Come installare e usare Comet, il browser AI di Perplexity

Come installare e usare Comet, il browser AI di Perplexity

Il browser Comet di Perplexity trasforma la navigazione web in un'esperienza assistita dall'intelligenza artificiale. Ecco come installarlo.
Come installare e usare Comet, il browser AI di Perplexity
Il browser Comet di Perplexity trasforma la navigazione web in un'esperienza assistita dall'intelligenza artificiale. Ecco come installarlo.

Dopo i chatbot e i generatori di immagini, era solo questione di tempo prima che l’intelligenza artificiale invadesse anche i browser web. E così eccoci qui, con Comet, il browser di Perplexity. Comet vuole essere quell’assistente che trasforma il browser da semplice finestra sul web a strumento che pensa, agisce e fa risparmiare un sacco di tempo.

Nick Davidov, tra i primi investitori di Perplexity, racconta che Comet è diventato il suo ambiente di lavoro principale. Lo usa per tutto: per fare ricerche, organizzare le informazioni, controllare la posta, scrivere messaggi, riassumere video e persino per ordinare il pranzo al suo ristorante preferito. La cosa che lo colpisce di più è la velocità.

Installare Comet

La buona notizia è che non c’è più alcuna lista d’attesa per usare Comet. Basta andare sul sito di Perplexity e scaricare il programma di installazione. Il file è leggerissimo, pesa circa 14 MB, quindi non si deve liberare spazio sul PC.

Una volta scaricato il file (è nella cartella dei download) bisogna avviarlo. Si aprirà una finestra con un pulsante che chiede di iniziare l’installazione, e cliccare. Il processo di installazione è completamente automatico. Non si deve fare nulla se non guardare una barra di avanzamento che va avanti, mentre il sistema scarica alcuni file aggiuntivi. La velocità dipenderà dalla propria connessione Internet, ma in genere l’intera operazione richiede meno di sessanta secondi.

Se tutto è andato per il verso giusto, si vedrà un messaggio che conferma il completamento dell’installazione. Cliccare su “Avvia Comet” e prepararsi a scoprire cosa può fare questo browser.

Configurazione iniziale per personalizzare il browser

Premere su “Inizia” e andare avanti. A questo punto Comet chiede se si vuole importare cronologia, segnalibri, password e impostazioni da un altro browser che si usa abitualmente. Si può selezionare il browser dal menu a tendina e cliccare su “Importa”. Un consiglio? Cliccare su “Fallo più tardi”. È meglio provare Comet da zero per capire se fa davvero al caso proprio, prima di trasferirci dentro tutta la propria vita digitale. Si può sempre importare tutto in un secondo momento se si decide che questo browser merita la propria fiducia.

Ora arriva la parte divertente, personalizzare Comet secondo i propri gusti. Si deve dare un nome al profilo (di solito basta il proprio nome, niente di fantasioso) e scegliere una delle skin a tema sistema solare. Perché sistema solare? Non chiedetelo a noi, chiedetelo ai designer di Perplexity…

Si può anche decidere se usare Comet in modalità chiara o scura. Se si passano molte ore davanti allo schermo, meglio optare per la modalità scura. Poi cliccare su “Continua”.

Browser predefinito o no?

Comet chiederà se si vuole impostarlo come browser predefinito del dispositivo. In pratica, tutti i link che si cliccano, si apriranno automaticamente con Comet invece che con il browser abituale. Se si è ancora incerti sulle sue capacità, cliccare su “Salta”. Si può fare anche dopo in tutta tranquillità.

Ultime impostazioni

Ci siamo quasi. Comet offre la possibilità di aggiungerlo alla barra delle applicazioni, di farlo aprire automaticamente ogni volta che si accende il computer e di condividere le statistiche di utilizzo con Perplexity.

Meglio valutare con attenzione queste opzioni. L’apertura automatica può essere comoda se si è sicuri di voler usare Comet quotidianamente, ma può anche diventare fastidiosa se non si è ancora convinti. Prendere una decisione al riguardo e cliccare su “Avvia Comet”.

Per sfruttare al meglio tutte le funzioni di Comet, conviene accedere con il proprio account Perplexity. Questo passaggio è tecnicamente facoltativo, ma senza login si perde buona parte delle capacità intelligenti del browser. Dopo aver fatto tutta questa strada, tanto vale accedere.

