Il Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò ha presentato nei giorni scorsi la sua relazione annuale . In questo testo Calabrò, che vanta una laurea in giurisprudenza e una lunga carriera prima alla Corte dei Conti poi al Consiglio di Stato, fra molte altre cose, accenna alla annosa questione del diritto d’autore su Internet e lo fa pronunciando la seguente frase:
Il diritto alla libera circolazione del pensiero nelle nuove forme della tecnologia è indubbiamente un principio fondamentale per la società d’oggi ma non può e non deve strangolare il diritto di proprietà delle opere dell’ingegno. I due diritti devono trovare un modus (con)vivendi.
Sembra una frase banale ma non lo è. Così, a questo punto, per i lettori intanto, ma anche per il Presidente dell’Agcom, si impone un modestissimo ripasso storico sulle nozioni base del diritto d’autore. Che è una elegante e bella idea, vecchia di oltre trecento anni, la cui essenza è fino ad oggi rimasta sostanzialmente invariata. Provo a riassumerla in poche parole: il diritto d’autore nasce e si sviluppa come un diritto temporaneo (nella sua prima estensione nell’Inghilterra settecentesca durava 14 anni) periodo nel quale l’autore può, se lo ritiene, vantare diritti economici sulle proprie creazioni. Ci si affranca da sfruttatori e mecenati in questa maniera, venendo direttamente retribuiti dal proprio pubblico per quanto il proprio talento ha saputo creare.
Scaduto questo intervallo temporale, che nel frattempo il legislatore ha più e più volte allungato (oggi la copertura delle opere dell’ingegno da noi dura qualcosa come 70 anni dalla morte dell’autore, mentre negli Stati Uniti, nella seconda metà del secolo scorso, come ci ricorda Lawrence Lessig, il periodo di protezione delle opere è stato esteso per ben 11 volte) l’opera dell’ingegno, qualsiasi essa sia, torna al suo naturale proprietario che è la collettività. Se esiste “un proprietario delle opere dell’ingegno” per usare le sfortunate parole di Calabrò, questi non è l’autore ma il fruitore dell’opera stessa.
Perché questo accada, perché l’idea dello Statuto di Anna continui ad essere, nonostante i mille stravolgimenti, una bellissima idea anche a distanza di secoli, rientra in quella valutazione del bene collettivo che dovrebbe essere pane per i denti del Presidente della Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni. Le nostre società basano la propria crescita sulla condivisione: le idee e le opere d’arte nascono nella mente di qualcuno ma diventano poi, più o meno rapidamente, patrimonio di tutti. È quello che in USA chiamano pubblico dominio. Tutti possono a quel punto apprenderle, rielaborarle, integrarle. Lo sviluppo culturale si basa su questo principio, anche se il Presidente della Autorità che dovrebbe occuparsi delle Garanzie dei Cittadini nelle Comunicazioni sembra non ricordarsene.
Il diritto d’autore non ha bisogno di “trovare un modus (con)vivendi” con il diritto alla libera circolazione del pensiero per la semplice banalissima ragione che l’idea stessa li comprende già entrambi: una tutela temporanea per gli autori, una attribuzione successiva alla collettività.
Gli idealisti evidentemente sono morti e tutto quello che leggiamo ed ascoltiamo sul tema del diritto d’autore da molti anni a questa parte è quasi esclusivamente il racconto della sua inadeguatezza ai tempi della società dell’informazione. Una simile evidente questione viene però costantemente descritta solo nella sua accezione di diritto violato che crea enormi danni all’industria culturale ed agli autori. È vero, è un dato, almeno in parte indiscutibile, anche se spessissimo esagerato. Tuttavia siamo talmente disabituati alla idea della prevalenza del bene comune rispetto a quello economico di un numero limitato di soggetti forti che persino Calabrò, insediato dai cittadini a difesa delle loro garanzie nelle comunicazioni, avvalora nelle sue parole questa idea falsa, pur se per taluni molto allettante, di un diritto di proprietà assoluto sulle opere dell’ingegno. La relatività ristretta alla stregua di un bilocale vista tangenziale.
Quando alla moglie di Sonny Bono, noto cantante americano a cui è intitolata la più recente estensione del copyright in USA alla fine degli anni ’90 (il Sonny Bono Act che ha consentito a Disney di mantenere Topolino fuori dal pubblico dominio per ulteriori 20 anni) fu domandato quanto dovesse durare, secondo lei, il periodo di protezione delle opere dell’ingegno, lei rispose, come qualsiasi altro integralista della proprietà intellettuale, “per sempre”. La signora Bono era insomma una sorta di Corrado Calabrò ante litteram, con la piccola differenza che il suo stipendio non è mai stato pagato con i soldi dei contribuenti italiani.
