Fra i molti commenti che hanno seguito le ultime rivelazioni di Edward Snowden il più divertente in assoluto è quello che Il Messaggero ha pubblicato a firma di Romano Prodi. L’ex Presidente del Consiglio racconta un aneddoto che lo ha riguardato quando era Presidente della Commissione Europea (una storia parzialmente già nota dalla quale si evince che le intercettazioni americane servivano fra le altre cose a favorire gli affari delle aziende statunitensi e non solo a combattere il terrorismo). Prodi chiese conto di come tecnicamente un simile ascolto fosse stata possibile e i tecnici gli risposero così:
Mi risposero che il suono della mia voce era stato probabilmente inserito nel grande cervello angloamericano chiamato Echelon e che quindi ogni mia conversazione veniva automaticamente registrata da qualsiasi apparecchio telefonico fosse generata, compresi i posti pubblici più lontani e incluso il caso che avessi avuto il raffreddore o avessi messo una molletta sul naso per modificare la mia voce
L’articolo di Prodi quindi contiene due grandi verità. La prima è che nessuno può ragionevolmente credere che gli spioni americani siano agenti in missione per conto di una qualche idea superiore di etica e moralità. Le informazioni hanno in genere un padre ma molti utilizzatori finali, così i servizi di intelligence USA passavano alle aziende americani le notizie utili che erano riusciti a raccogliere e queste ne traevano (e ne traggono anche oggi) un vantaggio strategico. Non andiamo a sostenere che parte dell’azione di ascolto avesse questo come obiettivo principale, e che quindi NSA più che una agenzia per la sicurezza nazionale sia una agenzia per il benessere nazionale, ma non sarebbe troppo strano immaginarlo.
La seconda è che l’occhio tecnologico dell’intercettatore è in genere sconosciuto o ignorato dai più ma, nel momento in cui viene raccontato, tende ad assumere contorni magici e impalpabili che lo avvicinano a Dio. Abbiamo saputo poco o nulla di Echelon per anni. Sapevamo che esisteva, avevamo al riguardo informazioni di terza mano e nessuna certezza, sapevamo perfettamente che la tecnologia che lo sosteneva partiva da quella contemporanea ma saliva per forza di cose qualche ulteriore gradino a noi sconosciuto. Questo gradino forse, in casi come quello del tecnico che ha spiegato a Romano Prodi la fantozziana questione della molletta sul naso, è stata più o meno inconsciamente da tutti un po’ sopravvalutato.
Poi Echelon è passato di moda e per merito dei documenti di Edward Snowden molte incertezze sul metodo usato dagli americani per intercettare il mondo si sono andate chiarendo. Una su tutte: l’efficacia e la pervasività del controllo di NSA non ha una base primariamente tecnologica ma relazionale. La grande maggioranza di informazioni che i servizi USA raccoglie in giro per il pianeta non è carpita attraverso fenomenali magie tecnologiche a noi ancora sconosciute ma semplicemente attraverso antichissimi meccanismi di coercizione. Imposizioni in nome del bene superiore alle compagnie telefoniche, ai proprietari delle dorsali Internet, alle piattaforme di rete come Microsoft, Google o Facebook. In questo il sistema globale della comunicazioni e la ridondanza dei pacchetti della rete Internet ha facilitato molto le cose. Non c’è alcun bisogno di inventarsi formidabili accrocchi per le intercettazioni se quei dati puoi raccoglierli direttamente alla fonte, semmai il tema tecnologico, quello sì innovativo e di avanguardia, riguarda il data mining, la capacità di trovare strumenti inediti e veloci di analisi di simili giganteschi flussi di bit. Perché ovviamente una delle prerogative dello spionaggio informativo riguarda la sua capacità di acquisire informazioni utili in tempo reale o quasi.
