Christie’s non è nuova all’arte generata dall’AI. Ma ora ha deciso di spingersi decisamente oltre. Organizzerà la sua prima asta dedicata esclusivamente a opere create con l’intelligenza artificiale. Una mossa che ha suscitato reazioni contrastanti.
Asta Christie’s di arte AI fa infuriare gli artisti
L’asta, intitolata “Augmented Intelligence“, vedrà protagoniste le opere di artisti come Mat Dryhurst, fondatore della startup Spawning AI. Il pezzo forte sarà un robot che dipinge dal vivo, al centro della scena nelle gallerie Christie’s del Rockefeller Center di New York a partire dal 20 febbraio.
Enter the world of Augmented Intelligence, Christie's first auction solely offering artworks created with AI. Featuring works from @refikanadol, @clairesilver12, @vanarman, @hollyherndon @matdryhurst and more, the sale challenges us to rethink the limits of artistic agency. pic.twitter.com/MwNZbQPDte
— Christie's (@ChristiesInc) February 7, 2025
La notizia dell’asta ha scatenato immediate reazioni sui social media. Molti hanno sottolineato come gli strumenti di AI generativa per l’arte siano stati addestrati sulle opere degli artisti senza il loro consenso. I critici sostengono che eventi come Augmented Intelligence mettano queste creazioni su un piedistallo, a scapito di chi crea arte per davvero.
È stata lanciata persino una petizione aperta per chiedere a Christie’s di cancellare l’asta. In meno di 24 ore ha raccolto oltre 1.800 firme. Un segnale forte del malessere che serpeggia nel mondo dell’arte.
Christie’s si difende: “Gli artisti usano l’AI in modo controllato”
Un portavoce di Christie’s ha replicato alle critiche: “Gli artisti rappresentati in questa vendita hanno tutti solide pratiche artistiche multidisciplinari, alcuni sono riconosciuti nelle collezioni dei principali musei. Le opere in quest’asta usano l’intelligenza artificiale per arricchire il loro corpus di lavori e, nella maggior parte dei casi, l’IA viene impiegata in modo controllato, con dati addestrati sugli input degli artisti stessi“.
Arte e IA, un connubio controverso
Al di là della polemica sull’asta di Christie’s, il dibattito sul rapporto tra arte e AI che va avanti già da tempo. L’intelligenza artificiale può offrire nuove possibilità creative, ma solleva anche questioni spinose sull’originalità e il rispetto del lavoro degli artisti.
Dove tracciare il confine tra ispirazione e appropriazione indebita? Come tutelare i diritti degli artisti in un mondo in cui l’IA può “imparare” dalle loro opere senza chiedere il permesso? E qual è il valore di un’opera creata da un algoritmo rispetto a una realizzata da mano umana? Sono domande che l’asta “Augmented Intelligence” di Christie’s ha riportato prepotentemente alla ribalta. Domande che il mondo dell’arte, e la società tutta, dovranno affrontare nei prossimi anni.