Prendere delle decisioni non è mai facile. ChatGPT, dall’alto della sua intelligenza, potrebbe aiutare a uscire dall’impasse, ma il più delle volte dà risposte troppo prudenti e prevedibili. Eppure c’è un trucco semplice che funziona molto meglio: chiedere esattamente l’opposto di quello che farebbe normalmente. Sembra assurdo, ma i risultati sono sorprendenti.
ChatGPT, Claude e compagnia bella, sono perfetti per fare brainstorming, cercare informazioni o decidere cosa cucinare. Ma davanti alle decisioni davvero toste, quelle dove non c’è una scelta giusta o sbagliata, diventano improvvisamente prudenti e prevedibili. Il punto è che spesso non serve un altro elenco di considerazioni razionali. Serve qualcosa che ci faccia uscire dal giro vizioso di pensieri che ci tiene bloccati.
Come funziona il prompt del ribaltamento?
La tecnica è semplicissima: invece di chiedere “cosa dovrei fare?“, si deve chiedere “qual è l’opposto del consiglio che mi daresti normalmente?“. Questa piccola modifica cambia completamente il tipo di risposta che si riceve. Ma facciamo un esempio pratico. Si sta pensando di cambiare macchina. La propria auto funziona ancora, ma è vecchia, le riparazioni si fanno più frequenti e magari ci sono dei nuovi modelli che incuriosiscono, con tutte quelle funzioni moderne.
Il consiglio tradizionale di ChatGPT sarebbe qualcosa come: “Considera il budget, confronta le opzioni e valuta quanto è urgente sostituirla. Se la macchina attuale funziona ancora e le riparazioni non sono eccessive, potrebbe essere saggio aspettare.” Ma si chiede il contrario, cosa succede? “Vendila oggi stesso. Dimentica il budget, meriti l’upgrade. La vita è breve. Prendi la macchina che vuoi davvero, anche se non è pratica.”
Oppure prendiamo un altro caso. Si vuole cambiare lavoro, ma si ha paura di lasciare la sicurezza del posto fisso. Normalmente ChatGPT direbbe: “Valuta attentamente i rischi, assicurati di avere un’alternativa concreta, considera le tue responsabilità finanziarie.” La versione opposta? “Licenziati domani. Smetti di sprecare la tua vita in un posto che non ti piace. Il rischio più grande è rimanere dove sei. Hai più talento di quanto pensi e troverai qualcosa di meglio.”
Quando vedere il peggio chiarisce le idee
Naturalmente nessuno corre subito in concessionaria o dal proprio datore di lavoro dopo aver letto una risposta del genere… Il punto è un altro. Costringe a pensare ai sentimenti, non solo ai soldi. Magari si capisce di aver sempre sacrificato la propria felicità per essere “responsabile”. Oppure ci si rende conto che in fondo non vuole davvero cambiare macchina, si doveva solo vedere la questione da tutti i punti di vista.
La stessa tecnica funziona bene anche per questioni più delicate o di lavoro. Ad esempio, si deve valutare se accettare una promozione che richiede di trasferirsi in un’altra città. Invece di chiedere come decidere, basta chiedere cosa NON fare, ed ecco la risposta di ChatGPT: “Rifiuta tutto. Resta dove stai comodo. Non rischiare mai nulla. La carriera non vale la pena di sconvolgere la vita.”
Leggere una risposta del genere può far scattare qualcosa dentro. Magari si capisce che il problema non è il lavoro nuovo, ma la paura di cambiare. Oppure che si stavano solo inventando scuse per rimanere al sicuro dove si è sempre stati.
Perché questo approccio è così efficace? Il chatbot di OpenAI (ma non solo), è programmato per non sbagliare. Per questo dà sempre consigli sicuri, sensati e un po’ prevedibili. Ma quando si ribalta la domanda, arriva una risposta che fa l’effetto di uno schiaffo. Invece delle solite raccomandazioni prudenti, si sente qualcosa che obbliga a guardare la situazione da un punto di vista completamente nuovo.
Questo approccio funziona per tre motivi:
- Obbliga a vedere le cose diversamente. Invece di rimanere incastrati nel solito tira e molla tra ragione e sentimento, si scopre un punto di vista che prima non si considerava. Magari si stava ignorando proprio quello che conta davvero.
- Fa emergere le paure nascoste. Spesso si evitano scelte che si vorrebbero fare solo per sembrare “responsabili”. Il consiglio opposto rivela quando si sta rinunciando a qualcosa di importante per paura del giudizio degli altri.
- Cambia il ruolo dell’AI. Invece di limitarsi a confermare i dubbi che si hanno già, l’intelligenza artificiale diventa qualcosa che mette in discussione le proprie convinzioni e spinge a pensare fuori dagli schemi.
Esempi pratici per iniziare
Se si sta girando intorno a una decisione difficile, una scelta lavorativa, un blocco creativo, una questione relazionale, questo prompt potrebbe aiutare a trovare la via d’uscita sul retro: “Dammi l’opposto del tuo consiglio abituale riguardo a [inserire qui la sfida].”
Ad esempio, “Cosa non consiglieresti a qualcuno che fatica a dire di no?“, “Che consiglio opposto daresti a qualcuno in un momento di blocco creativo?“, “Che consiglio contrario daresti per superare la paura di fallire?”
Quando usare questa tecnica
Questo approccio funziona meglio quando:
- Si è paralizzati dall’indecisione. Si continua a pensare alla stessa cosa senza arrivare mai a una conclusione.
- I consigli tradizionali non aiutano. Si conoscono già tutte le opzioni logiche, ma nessuna convince davvero.
- C’è un aspetto emotivo che si sta ignorando. Magari si stanno considerando solo gli aspetti pratici di una decisione.
- Si ha paura di una scelta che in realtà si desidera fare. Il prompt opposto può aiutare a riconoscere cosa si vuole davvero.
- Per sfidare le proprie supposizioni. Quando si ha la sensazione di obbedire a delle regole che forse non hanno più senso.
Il potere della provocazione costruttiva
Quello che rende speciale questo prompt è che non dice cosa fare. Provoca a pensare diversamente. L’AI diventa uno specchio deformante che riflette i propri pensieri da un punto di vista inaspettato, permettendo di vedere aspetti che altrimenti rimarrebbero nascosti.
Non si tratta di seguire ciecamente il consiglio “sbagliato”, attenzione. Ma di usarlo come punto di partenza per capire cosa si pensa davvero. È un modo per “hackerare” il proprio stesso processo decisionale, usando l’intelligenza artificiale non come oracolo, ma come partner di brainstorming che non ha paura di dire cose scomode.
La prossima volta che ci si trova davanti a una scelta difficile, vale la pena provare a capovolgere la domanda. Spesso la risposta giusta si nasconde proprio nell’opposto di quello che si pensava di voler sentire.