E mentre assistiamo alla scenetta molto italiana del Presidente americano che dice ad Angela Merkel, intercettata da NSA fin dal 2002, che lui non ne sapeva nulla, il tema delle molletta nel naso di Romano Prodi resta utile per capire quanto sia vasto il rispetto verso gli USA e quanto ampia l’azione di fiancheggiamento mediatico in corso in queste settimane, un conforto che davvero gli spioni americani non meriterebbero. Continuiamo ad avere una condiscendenza eccessiva per i salvatori del mondo, mentre loro, con la scusa del terrorismo, spiano le nostre vite per rendere migliori le loro. Continuiamo ad isolare i pochissimi che in USA ma anche da noi, per senso di giustizia e con coraggio, si oppongono a questa invasione quotidiana. Come scriveva ieri il quotidiano di Tel Aviv Haaretz , perché Angela Merkel o François Hollande invece che strepitare al cielo la loro indignazione non iniziano concedendo l’asilo politico ad Edward Snowden? Forse perché la tecnologia è magica e deresponsabilizza tutti. Anche quando non c’è. Anche quando le questioni, come nel caso del traditore Snowden non riguardano l’innovazione e il Grande Fratello, ma la morale individuale e delle nazioni.
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Arma usa-e-getta
Una pistola interamente in plastica ha una capacità offensiva molto limitata, può essere letale solo a distanza ravvicinata, e forse nemmeno questo. Test indipendenti infatti non ne esistono, c'è solo la parola del creatore di Liberator, Cody Wilson.Senza una camera da scoppio in metallo la pistola dura lo spazio di uno sparo, forse due, poi va gettata perché è inservibile. Nessun materiale plastico è in grado di reggere alle sollecitazioni termiche del metallo.MiscelRe: Arma usa-e-getta
- Scritto da: Miscel> Una pistola interamente in plastica ha una> capacità offensiva molto limitata, può essere> letale solo a distanza ravvicinata, e forse> nemmeno questo. Test indipendenti infatti non ne> esistono, c'è solo la parola del creatore di> Liberator, Cody Wilson.> Senza una camera da scoppio in metallo la pistola> dura lo spazio di uno sparo, forse due, poi va> gettata perché è inservibile. Nessun materiale> plastico è in grado di reggere alle> sollecitazioni termiche del metallo.Ne abbiam gia' parlato qua in passato.kraneRe: Arma usa-e-getta
- Scritto da: krane> - Scritto da: Miscel> ...Nessun materiale> > plastico è in grado di reggere alle> > sollecitazioni termiche del metallo.> > Ne abbiam gia' parlato qua in passato.Ti ricordi per caso in quale discussione?GrazieL.C.Re: Arma usa-e-getta
- Scritto da: L.C.> - Scritto da: krane> > - Scritto da: Miscel> > ...Nessun materiale> > > plastico è in grado di reggere alle> > > sollecitazioni termiche del metallo.> > Ne abbiam gia' parlato qua in passato.> Ti ricordi per caso in quale discussione?> Graziehttp://punto-informatico.it/b.aspx?i=3785438&m=3785490#p3785490http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3745914&m=3746086#p3746086http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3834338&m=3834981#p3834981http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3840174&m=3840200#p3840200kraneRe: Arma usa-e-getta
Ne fai 6 e stai a posto, hai un caricatore completo. :)Comunque, il problema c'è, perchè anche fare una pistola che spara un solo colpo, può bastare per alcuni... fatto sta che ormai si cerca il sensazionalismo e si fanno dichiarazioni giornalistiche enormi prima di verificare le cose... e questo, quando è la polizia a farlo, è molto grave....Re: Arma usa-e-getta
> Ne fai 6 e stai a posto, hai un caricatore> completo.> :)Non ci avevo pensato. Lo stereotipo di un tempo era il sicario con il fucile di precisione nella custodia del violino. D'ora in poi sarà un uomo provvisto di capiente bisaccia, per ospitare una dozzina di pistole di plastica. :)Pratico, poi, cambiare pistola ad ogni colpo, in un regolamento di conti. > Comunque, il problema c'è, perchè anche fare una> pistola che spara un solo colpo, può bastare per> alcuni... E solo a distanza ravvicinata.A questo punto, se il problema è solo passare i controlli del metal detector, non si fa prima con un pugnale in ceramica o in carbonio? http://www.coltelleriazoppi.com/kyocera-coltelli-ceramica/coltello-chiudibile-in-ceramica-hip-1MiscelRe: Arma usa-e-getta