Quando alla moglie di Bono fu fatto notare che il copyright è un diritto temporaneo e non può durare per sempre, lei disse: “Ok, allora facciamolo durare per sempre meno un giorno”.
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i dinosauri sono tra noi.......
Sottoscrivo in toto i bellissimi concetti espressi dal redattore!!Siamo davanti a dinosauri che vorrebbero asciugare il mare con il bicchiere, ad organismi in grado di vedere poco aldilà del loro naso, controllati e comandati da altri, privi di quella autonomia che dovrebbe essere il presupposto indispensabile per attribuirgli autorità e credibilità.LimussRe: i dinosauri sono tra noi.......
> Siamo davanti a dinosauri che vorrebbero> asciugare il mare con il bicchiereQuoto, e questa cecità mi preoccupa assai! Dove andremo a finire se questi IDIOTI non si fanno da parte?lucapasVideogiochi e App modello da seguire
Applicazioni e videogiochi a pochi centesimi di euro o al massimo a pochi euro, tue per sempre, ripoducibili su qualunque dispositivo, sempre aggiornate, al passo coi tempi e con le piattaforme.App Store, Steam....modelli vincenti, gli unici possibili, tutto il resto è preistoria.TexRe: Videogiochi e App modello da seguire
- Scritto da: Tex> Applicazioni e videogiochi a pochi centesimi di> euro o al massimo a pochi euro, tue per sempre,> ripoducibili su qualunque dispositivo, sempre> aggiornate, al passo coi tempi e con le> piattaforme.> App Store, Steam....modelli vincenti, gli unici> possibili, tutto il resto è> preistoria.Ma sai quanti se ne fregano degli app store? Il GRATIS non lo batte nessuno. Non devi dare carta di credito, dati personali ed è GRATIS.Chi compra negli store online sarà sempre una minoranza.gongoRe: Videogiochi e App modello da seguire
> Ma sai quanti se ne fregano degli app store? Il> GRATIS non lo batte nessuno. Non devi dare carta> di credito, dati personali ed è> GRATIS.> Chi compra negli store online sarà sempre una> minoranza.Non è vero.Gli utenti sono sempre di più e quindi sempre più gente vuole un prodotto velocemente, che funzioni, che non dia problemi, aggiornato, sicuro....ma soprattutto ad un prezzo giusto.In questi ultimi anni ho convertito un sacco di ragazzi (e non solo) ad acquistare software in digital delivery, molti continuano a scaricare ma quando il prezzo scende poi acquistano.Sono assolutamente convinto che se anche la musica e il cinema avesse un prezzo equo, la massa acquisterebbe con benefici per tutti.Un vecchio film poche decine di cent. (ma in qualità dvd) un film nuovo in HD, pochi euro con offerte giornaliere su pacchetti ecc.L'unico futuro possibile per chi produce e per chi acquista, con buona pace per i pirati e per "la legge" (meglio usare la polizia postale per cose più serie).Tex MurphyRe: Videogiochi e App modello da seguire
> Non è vero.> Gli utenti sono sempre di piùE la prima cosa che imparano è a piratare.> e quindi sempre più> gente vuole un prodotto velocemente, che> funzioni, che non dia problemi, aggiornato,> sicuro....ma soprattutto ad un prezzo> giusto.> In questi ultimi anni ho convertito un sacco di> ragazzi (e non solo) ad acquistare software in> digital delivery,Che argomenti usi?Io invece ho convertito a passare a software open: garantito senza virus (il programma comprato, invece, spesso è pieno di malware... vedi tutti i rogue program e simili), gratuito, e destinato a rimanere gratuito (a differenza del freeware)> molti continuano a scaricare ma> quando il prezzo scende poi> acquistano.Acquistano cosa? Il prodotto che hanno già? E perchè mai?> Sono assolutamente convinto che se anche la> musica e il cinema avesse un prezzo equo, la> massa acquisterebbe con benefici per> tutti.Falso. Per il software, c'è l'argomento che con il piratato magari ci sono più virus, l'aggiornamento non funzione, (per i giochi) non puoi giocare online...Ma per musica e film non c'è tale argomento.> Un vecchio film poche decine di cent. (ma in> qualità dvd) un film nuovo in HD, pochi euro con> offerte giornaliere su pacchetti> ecc.E una volta scaricato, il primo lo mette sul mulo, e tanti saluti. Lo fanno già con i film e le serie di sky.> L'unico futuro possibile per chi produceNo: chi produce ha due futuri possibili1) Abbandonare per sempre l'idea di farsi pagare un tanto a copia2) Questo:[img]http://www.twitterrati.com/wp-content/uploads/2010/03/rip.gif[/img]uno qualsiasiRe: Videogiochi e App modello da seguire
