Commissione europea chiede trasparenza su ads politici

Commissione europea chiede trasparenza su ads politici

La Commissione europea chiederà alle Big Tech di fornire informazioni dettagliate sulle inserzioni pubblicitarie mostrate durante le elezioni politiche.
Commissione europea chiede trasparenza su ads politici
La Commissione europea chiederà alle Big Tech di fornire informazioni dettagliate sulle inserzioni pubblicitarie mostrate durante le elezioni politiche.

La Commissione europea chiederà alle Big Tech di fornire informazioni dettagliate sull’uso delle inserzioni pubblicitarie da parte dei gruppi politici. L’obiettivo della proposta, che verrà presentata il 23 novembre, è impedire ai partiti di abusare dei social media e di manipolare gli elettori. In caso di mancato rispetto dell’obbligo, le aziende potrebbero ricevere multe salate.

Come funzionano le campagne politiche sui social?

La Commissione europea vuole maggiore trasparenza sulle inserzioni online, chiedendo ai partiti e ai proprietari delle piattaforme social informazioni dettagliate sul funzionamento delle campagne pubblicitarie (ad esempio chi ha acquistato le inserzioni e quali sono i target). Lo scopo è quello di evitare che, in occasione delle elezioni, vengano utilizzate tattiche scorrette. La novità permetterà inoltre agli elettori di conoscere il mittente dei messaggi politici.

Facebook, YouTube e Twitter hanno adottato iniziative volontarie per limitare l’interferenza e la disinformazione durante le elezioni. Twitter vieta le inserzioni, mentre Facebook e YouTube hanno imposto solo alcuni limiti, quindi gli utenti possono essere “bersagliati” da banner pubblicitari. Alcuni legislatori europei hanno chiesto il ban delle pubblicità mirate, ma la Commissione ha stabilito che ciò potrebbe danneggiare i piccoli gruppi politici.

Meglio quindi imporre una maggiore trasparenza. Le piattaforme dovranno comunicare quanto viene speso per una campagna pubblicitaria, chi sono i compratori e se le inserzioni vengono amplificate da un algoritmo. I partiti dovranno invece fornire i criteri utilizzati per la scelta dei target (età, sesso, interessi e altri).

La trasparenza della pubblicità online è uno degli obblighi previsti dal Digital Services Act (Legge sui servizi digitali) attualmente in discussione al Parlamento europeo, insieme al Digital Markets Act (Legge sui mercati digitali). Sembra però che la loro approvazione sia molto lontana, in quanto i vari schieramenti politici non hanno ancora trovato l’accordo.

Fonte: Politico
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Pubblicato il
13 ott 2021
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