cambia le regole per tutti.

ChatGPT è diventato il nuovo “motore” che guida il traffico verso i siti web, alla faccia di Google. Ma c’è un paese dove proprio non riesce a entrare… e questo potrebbe essere un bel problema.

ChatGPT batte Google: il ribaltone che cambia tutto

I numeri di StatCounter sono impietosi: quasi l’80% delle persone che chiede qualcosa a un’intelligenza artificiale e poi clicca su un link lo fa partendo da ChatGPT. Google Gemini? È fermo a un misero 2%. Una batosta che nessuno si aspettava così velocemente. Ma questo dominio vale per tutto il mondo tranne uno. La Cina.

Perché la Cina è il tallone d’Achille di ChatGPT

In Cina, ChatGPT praticamente non esiste. Al suo posto regna incontrastato DeepSeek con l’89,3% del mercato locale. Come è possibile? Semplice: controllo statale e strategie nazionali. DeepSeek si è allineata perfettamente alle politiche del Governo cinese sull’AI, mentre ChatGPT è rimasto fuori dai giochi. Il risultato è che un miliardo e mezzo di persone usa un’alternativa completamente diversa.

Internet sta cambiando

ChatGPT stava già rivoluzionando il presente. Le persone non cercano più informazioni su Google come prima. Chiedono direttamente al chatbot e seguono i suoi suggerimenti. Aodhan Cullen, CEO di StatCounter, lo ha detto chiaramente: “Stiamo passando dal SEO al GEO – Generative Engine Optimization“. Chi vuole visibilità online quindi, deve ottimizzare per ChatGPT, non più per Google.

Ironia della sorte, Google ha inventato molte delle tecnologie che stanno dietro all’intelligenza artificiale moderna. Eppure ora si trova nella stessa situazione delle software house tradizionali quando arrivò il cloud computing. Sa che il futuro è l’AI, ma non riesce a dominarlo come faceva con la ricerca tradizionale.

I numeri che raccontano il futuro

  • ChatGPT: 79,8% del traffico IA globale
  • Perplexity: 11,8%
  • Microsoft Copilot: 5,2%
  • Google Gemini: 2%
  • Deepseek: 0.8%
  • Claude: 0.46%

Questi non sono solo dati. Sono la fotografia di un mondo che sta cambiando direzione.

DeepSeek: il fenomeno che nessuno aveva previsto

Quando DeepSeek è stato lanciato, ha battuto ogni record. 12 milioni di download in due giorni, superando ChatGPT negli store americani e britannici. Per un giorno intero, è stato il termine legato all’AI più cercato al mondo. Eppure, fuori dalla Cina, detiene solo lo 0,8% del mercato. Questo dimostra una cosa, nel mondo dell’AI, la geografia conta ancora. E molto.

Per chi ha un sito web, un’attività online o semplicemente vuole essere trovato su Internet, le regole sono cambiate. Non basta più essere primi su Google. Si deve diventare la fonte che ChatGPT suggerisce.

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Pubblicato il
25 giu 2025
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