- Scritto da: gongo> - Scritto da: Tex> > Applicazioni e videogiochi a pochi centesimi di> > euro o al massimo a pochi euro, tue per sempre,> > ripoducibili su qualunque dispositivo, sempre> > aggiornate, al passo coi tempi e con le> > piattaforme.> > App Store, Steam....modelli vincenti, gli unici> > possibili, tutto il resto è> > preistoria.> > Ma sai quanti se ne fregano degli app store? Il> GRATIS non lo batte nessuno.Si, lo battono leggi, giudici e carceri. Il TUO gratis.> Non devi dare carta> di credito, dati personali ed è> GRATIS.> Chi compra negli store online sarà sempre una> minoranza.Per tua sfortuna non è così.Ma tu continua pure la tua strada.ruppoloRe: Videogiochi e App modello da seguire
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: gongo> > - Scritto da: Tex> > > Applicazioni e videogiochi a pochi centesimi> di> > > euro o al massimo a pochi euro, tue per> sempre,> > > ripoducibili su qualunque dispositivo, sempre> > > aggiornate, al passo coi tempi e con le> > > piattaforme.> > > App Store, Steam....modelli vincenti, gli> unici> > > possibili, tutto il resto è> > > preistoria.> > > > Ma sai quanti se ne fregano degli app store? Il> > GRATIS non lo batte nessuno.> Non è vero, se una cosa viene proposta al giusto prezzo e legalmente, sono in molti che sono disponibili a pagarla! > Si, lo battono leggi, giudici e carceri. Il TUO> gratis.Beh per ora il rischio di uno scaricone è prossimo allo zero, rischi probabilmente di più a dare i tuoi dati della carta di credito sui sistemi legali...> > > Non devi dare carta> > di credito, dati personali ed è> > GRATIS.> > Chi compra negli store online sarà sempre una> > minoranza.> > Per tua sfortuna non è così.> Su questo hai ragione se le major abbandonano le loro attuali posizioni di massimizzazione a tutti i costi (anche corrompendo i parlamentari) dei profitti e proponessero i loro prodotti senza DRM e a prezzi ragionevoli la pirateria si ridurrebbe ad un fenomeno marginale!> Ma tu continua pure la tua strada.Di scopiazzare il possibile? Ci puoi scommettere!Enjoy with UsRe: Videogiochi e App modello da seguire
Tutto nel Rupple Store. Quintali e quintali di XXXXX pronti da gustare.Il tuo iFuncia come non lo avevi mai visto prima:http://1priest1nun.com/RuppleRe: Videogiochi e App modello da seguire
> > Ma sai quanti se ne fregano degli app store? Il> > GRATIS non lo batte nessuno.> > Si, lo battono leggi, giudici e carceri. Il TUO> gratis.Falso. La legge non vieta di scaricare. Tu rischi il carcere molto più di me.> > > Non devi dare carta> > di credito, dati personali ed è> > GRATIS.> > Chi compra negli store online sarà sempre una> > minoranza.> > Per tua sfortuna non è così.Lo è. Solo i macachi comprano... e neanche tutti, visto il numero di dispositivi XXXXXXXXXkati.uno qualsiasiRe: Videogiochi e App modello da seguire
ma Ruppolo, colonna portante del forum, è un videotechino?Da me a legnano hanno chiuso uno dei 2 Blockbuster preesistenti. Quello sulla provinciale saronnese c'è ancora. Camperà sulle supermega offerte, al limite del pietoso, o sulla vendita di comfort alimentari durante la visione del film (bibite e snack)?Egli altri bluckbuster nel mondo?giumy73Re: Videogiochi e App modello da seguire