No la fibra di carbonio viene cmq rilevata dal metaldetector, rimane la ceramica, ma spesso molti contelli in ceramica contengono una maglia in metalallo proprio per ovviare al problema metal detectorInEspertoRe: Arma usa-e-getta
- Scritto da: Miscel> Una pistola interamente in plastica ha una> capacità offensiva molto limitata, può essere> letale solo a distanza ravvicinata, e forse> nemmeno questo. Test indipendenti infatti non ne> esistono, c'è solo la parola del creatore di> Liberator, Cody> Wilson.> Senza una camera da scoppio in metallo la pistola> dura lo spazio di uno sparo, forse due, poi va> gettata perché è inservibile. Nessun materiale> plastico è in grado di reggere alle> sollecitazioni termiche del> metallo.Vero, ma per ammazzare qualcuno un colpo alla schiena può bastare, generalmente.FunzRe: Arma usa-e-getta
> > Una pistola interamente in plastica ha una> > capacità offensiva molto limitata, può essere> > letale solo a distanza ravvicinata, e forse> > nemmeno questo. Test indipendenti infatti> non> ne> > esistono, c'è solo la parola del creatore di> > Liberator, Cody> > Wilson.> > Senza una camera da scoppio in metallo la> pistola> > dura lo spazio di uno sparo, forse due, poi> va> > gettata perché è inservibile. Nessun> materiale> > plastico è in grado di reggere alle> > sollecitazioni termiche del> > metallo.> > Vero, ma per ammazzare qualcuno un colpo alla> schiena può bastare,> generalmente.Generalmente sì.Ma un colpo di riserva nel caso il primo non sia stato sufficiente fa sempre comodo, per non sapere né leggere né scrivere. E con questa bisogna portarsene appresso due esemplari.MiscelBella figura!
Caspita questi superpoliziotti londinesi assomigliano in modo preoccupante ai nostri RIS!Vuoi vedere che in futuro prendersi una stampante 3D sarà equiparato alla pedoXXXXXgrafia? Tanto per rendere più facile il lavoro alla nostra cara polizia?-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 28 ottobre 2013 15.47-----------------------------------------------------------Enjoy with UsRidicolo al cubo
Queste sono notizie tristi.... perché la gente non è più portata ad "interpretarle". Siamo un po' tutti sonnolenti, diciamocelo.In pratica cosa succede con queste stampe 3d...? Ti fai la tua pistolina per andare nel giardino sul retro a sparare alle lattine. Fine. Che poi come è già stato detto e ridetto, ha un colpo solo, e potrebbe resistere massimo a una decina, ma non se sparati in rapida successione. L'importante è essere convinti che, come dice l'articolo: "che i buoni vinceranno la battaglia perché non siamo davanti a gente più intelligente di noi, ma solo più violenta"Per credere a questa frase occorre avere delle serie tare mentali. Secondo loro la malavita vorrebbe avere armi così??? Ma sono beoti o ci fanno? I malavitosi quando vogliono le armi le vanno a comprare punto e basta. Come hanno sempre fatto!! Non cambierà niente.Le stampanti 3D vanno demonizzate perchè la gente inizierebbe a costruire di tutto in casa, dalle parti di ricambio che si spaccano e costano un botto a ricomprarle a roba originale per sostituire tutti quei gadget inutili che si vendono a carissimo prezzo. Si aprirebbe un mondo intero di fantasiosa costruzione alla portata (quasi) di tutti! Qui in giappone vendono già le stampanti 3D per uso in laboratorio dove molto spesso si costruiscono pezzi unici e costa una vita lavorativa di un operaio a farseli fare su misura... se hai un pc, uno che sa usare un software CAD e la tua stampante 3D sei a cavallo.Questo tipo di malavitosi vogliono fermare, altro che i loro "soci" più scomodi!Ridicolo.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 29 ottobre 2013 08.11-----------------------------------------------------------voingiappon eRe: Ridicolo al cubo
