Come tutti gli anni dispari, ad agosto, e più precisamente dal 4 all’8 agosto , si svolgerà il più grande camp hacker d’Europa . La tradizionale alternanza tra Germania e Olanda stavolta favorisce gli olandesi, che hanno il vezzo di cambiare nome all’evento ogni anno. Quest’anno hanno scelto “Still Hacking Anyway – smanettando ancora malgrado tutto” e il paese di Zeewolde, a 55 km da Amsterdam .

Come d’uso, in mezzo al niente e quest’anno attorno a un lago ed in riva a un fiume, sorgerà una piccola città dove 3.600 hacker si incontreranno e si racconteranno cosa avviene nel mondo reale , non in quello immaginario di giornali, televisioni e comunità sociali.
Durante le 5 giornate del camp, centinaia di talk, workshop ed eventi, tutti rigorosamente gratuiti , permetteranno a chiunque, dal semplice curioso al softwarista fino all’attivista, di aggiornarsi e divertirsi contemporaneamente come in nessun altro posto in Europa è possibile.
Con un biglietto non propriamente economico, ma che dà diritto a moltissimi servizi e al mitico badge elettronico di quest’anno, è possibile campeggiare per tutta la durata dell’evento.

Per chi non ha la tenda, o non vuole portarsela in aereo, è possibile acquistarne una di cartone (Sic!), che verrà consegnata in loco per una cifra quasi simbolica.
Trovate i ticket per il camp e per tutte le opzioni qui ; ricordate che potete persino arrivare navigando con la vostra barca, purché prenotiate l’attracco al porticciolo di SHA. Se aveste problemi, l’Ambasciata ha ottime entrature presso l’Autorità portuale; non siamo mica italiani per niente…
Se questo non vi ha già fatto venire l’acquolina in bocca, e non siate già corsi ad acquistare uno dei 321 soli biglietti rimasti (affrettatevi, perché in pochi giorni saranno certamente esauriti) ecco, come direbbe Montalbano, il “carico da undici”: all’interno del camp sorgerà, come è avvenuto negli ultimi 4 camp europei, e grazie all’indefesso lavoro di un pugno di volontari, l’ Italian Hacker Embassy , un villaggio attrezzato e dedicato, che si propone come punto d’incontro degli hacker italiani, e come centro di contaminazione tra la scena hacker italiana e quella del resto del mondo .