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: gongo> > - Scritto da: Tex> > > Applicazioni e videogiochi a pochi centesimi> di> > > euro o al massimo a pochi euro, tue per> sempre,> > > ripoducibili su qualunque dispositivo, sempre> > > aggiornate, al passo coi tempi e con le> > > piattaforme.> > > App Store, Steam....modelli vincenti, gli> unici> > > possibili, tutto il resto è> > > preistoria.> > > > Ma sai quanti se ne fregano degli app store? Il> > GRATIS non lo batte nessuno.> > Si, lo battono leggi, giudici e carceri. Il TUO> gratis.> > > Non devi dare carta> > di credito, dati personali ed è> > GRATIS.> > Chi compra negli store online sarà sempre una> > minoranza.> > Per tua sfortuna non è così.> > Ma tu continua pure la tua strada.per il momento stiamo girca una 70ina di tera a zero, adesso vai a prendere la palla e rimettila al centro che la partita non è finita, ancora troppo ne avrai da sukarelulRe: Videogiochi e App modello da seguire
- Scritto da: Tex>> App Store, Steam....modelli vincenti, gli unici> possibili, tutto il resto è> preistoria.Ok per l'app store, ma Steam personalmente lo detesto, pur utilizzandolo. Prezzi quasi sempre molto più alti di quelli che si possono trovare in un negozio di supporti fisici in UK tipo Zavvi; le offerte in digital delivery veramente convenienti sono poche e riguardano quasi sempre giochi molto vecchi. Soprattutto, sempre di DRM si tratta. Se Valve decide di chiudere il rubinetto, tu perdi tutto quello che hai comprato senza poterci fare nulla. Quanto a prestare il tuo gioco, come presti un libro, scordatelo. Idem rivenderlo di seconda mano.Per tutti questi motivi, ok, compro sì anche giochi con DRM, ma fisso un limite di prezzo di 20 euro. Fallout New Vegas l'ho comprato da poco. Se non fosse stato per il DRM, l'avrei acquistato a prezzo pieno come Fallout 3.IzioRe: Videogiochi e App modello da seguire
> ripoducibili su qualunque dispositivoNon è il caso nè di app store, nè di steam, visto che i loro drm lo impediscono.FAILuno qualsiasiRe: Videogiochi e App modello da seguire
tranne la musica venduta su itunes store.SgabbioRe: Videogiochi e App modello da seguire
Che, infatti, finisce subito sugli altri canali gratuiti (es: youtube)uno qualsiasiRe: Videogiochi e App modello da seguire
si solo perchè avendo provato prima diversamente (con DRM) si sono resi conto che avrebbero chiuso baracca.bromuroLettera stantia
Ho letto la lettera e l'ho trovata veramente stantia !Niente altro che la solita vecchia difesa del mero vantaggio economico per pochi contro la libera circolazione della Cultura per tutti.Ma ormai il mondo è cambiato, che si rassegnino o continueranno a vivere di sogni agognando un passato che non esiste e che mai più potrà esistere.[yt]IeTybKL1pM4[/yt] ABOLIRE IL COPYRIGHT P-)ABOLIRE IL COPYRIGHTRe: Lettera stantia
- Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT> Ho letto la lettera e l'ho trovata veramente> stantia > !> > Niente altro che la solita vecchia difesa del> mero vantaggio economico per pochi contro la> libera circolazione della Cultura per> tutti.> > Ma ormai il mondo è cambiato, che si rassegnino o> continueranno a vivere di sogni agognando un> passato che non esiste e che mai più potrà> esistere.Il mondo non è cambiato, le carceri stanno sempre lì per quelli che non hanno capito come si vive in società.ruppoloRe: Lettera stantia
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT> > Ho letto la lettera e l'ho trovata veramente> > stantia !> > Niente altro che la solita vecchia difesa del> > mero vantaggio economico per pochi contro la> > libera circolazione della Cultura per tutti.> > Ma ormai il mondo è cambiato, che si > > rassegnino o continueranno a vivere di sogni > > agognando un passato che non esiste e > > che mai più potrà esistere.> Il mondo non è cambiato, le carceri stanno sempre> lì per quelli che non hanno capito come si vive> in società.Esatto ! Tipo i diffamatori !kraneRe: Lettera stantia
- Scritto da: krane> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT> > > Ho letto la lettera e l'ho trovata veramente> > > stantia !> > > > Niente altro che la solita vecchia difesa del> > > mero vantaggio economico per pochi contro la> > > libera circolazione della Cultura per tutti.> > > > Ma ormai il mondo è cambiato, che si > > > rassegnino o continueranno a vivere di sogni > > > agognando un passato che non esiste e > > > che mai più potrà esistere.> > > Il mondo non è cambiato, le carceri stanno> sempre> > lì per quelli che non hanno capito come si vive> > in società.> > Esatto ! Tipo i diffamatori !Hai qualche problema?ruppoloRe: Lettera stantia