> Secondo loro la malavita> vorrebbe avere armi così??? Ma sono beoti o ci> fanno? I malavitosi quando vogliono le armi le> vanno a comprare punto e basta. Come hanno sempre> fatto!! Non cambierà> niente.Questa pistola avrebbe qualche punto in più rispetto a quelle convenzionali: non viene rivelata dai metal detector. Ma il condizionale è d'obbligo, nessuno le ha davvero esaminate.> Le stampanti 3D vanno demonizzate perchè la gente> inizierebbe a costruire di tutto in casa, dalle> parti di ricambio che si spaccano e costano un> botto a ricomprarle a roba originale per> sostituire tutti quei gadget inutili che si> vendono a carissimo prezzo. No. Per ora è pura utopia.Costruire un unico pezzo con la stampante tridimensionale costa di più. E non è detto che abbia le stesse proprietà di resistenza richieste all'originale, visto che per ora le stampanti sono tutte a base di materiale plastico. Quando il prezzo finale risulta inferiore all'originale, è semplicemente perché il rivenditore ci fa un ricarico spropositato.Una serie di oggetti, come i circuiti stampati e le lenti a contatto, non sono riproducibili da stampanti tridimensionali.> Si aprirebbe un mondo> intero di fantasiosa costruzione alla portata> (quasi) di tutti! Qui in giappone vendono già le> stampanti 3D per uso in laboratorio dove molto> spesso si costruiscono pezzi unici e costa una> vita lavorativa di un operaio a farseli fare su> misura... se hai un pc, uno che sa usare un> software CAD e la tua stampante 3D sei a> cavallo.Fammi un esempio di pezzo che non si trova in commercio e che la stampante può fare a costi limitati. A me non vengono in mente.> Questo tipo di malavitosi vogliono fermare, altro> che i loro "soci" più> scomodi!Perché, scusa, il caso di un singolo uomo in Inghilterra, tra l'altro scagionato abbastanza in fretta, ferma il progresso? :)MiscelRe: Ridicolo al cubo
- Scritto da: Miscel> > > Si aprirebbe un mondo> > intero di fantasiosa costruzione alla portata> > (quasi) di tutti! Qui in giappone vendono> già> le> > stampanti 3D per uso in laboratorio dove> molto> > spesso si costruiscono pezzi unici e costa> una> > vita lavorativa di un operaio a farseli fare> su> > misura... se hai un pc, uno che sa usare un> > software CAD e la tua stampante 3D sei a> > cavallo.> > Fammi un esempio di pezzo che non si trova in> commercio e che la stampante può fare a costi> limitati. A me non vengono in mente.> Il plastichino della macchina del caffe: un pezzo di plastica di forma irregolare senza il quale la macchina non funziona e che si è rotto per l'usura. Non esiste il ricambio del solo pezzettino e devi comprare tutto il blocco centrale.Ora che ci penso, mi raccontava tanti anni fa un tizio di aver avuto bisogno di cambiare tutto il rack di un AS/400 in seguito alla rottura del gancetto di plastica che lo teneva chiuso: il solo gancetto non era un ricambio previsto :)Izio01Re: Ridicolo al cubo
> > > Si aprirebbe un mondo> > > intero di fantasiosa costruzione alla> portata> > > (quasi) di tutti! Qui in giappone> vendono> > già> > le> > > stampanti 3D per uso in laboratorio dove> > molto> > > spesso si costruiscono pezzi unici e> costa> > una> > > vita lavorativa di un operaio a farseli> fare> > su> > > misura... se hai un pc, uno che sa> usare> un> > > software CAD e la tua stampante 3D sei a> > > cavallo.> > > > Fammi un esempio di pezzo che non si trova in> > commercio e che la stampante può fare a costi> > limitati. A me non vengono in mente.> > > > Il plastichino della macchina del caffe: un pezzo> di plastica di forma irregolare senza il quale la> macchina non funziona e che si è rotto per> l'usura. Non esiste il ricambio del solo> pezzettino e devi comprare tutto il blocco> centrale.E stamparlo da sé costa realmente di meno rispetto all'acquisto del blocco centrale? Perché queste cose vanno calcolate sul serio, e non basandosi sull'entusiasmo per il progresso.Intendo dire: al 99,9 % il disegno in CAD di quel pezzo non esiste sul web. Te lo devi fare tu, o farlo fare a un esperto, se non sei in grado, e in entrambi i casi costa (nel primo caso in tempo, nel secondo in denaro).Davvero risparmi? :P> Ora che ci penso, mi raccontava tanti anni fa un> tizio di aver avuto bisogno di cambiare tutto il> rack di un AS/400 in seguito alla rottura del> gancetto di plastica che lo teneva chiuso: il> solo gancetto non era un ricambio previsto> :)Di esempi del genere ce ne sono infiniti. Io in particolare sono afflitto dal cambio dei tergicristalli, mi piacerebbe cambiare solo la lama di gomma, che è l'unica ad essere usurata, e invece, qui, trovo solo la spazzola intera. Un altro pezzo di ricambio che una stampante tridimensionale non mi può fare, perché, che io sappia, la gomma non è fra i materiali modellabili.MiscelRe: Ridicolo al cubo