L’Ambasciata sarà dotata di lounge per gli incontri, di una cucina, di ampi spazi per le tende singole dei partecipanti, e proporrà un programma di talk e workshop propri che affiancheranno quelli, numerosissimi, già offerti direttamente da SHA.
Gli eventi si svolgeranno in una struttura dedicata, con impianti audio/video propri e la immodesta “garanzia” di avere Cassandra sia tra i coordinatori che tra i relatori.
La partecipazione agli eventi è gratuita, mentre per godere dei servizi dell’Ambasciata è necessaria una piccola quota e l’ iscrizione .
Ci vediamo a Zeewolde.
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liberalizzazione
Mi spiace ma la partecipazione di società private nello sviluppo di tecnologie IT per la PA ha semplicemente distrutto ogni possibilità di avere un 'futuro digitale'.Per dirne una: a poche settimane dalla scadenza dei i primi invii dei dati delle fatture ( http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/strumenti/specifiche+tecniche/specifiche+tecniche+comunicazioni/fatture+e+corrispettivi+st ) mancano ancora i moduli di controllo dei file xml.mementomoriRe: liberalizzazione
- Scritto da: mementomori> Mi spiace ma la partecipazione di società private> nello sviluppo di tecnologie IT per la PA ha> semplicemente distrutto ogni possibilità di avere> un 'futuro> digitale'.> > Per dirne una: a poche settimane dalla scadenza> dei i primi invii dei dati delle fatture (> http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsiliSe invece di appaltare all'amico dell'amico, affidassero alle universita' gli sviluppi per la PA, non ci sarebbe questo schifo.panda rossaRe: liberalizzazione
> > Se invece di appaltare all'amico dell'amico,> affidassero alle universita' gli sviluppi per la> PA, non ci sarebbe questo> schifo.ci sarebbero gli amici degli amici anche nelle universita', raccomandati, commissioni truccate, baroni, ecc eccMagoRe: liberalizzazione
- Scritto da: panda rossa> Se invece di appaltare all'amico dell'amico,> affidassero alle universita' gli sviluppi per la> PA, non ci sarebbe questo> schifo.ma se l'università ita(g)liana è l'entità più corrotta che ci sia in questo Paeseil problema non è università o azienda, il problema è la mentalità servile, clientelare e corrotta dell'italiano mediocollioneRe: liberalizzazione
- Scritto da: collione> ma se l'università ita(g)liana è l'entità più> corrotta che ci sia in questo> Paese> > il problema non è università o azienda, il> problema è la mentalità servile, clientelare e> corrotta dell'italiano> medioSu questo concordo in pieno.BaxRe: liberalizzazione
Su questo credo che siamo davvero in tanti a concordare.Il problema è che anche noi tanti siamo cittadini.Allora chi riflettono queste istituzioni escrementali?abicidiRe: liberalizzazione
- Scritto da: panda rossa> Se invece di appaltare all'amico dell'amico,> affidassero alle universita' gli sviluppi per la> PA, non ci sarebbe questo schifo.Vero, sarebbe ben peggio (esperienza vissuta)Il FuddaroRe: liberalizzazione
> Se invece di appaltare all'amico dell'amico,> affidassero alle universita' gli sviluppi per la> PA, non ci sarebbe questo> schifo.Veramente è da anni che lo fanno ed è uno schifo totale, di solito vanno a tor vergata, probabilmente prende soldi il capo progetto e poi il alvoro lo fanno quattro studenti senza esperienza, ma questa è solo una ipotesi vorrei dire...Amico o università, il discorso è che ci vuole un controllo sul risultato e nella PA non lo fa nessunoTodosi leggetelo l'articolo di Cogo, perche'
si leggetelo l'articolo di Cogo, perche' tutta la prima parte e' ATROCE.Con delle premesse cosi' (constata con *soddisfazione* che abbiamo sempre piu' dei ritardati digitali mobile-driven, denominati tra l'altro 'clienti' e non 'utenti') te credo che le conclusioni vacillano. E forse anche tutto il report :PbubbaRe: si leggetelo l'articolo di Cogo, perche'
"Clienti" ripetuto ossessivamente, come se fosse unaXXXXXta pazzesca... ché cittadini fa tanto rivoluzione francese, sia mai.Omnipotens Deus, come siamo messi.dipassaggioRe: si leggetelo l'articolo di Cogo, perche'
Ma soprattutto, leggete i commenti.Perché la critica prevalente manda allegramente a bagno tutte le considerazioni campate per aria fate dal signor Cogo (la supposta difficoltà di ottenere la SPID, operazione effettuata una tantum, ma andiamo...), e punta il dito sulla sostanza di SPID come commistione pubblico/privato assolutamente superflua.Lo ripeterò finché avrò fiato: SPID è e deve essere come la CIE, la CNS associata alla tessera sanitaria, il codice fiscale - fornito d'ufficio gratuitamente e gestito direttamente dallo Stato.Sempreché sia davvero necessaria, visto che Fisconline e la suddetta CNS sarebbero più che sufficienti alla bisogna - ed educherebbero pure la gente a NON usare strumenti vulnerabili come i dispositivi mobili, in particolare la CNS.ZLoneWfarisei
Vorrei far presente a Cassandra, che malgrado la sua età ed esperienza ha dei lati ancora ingenui (o almeno simula di averli).Una affermazione quale: quando la SPID cesserà di essere gratuita, l'intero modello di business pubblico-privato probabilmente affonderà , indica proprio questo.Chi "inventa" queste soluzioni, in un Paese di opportunità per i soli psicopatici, è a sua volta uno psicopatico, con in testa quindi solo una cosa: fare soldi e potere.Allo psicopatico non interessa come li farà, ogni strada è aperta, basta che funzioni per il tempo necessario al raggiungimento dell'obiettivo .Sono i poveri cittadini nevrotici che attribuiscono agli psicopatici intenzioni che questi non hanno, e naturalmente questi ultimi si guardano bene dal correggere le masse illuse.Tu dovresti saperlo bene che fauna si aggira nelle pubbliche istituzioni...Vorrei far presente a Cassandra, che malgrado la sua età ed esperienza ha dei lati ancora ingenui.oddicaldila musica ribelle
Cavoli, ogni tanto questo forum raggiunge momenti di lirica profondità, malgrado gli estremisti che lo infestano.cevapciciArticolo fregatura
Leggendo l'articolo di Cassandra sembrava una cosa seria, poi ho aperto l'articolo di Cogo ed ho letto: I ventenni sono abituati ad essere clienti e ad avere tutto a portata di smartphone e con un click, per questo è impensabile che un servizio importante come SPID necessiti di quattro passaggi prima di essere attivato E qui ho smesso di leggere, non sopporto la solita storia di trattare le persone come XXXXXXXX dicendo che a tutti il dito gli pesa quanto il XXXX e non vogliono perdere tempo con troppi passaggi. Poi si arriva alla solita idea che va fatto tutto a monte e va deciso tutto a monte i XXXXXXXX non devono pensare.Che poi lo SPID stia fallendo si vede, ma ognuno tira acqua al suo mulino convinto di sapere il perché del fallimento. Ci possono essere migliaia di ragioni. Ma non basta vedere i dati dello SPID, bisogna vedere quanti usano i servizi online dello stato, quanti effettivamente hanno bisgno di un identificativo unico perché il problema potrebbe essere a monte, molti servizi online quanto ad usabilità fanno più schifo delle procedure per richiedere lo SPID.793b98d2a5bteoria e pratica dell'italianismo
Oggi ho trovato su un quotidiano online, il cui prodotto è normalmente spazzatura edulcorata (come per gli altri, s'intende), un articolo interessante: http://www.corriere.it/opinioni/17_luglio_22/politica-senza-potere-a3df223a-6e46-11e7-adc0-ba2bd5ab3f02.shtmlE questo spiega alla base perché lo SPID non funziona, come non funziona niente altro, del resto.Secondo me gli è scappato prima della censura e ancora non l'hanno notato....latorespid malfatto
io trovo, banalmente, che lo spid e' mal progettato e malfunzionante. Con l'aggravante di sostituire un sistema in essere, mai usato, decisamente piu' avanzato.http://allarovescia.blogspot.it/2016/06/spid-lo-meritiamo.htmlclaudioQuante SPID sono state rilasciate?
... divise per tipo ad oggi?Quanto utilizzo e' stato fatto delle credenziali gia' rilasciate.AgID potrebbe rivelare questi numeri, per favore?Marco CalamariSPID
Per ora di SPID ne ho attivate 3 a gratis. Mi comporto come per le caselle di posta elettronica "gratis" alla metà degli anni 90.geombuttiniGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiMarco Calamari 19 07 2017
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