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT> > Ho letto la lettera e l'ho trovata veramente> > stantia > > !> > > > Niente altro che la solita vecchia difesa del> > mero vantaggio economico per pochi contro la> > libera circolazione della Cultura per> > tutti.> > > > Ma ormai il mondo è cambiato, che si rassegnino> o> > continueranno a vivere di sogni agognando un> > passato che non esiste e che mai più > potrà> > esistere.> > Il mondo non è cambiato, le carceri stanno sempre> lì per quelli che non hanno capito come si vive> in> società.Ruppolo sveglia, se si dovessero riempire le prigioni con chi duplica abusivamente file, non rimarebbero fuori neppure i secondini e quelli della guardia di finanza... se una legge condanna l'intero paese, forse è la legge che è sbagliata?Enjoy with UsRe: Lettera stantia
- Scritto da: Enjoy with Us> Ruppolo sveglia, se si dovessero riempire le> prigioni con chi duplica abusivamente file, non> rimarebbero fuori neppure i secondini e quelli> della guardia di finanza... se una legge condanna> l'intero paese, forse è la legge che è> sbagliata?Gli e' gia' stato detto che per fare come vuole lui, bisogna prendere lui e quei 4 parassiti delle major, chiuderli dentro una piccola cella, e poi dir loro che tutti gli altri sono finalmente dietro le sbarre.panda rossaRe: Lettera stantia
- Scritto da: Enjoy with Us> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT> > > Ho letto la lettera e l'ho trovata veramente> > > stantia > > > !> > > > > > Niente altro che la solita vecchia difesa del> > > mero vantaggio economico per pochi contro la> > > libera circolazione della Cultura per> > > tutti.> > > > > > Ma ormai il mondo è cambiato, che si> rassegnino> > o> > > continueranno a vivere di sogni agognando un> > > passato che non esiste e che mai più > > potrà> > > esistere.> > > > Il mondo non è cambiato, le carceri stanno> sempre> > lì per quelli che non hanno capito come si vive> > in> > società.> > Ruppolo sveglia, se si dovessero riempire le> prigioni con chi duplica abusivamente file, non> rimarebbero fuori neppure i secondini e quelli> della guardia di finanza... se una legge condanna> l'intero paese, forse è la legge che è> sbagliata?TU credi che siano tutti come te. È solo un'altra idea che ti sei fatto per tacciare la coscienza.ruppoloRe: Lettera stantia
Questo pseudo fascistello da 4 soldi ha proprio rotto il XXXXX.In Italia non vai in galera nemmeno se ammazzi il papa... Quasi quasi uccido te...RuppleRe: Lettera stantia
- Scritto da: Rupple> Questo pseudo fascistello da 4 soldi ha proprio> rotto il> XXXXX.> In Italia non vai in galera nemmeno se ammazzi il> papa... Quasi quasi uccido> te...Devi dire che sei stato provocato, però :)[yt]FZtgOW-RXog[/yt]Da 7:33 in poi.MARCO TRAVAGLIO: Restano i reati di sangue, uno dice vabbè almeno quando uno spara, almeno lì in galera ci va. Non è detto: c'è un magistrato, molto simpatico, che ama i paradossi, e che ha fatto questo calcolo. E che ha detto che forse invece di divorziare o fare le pratiche per la separazione conviene eliminare il coniuge, si fa prima e il costo è zero. Prendiamo il marito che ammazza la moglie...MICHELE SANTORO: O la moglie che ammazza il marito...MARCO TRAVAGLIO: O la moglie che ammazza il marito. Diciamo che dopo l'omicidio si costituisce. E confessa. A questo punto dice che il coniuge lo ha provocato e quindi lui non ci ha visto più. Se tutto va bene c'è il sistema di non finire mai in carcere, perché: la custodia cautelare non si può applicare perché: non c'è pericolo di fuga (si è consegnato), non c'è pericolo di inquinamento delle prove (ha confessato), non c'è pericolo che ripeta il reato della stessa specie, perché una ne avevi di moglie, e l'hai eliminata: un'altra non ce l'hai, quindi che cosa reiteri? Quindi rimani o ai domiciliari o addirittura a piede libero. A questo punto si parte da una pena di 30 anni, però, se le attenuanti sono prevalenti sulle