- Scritto da: Miscel> Questa pistola avrebbe qualche punto in più> rispetto a quelle convenzionali: non viene> rivelata dai metal detector. Ma il condizionale è> d'obbligo, nessuno le ha davvero> esaminate.Siamo d'accordo ma esistono già pistole di plastica o ceramica, quindi la malavita potrebbe accedervi senza problemi comuqnue. Ricorda comunque che stiamo parlando di una pistola a piumini con un singolo colpo. Peggio di una Derringer insomma....> No. Per ora è pura utopia.> Costruire un unico pezzo con la stampante> tridimensionale costa di più. Certo ma ricordo quando i masterizzatori per cd costavano migliaia di euro (in realtà i ricordi sono annebbiati perchè perlo della fine anni 90 e gli E ancora non c'erano). Tutti dicevano che non c'era modo di rientrare nei costi d'acquisto e i primi che li compravano si facevano pagare per copiarti i cd.... qualche anno dopo hanno iniziato a tirarti dietro perfino i masterizzatori DVD. Succederà lo stesso.> E non è detto che abbia le stesse proprietà di resistenza richieste> all'originale, visto che per ora le stampanti> sono tutte a base di materiale plastico. I materiali evolvono e tanto più un mercato tira tanto più si investe in R&D. Immagina poi tutti quei campi di modellismo dove le proprietà meccaniche non contano. Ti trovi un modello CAD del treno che ti piace, te lo stampi e te lo dipingi da solo. O le action figures. Insomma, già oggi di applicazioni papabili ne vedo diverse.> Fammi un esempio di pezzo che non si trova in> commercio e che la stampante può fare a costi> limitati. A me non vengono in mente.Te lo faccio subito perchè sto soffrendo le pene dell'inferno per un reattore che mi sono autocostruito per mancanza di budget qui in laboratorio. Ho un accoppiamento tra due componenti dove mi esce l'acqua: con gli utensili che ho una precisione maggiore non è pensabile e non posso siliconare perchè i due pezzi devono poter essere smontati agevolmente. Se avessi una stampante 3D potrei costruirmi i due pezzi dai modelli 3D che ho e mi salverei molti grattacapi. Certo che se il reattore fosse un acquario domestico il gioco non varrebbe la candela ma trattandosi di roba costruita in una università dove tutto deve essere comprato con il ricarico del 300% "perchè qui si fa scienza" ecco come le stampanti 3d potrebbero essere ben utili, si!> Perché, scusa, il caso di un singolo uomo in> Inghilterra, tra l'altro scagionato abbastanza in> fretta, ferma il progresso?> :)No. E' il fatto che faccia notizia che ferma il progresso. Se inizio a demonizzare una tecnologia con servizi di questo genere significa che voglio che il popolo la percepisca come "cattiva". Per questo i "buoni" la combattono. Ti dico solo che con il sequestro dei modelli 3d di Defcad e tutte queste gran menate si cerca di ostacolare una tecnologia interessante per la nostra "libertà" (passami il termine pesante) ma poco lucrativa per loro.Just my two cents...voingiappon eRe: Ridicolo al cubo
> > Questa pistola avrebbe qualche punto in più> > rispetto a quelle convenzionali: non viene> > rivelata dai metal detector. Ma il> condizionale> è> > d'obbligo, nessuno le ha davvero> > esaminate.> Siamo d'accordo ma esistono già pistole di> plastica o ceramica, Non interamente. Alcune parti, in genere la camera di scoppio, sono in metallo. E spesso anche il proiettile. Se ho ben capito, non avrebbero dato il permesso di vendita altrimenti.> > No. Per ora è pura utopia.