Xbox Cloud Gaming sta crescendo velocemente, e Microsoft ha i numeri per dimostrarlo. Le ore di cloud gaming tramite Game Pass sono aumentate del 45% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Dopo anni di promesse e implementazioni graduali, lo streaming di giochi ha finalmente trovato il suo pubblico.
Xbox Cloud Gaming cresce del 45%
I giocatori trascorrono il 45% di tempo in più sulle console e il 24% di ore in più su altri dispositivi. Significa che il cloud gaming non sta sostituendo il gaming tradizionale su console, ma si sta aggiungendo ad esso. La gente utilizza il cloud gaming sulle proprie Xbox oltre a giocare localmente, e sta giocando anche su PC, tablet, telefoni, e altri device quando non sono davanti alla console.
Xbox Cloud Gaming disponibile in 29 paesi
Un paio di settimane fa Microsoft ha annunciato l’espansione di Xbox Cloud Gaming in India, un mercato enorme con oltre 500 milioni di giocatori. È una mossa strategica. L’India ha una delle comunità di gamer più vaste al mondo, ma poche persone possiedono una console rispetto ai mercati occidentali.
Il cloud gaming è particolarmente attraente in quei mercati dove le console di fascia alta sono costose o difficili da ottenere. Se si può giocare ai titoli Xbox su un portatile economico o su un tablet tramite streaming, senza dover acquistare una Xbox Series X, all’improvviso l’esperienza di gioco “da console” diventa accessibile a molte più persone.
Xbox Cloud Gaming è ora disponibile in 29 paesi e sta guadagnando terreno soprattutto in Argentina e Brasile, due regioni che hanno fatto registrare una crescita a doppia cifra, sia in ore giocate che giocatori attivi. La crescita è stata così rapida che Microsoft ha dovuto aumentare la capacità dei server per questi mercati per evitare antipatici lag, disconnessioni e code di attesa.
Multi-piattaforma: da console a VR a automobili
Microsoft afferma che la crescita costante della libreria di Xbox Cloud Gaming, insieme alla disponibilità su una vasta gamma di dispositivi, ha trasformato radicalmente come e dove le persone giocano. La piattaforma ormai funziona quasi ovunque: su console, PC, portatili da gaming, visori VR e perfino all’interno di alcune automobili.
Microsoft sta lavorando con i produttori auto per integrare Xbox Cloud Gaming nei sistemi di intrattenimento dei veicoli. Chiaramente, la possibilità di giocare sarà limitata a situazioni specifiche, ad esempio fermi nel parcheggio e quando l’auto è in carica. Nessuno dovrebbe giocare ad Halo mentre guida, ma come opzione per i passeggeri o durante la ricarica di veicoli elettrici, ha senso.
La “separazione” da Game Pass Ultimate
Uno dei motivi più probabili della crescita di Xbox Cloud Gaming è il cambiamento avvenuto ad agosto. Il servizio non è più legato esclusivamente all’abbonamento Xbox Game Pass Ultimate, il piano più costoso. Prima era necessario avere quel piano per usare il cloud gaming, ora invece è disponibile anche con quelli più economici. Quindi lo streaming è diventato accessibile a molti più utenti, soprattutto a chi non era disposto a pagare l’ intero pacchetto Ultimate.
Abbonamento gratuito con la pubblicità in fase di test
Microsoft starebbe anche testando internamente un abbonamento gratuito supportato dalla pubblicità per il cloud gaming. Per ora sono solo voci di corridoio, ma un piano free con gli annunci permetterebbe a chiunque di provare il cloud gaming senza impegno, anche se con l’interruzione occasionale di pubblicità. Il modello ha funzionato per lo streaming video, Netflix docet, e potrebbe funzionare anche per il gaming.
Chiaramente, il cloud gaming dipende strettamente dalla velocità e stabilità di Internet. Se si ha una connessione veloce e stabile, il cloud gaming può funzionare sorprendentemente bene. Ma in caso contrario, diventa un’esperienza da incubo.
Questo limita l’appeal del cloud gaming nei Paesi che hanno un’infrastruttura Internet scarsa, anche se paradossalmente è proprio lì che il cloud gaming sarebbe più utile come alternativa economica a console costose. Microsoft e gli altri provider di cloud gaming stanno lavorando per ottimizzare lo streaming anche su connessioni più lente, ma esiste comunque un limite tecnico sotto il quale l’esperienza semplicemente non è buona.