L’anno scorso, in soli sei mesi, xAI ha costruito quello che descrive come “il più potente supercomputer del mondo“. Chiamato Colossus, ospita quasi 200.000 GPU NVIDIA H100, ma sono ancora troppo poche per soddisfare i requisiti energetici di Grok, il modelIo AI della startup.
Lo scorso marzo, quindi, l’azienda ha messo le mani su un altro appezzamento di terreno a Memphis, non lontano dal primo supercomputer, per allestire una seconda installazione, logicamente chiamata Colossus 2. In definitiva, i suoi obiettivi sono astronomici: aumentare la capacità dei suoi data center fino a 1 milione di acceleratori AI, il che richiederebbe più di un gigawatt.
Colossus 2 userà i Megapack Tesla per alimentare Grok e ridurre le emissioni di Co2
È qui che entra in gioco Tesla. Il primo Colossus è collegato a 156 Megapack dell’azienda di auto elettriche. Questi sistemi, sviluppati da Tesla Energy, consentono di immagazzinare energia per uso industriale. Forniscono a xAI 150 MW di capacità di accumulo di energia di riserva, per evitare interruzioni che potrebbero essere catastrofiche. Mentre prosegue la costruzione di Colossus 2, il sito ha appena ricevuto 168 Megapack da Tesla.
🚨 BREAKING: xAI just received 168 Tesla Megapacks to power Colossus 2 their second AI data center.
That’s massive energy storage.
Enough to run an entire neighborhood now fueling AGI.Tesla + xAI = The future of power-hungry intelligence. https://t.co/t5aSeUPW0H pic.twitter.com/SjPtA60NIq
— Tesla Owners Silicon Valley (@teslaownersSV) May 20, 2025
Inizialmente, Colossus si affidava a turbine a gas naturale che emettevano ossidi di azoto inquinanti, il che è valso a xAI importanti richiami da parte delle autorità locali. I Megapack consentono di dimezzare l’uso di queste turbine. Dovrebbero diventare l’unica risorsa entro l’autunno del 2025.
Quando il supercomputer Colossus ha bisogno di energia, i Megapack Tesla rilasciano l’elettricità che hanno immagazzinato in precedenza. Questo permette di ridurre la pressione sulla rete elettrica locale di Memphis, soprattutto nei momenti di massimo consumo. Per dare un’idea: Colossus potrebbe arrivare a richiedere 1 gigawatt di potenza, pari a circa un terzo della domanda elettrica della città nei giorni più caldi dell’estate.
Questa mossa non è solo strategica, ma la dice lunga sulle ambizioni di Elon Musk. Sta creando un ecosistema in cui le sue aziende, come xAI, Tesla e X, collaborano tra loro per raggiungere l’efficienza e l’indipendenza energetica. Inoltre, si dice che xAI sia in trattative per raccogliere ulteriori fondi e aumentare la sua valutazione fino all’eccezionale cifra di 120 miliardi di dollari. Nel giro di soli due anni, diventerebbe una delle più grandi startup del mondo.