> > Costruire un unico pezzo con la stampante> > tridimensionale costa di più. > > Certo ma ricordo quando i masterizzatori per cd> costavano migliaia di euro (in realtà i ricordi> sono annebbiati perchè perlo della fine anni 90 e> gli E ancora non c'erano). Tutti dicevano che non> c'era modo di rientrare nei costi d'acquisto e i> primi che li compravano si facevano pagare per> copiarti i cd.... qualche anno dopo hanno> iniziato a tirarti dietro perfino i> masterizzatori DVD. Succederà lo> stesso.Io parlo del presente.E qui non si tratta di modificare lo strato magneto-ottico di un CD o di un DVD già in possesso. Si tratta di utilizzare materiale plastico appositamente concepito per la stampante, e questo materiale si paga un tanto al grammo. Non mi sembra che dagli anni Novanta ad oggi l'inchiostro per le stampanti a getto sia diminuito. Sì, oggi si può comprare quello non ufficiale e riempire le cartucce, ma dà un sacco di problemi. > > E non è detto che abbia le stesse proprietà> di resistenza> richieste> > all'originale, visto che per ora le stampanti> > sono tutte a base di materiale plastico. > I materiali evolvono e tanto più un mercato tira> tanto più si investe in R&D. Ma sai, le materie plastiche, anche se non molti lo sanno, esistono da 150 anni. Se ancora non hanno trovato quella che può sostituire il metallo, ad esempio per costruire la fusoliera e il motore di un aereo, è il caso di rassegnarsi al fatto che esiste un limite fisico invalicabile. E di nuovo, io sto discutendo del presente.> Immagina poi tutti> quei campi di modellismo dove le proprietà> meccaniche non contano. Ti trovi un modello CAD> del treno che ti piace, te lo stampi e te lo> dipingi da solo. O le action figures. Insomma,> già oggi di applicazioni papabili ne vedo> diverse.Per gli hobby, sì.Per gli oggetti di uso pratico di tutti i giorni, no.> > Fammi un esempio di pezzo che non si trova in> > commercio e che la stampante può fare a costi> > limitati. A me non vengono in mente.> > Te lo faccio subito perchè sto soffrendo le pene> dell'inferno per un reattore che mi sono> autocostruito per mancanza di budget qui in> laboratorio. Ho un accoppiamento tra due> componenti dove mi esce l'acqua: con gli utensili> che ho una precisione maggiore non è pensabile e> non posso siliconare perchè i due pezzi devono> poter essere smontati agevolmente. Se avessi una> stampante 3D potrei costruirmi i due pezzi dai> modelli 3D che ho e mi salverei molti grattacapi.Mi risparmierei molti grattacapi. Salvare è un anglicismo, nemmeno un nipponismo.Tu parti dal presupposto che un reattore a regola d'arte costruito con la stampante a tre dimensioni ti costerebbe di meno. Io sostengo che così non è, perché i reattori in commercio sono prodotti in serie e l'economia di scala abbassa, anche se di poco, il prezzo.> Certo che se il reattore fosse un acquario> domestico il gioco non varrebbe la candela ma> trattandosi di roba costruita in una università> dove tutto deve essere comprato con il ricarico> del 300% "perchè qui si fa scienza" ecco come le> stampanti 3d potrebbero essere ben utili,> si!Guarda che le stampanti tridimensionali già esistono anche in Italia, la prossima puntata di Report su Raitre ne parlerà approfonditamente, c'è un centro specializzato, mi pare a Bologna, in cui ti fanno tutto ciò che chiedi.Fatti fare un preventivo, in Giappone o in Italia, e vedrai il prezzo. > > Perché, scusa, il caso di un singolo uomo in> > Inghilterra, tra l'altro scagionato> abbastanza> in> > fretta, ferma il progresso?> > :) > No. E' il fatto che faccia notizia che ferma il> progresso. Se inizio a demonizzare una tecnologia> con servizi di questo genere significa che voglio> che il popolo la percepisca come "cattiva". Lascia che il popolo la consideri cattiva.Il mercato delle stampanti tridimensionali e dei loro prodotti non è comunque una cosa da popolo. Come non lo è il computer e come non lo è internet, anche se hanno cercato di far credere il contrario negli ultimi venti anni, con i risultati sotto gli occhi di tutti: malware di ogni tipo e truffe triplicate. :(> Per> questo i "buoni" la combattono. Ti dico solo che> con il sequestro dei modelli 3d di Defcad e tutte> queste gran menate si cerca di ostacolare una> tecnologia interessante per la nostra "libertà"> (passami il termine pesante) ma poco lucrativa> per> loro.Insomma la polizia in Inghilterra è succube dell'industria. Dove l'ho già sentita? :)MiscelMa vaaa
Ecco qua cosa stava stampando il pover'uomo...http://www.thingiverse.com/thing:62510serve per far scorrere il filo dentro l'estrusore della stampante...Daniele AndreellaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 28 ott 2013Ti potrebbe interessare