Come usare Comet, oltre il browser tradizionale

Fino a questo punto, Comet sembra un browser come tanti altri. L’interfaccia è familiare, la navigazione funziona esattamente come ci si aspetterebbe. Ma l’intelligenza artificiale trasforma il browser da semplice strumento di navigazione a vero e proprio assistente personale.

1. Riassumere pagine web al volo

Facciamo un esempio. C’è un articolo lunghissimo e non si ha voglia di leggere tremila parole per capire il succo del discorso. Si può chiedere a Comet di riassumerlo. Basta cliccare sull’assistente e digitare il prompt, oppure usare direttamente il pulsante “Riassumi” (quello con l’icona a forma di menu con le tre linee orizzontali) o la scorciatoia da tastiera Alt + S.

In pochi secondi, Comet restituirà un riassunto conciso del contenuto, facendo risparmiare tempo e fatica. È particolarmente utile per articoli tecnici, report aziendali o qualsiasi altro testo che non si ha voglia leggere per intero.

2. Ottenere spiegazioni approfondite

A volte il problema non è la lunghezza del testo, ma la complessità. C’è un paragrafo pieno di termini tecnici che non si capiscono? Nessun problema. Basta evidenziare la sezione che interessa e chiedere a Comet di spiegarla. Un prompt semplice come Cosa significa? è più che sufficiente. L’intelligenza artificiale analizzerà il testo e darà una spiegazione più chiara.

3. Navigare a voce

Comet ha pensato anche a quelle persone che preferiscono parlare piuttosto che digitare. È possibile attivare la modalità vocale cliccando sull’icona a forma di onda in alto a destra o usando la scorciatoia Alt + Maiusc + V. A quel punto basta semplicemente parlare al browser e fare domande come se si stesse conversando con una persona. È particolarmente comodo quando si hanno le mani occupate.

4. Usare Comet come agente autonomo

Qui le cose si fanno davvero interessanti. Comet non si limita a rispondere alle domande o a riassumere pagine web. Può agire autonomamente per completare compiti specifici (per il momento in Italia ancora no). Ad esempio, può prenotare i biglietti per il cinema o per un concerto.

5. Pianificare viaggi completi

Comet è in grado di pianificare anche un viaggio. Basta comunicare al browser la posizione attuale e la destinazione. È possibile anche aggiungere alcune tappe intermedie. Comet elaborerà tutte le informazioni e creerà un itinerario completo. Non è perfetto, ma per una pianificazione rapida e senza troppi fronzoli è più che sufficiente.

I prompt utili da conoscere

Ecco alcuni prompt pratici da poter usare con Comet per sfruttare al meglio le sue capacità:

  • Riassumi questa pagina. Per ottenere una sintesi rapida di qualsiasi articolo o pagina web.
  • Spiega questo concetto in modo semplice. Quando ci si imbatte in termini tecnici o passaggi complessi poco chiari.
  • Trova le mie email non lette. Per controllare rapidamente la posta senza dover aprire manualmente il client di posta.
  • Confronta i prezzi di [prodotto] sui principali siti. Per risparmiare tempo (e soldi) quando si fanno acquisti online.
  • Prenota [biglietti/ristorante/hotel] per [data/luogo]. Per delegare le prenotazioni direttamente al browser (Per ora non è una funzione disponibile in Italia).
  • Crea un itinerario da [punto A] a [punto B] con tappa a [punto C]. Per pianificare viaggi con più tappe.
  • Riassumi questo video di YouTube. Per capire il contenuto di un video senza doverlo guardare per intero.
  • Ordina pranzo dal mio ristorante preferito. Per gestire ordini di cibo direttamente dal browser (bisogna salvare le preferenza, ma la funzione non è ancora disponibile nel nostro Paese).

Vale la pena provarlo?

Comet rappresenta un approccio diverso alla navigazione web. È un tentativo di ripensare completamente il modo in cui interagiamo con Internet, delegando all’intelligenza artificiale compiti che fino a ieri richiedevano il nostro intervento.

È perfetto? No. Ci sono ancora dei limiti. Ma l’idea di base è solida e le funzioni più avanzate sono interessanti. Comet merita sicuramente una prova. Nel peggiore dei casi, si avrà un browser in più installato sul computer. Nel migliore, sarà un nuovo strumento di lavoro quotidiano.

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Pubblicato il
18 nov 2025
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