Con CHL un felice epilogo

Con CHL un felice epilogo

Dopo la pubblicazione della lettera sul caso di un acquisto con CHL diamo conto del felice epilogo della vicenda descritto dallo stesso cliente. Ecco com'è andata
Dopo la pubblicazione della lettera sul caso di un acquisto con CHL diamo conto del felice epilogo della vicenda descritto dallo stesso cliente. Ecco com'è andata


Roma – Dopo la pubblicazione della lettera “Quella (tremenda) esperienza con CHL” la vicenda si è risolta con la soddisfazione del cliente. Di seguito, dunque, la lettera che questi ha inviato raccontando il “felice epilogo” del proprio acquisto:

Caro Punto Informatico, come d’accordo ti scrivo nuovamente a riguardo del mio problema con CHL. Sono stato contattato da loro due volte tra ieri e oggi e ho discusso della faccenda personalmente con il sig. Viviani e il sig. Cammilli, due persone gentilissime, alle quali ho potuto spiegare il mio punto di vista sulla faccenda e dalle quali ho appreso la loro politica commerciale.

Devo dire di essere rimasto piacevolmente soddisfatto da queste telefonate, che definirei chiacchierate amichevoli, in quanto siamo giunti ad un accordo che prevede uno sconto sul mio prossimo acquisto presso di loro per rinsaldare la mia fiducia di vecchio acquirente.

L’epilogo, se così si può definire, mi sembra soddisfacente in quanto l’azienda si è comportata in maniera gentile e disponibile nei miei confronti, ma mi sembra che metta ancora una volta in luce una carenza della nostra legislazione per quanto riguarda gli acquisti. Quello che non mi è ancora perfettamente chiaro è il perchè una azienda non deve essere responsabile di merce che esca difettosa dalle proprie catene di montaggio, nel senso che la mia scheda PCTV è evidentemente difettosa dalla produzione e non vedo perché io, o chi per me, debba pagare le conseguenze di un errore di fabbricazione.

Non sarebbe più semplice se Pinnacle, sempre per rimanere nel mio caso, prendesse accordi con i suoi rivenditori finali affinchè ritirino i pezzi difettosi e li sostituiscano al cliente finale senza ulteriori spese e attese sia per il cliente sia per il venditore che, comunque, è a sua volta loro cliente?

Bisognerebbe trarre spunto da questo e altri fatti simili per mettersi d’accordo tutti quanti al fine di creare un mercato più trasparente per tutti: produttori, distributori, venditori e clienti finali. Una simile cosa abbatterebbe di sicuro i costi e la barriera psicologica che impedisce a tantissima gente di effettuare le proprie spese su internet.

Infine vorrei ringraziarvi per l’interesse che avete prestato a questa faccenda e spero che tutto ciò che stiamo facendo serva veramente a migliorare le cose, come in questo caso sembra essere successo.

Salvatore Aloe

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Pubblicato il
14 mag 2002
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