aggravanti, da 30 si va a 21. E qui comincia il gioco dell'oca, perché? Perché c'è l'attenuante della provocazione, e ti tolgono un terzo e da 21 scendi a 14 anni. Poi hai le attenuanti generiche, che in Italia, come il sigaro ai condannati, non si negano a nessuno, da 14 scendi a 9 anni e 4 mesi. Se risarcisci il danno ai parenti del coniuge morto, altro sconto di un terzo e scendi a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni. Chiedi il rito abbreviato, a questo punto: e scendi a 4 anni e 2 mesi. Se hai avuto la fortuna che ti dessero i domiciliari dopo il delitto e tu sei stato a casa salvo il periodo di andare al lavoro, a comprare e a fare shopping, allora scali questi arresti domiciliari dal computo totale e da 4 anni e 2 mesi scendi a 3 anni. A questo punto, sotto i 3 anni non vai in galera perché sei affidato al servizio sociale: se poi sei stato furbo e hai fatto il delitto prima del 2 maggio di quest'anno (2006 ndLuco) c'è l'indulto, che ti leva questi 3 anni quindi tu scendi a 0 e non entri. Cioè, questo è: "istruzioni per ammazzare la moglie o il marito senza passare dal carcere". A questo punto io dico: ma, perché avventurarsi in una causa di separazione o di divorzio pagando gli alimenti? Paga subito i danni ai parenti della vittima e hai risolto il tuo problema. Devo dire che conviene sparare.MICHELE SANTORO: Un ottimo consiglio per tua moglie! Pubblicità...-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 21 giugno 2011 00.10-----------------------------------------------------------Luco, giudice di linea mancatoRe: Lettera stantia
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT> > Ho letto la lettera e l'ho trovata veramente> > stantia > > !> > > > Niente altro che la solita vecchia difesa del> > mero vantaggio economico per pochi contro la> > libera circolazione della Cultura per> > tutti.> > > > Ma ormai il mondo è cambiato, che si rassegnino> o> > continueranno a vivere di sogni agognando un> > passato che non esiste e che mai più > potrà> > esistere.> > Il mondo non è cambiato, le carceri stanno sempre> lì per quelli che non hanno capito come si vive> in società. Quindi tu sei il primo della lista.Luco, giudice di linea mancatoRe: Lettera stantia
- Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT> > > Ho letto la lettera e l'ho trovata veramente> > > stantia > > > !> > > > > > Niente altro che la solita vecchia difesa del> > > mero vantaggio economico per pochi contro la> > > libera circolazione della Cultura per> > > tutti.> > > > > > Ma ormai il mondo è cambiato, che si> rassegnino> > o> > > continueranno a vivere di sogni agognando un> > > passato che non esiste e che mai più > > potrà> > > esistere.> > > > Il mondo non è cambiato, le carceri stanno> sempre> > lì per quelli che non hanno capito come si> vive> > in società. > > Quindi tu sei il primo della lista.Quando ti faranno le scarpe, capirai.ruppoloSarei tentato...
Di dire "lasciateli fare..." poi vedremo come finira' la questione. Al primo "tar" gli butterrano tutto giu'. Oltre che alcune cose sono anti-costituzionali ci sono anche dei difetti su alcune direttive europee...masterElogio della pirateria
Carlo GubitosaElogio della pirateriahttp://www.stampalternativa.it/liberacultura/books/elogio_pirateria.pdfABOLIRE IL COPYRIGHTRe: Elogio della pirateria
Il 95% dei lettori di P.I. non sa cosa significhi "pleonastico".Tuttavia chiunque si arroga il diritto di esprimere commenti.Welcome to Italy.M&CRe: Elogio della pirateria
> Tuttavia chiunque si arroga il diritto di> esprimere commenti. Universal Declaration of Human Rights Article 19 Everyone has the right to freedom of opinion and expression; this right includes freedom to hold opinions without interference and to seek, receive and impart information and ideas through any media and regardless of frontiers.http://www.un.org/en/documents/udhrABOLIRE IL COPYRIGHTRe: Elogio della pirateria
Si spera che comunque il 100% dei suddetti sappia consultare un dizionario, sia esso cartaceo, su CD od online ;)ciccio quanta cicciaRe: Elogio della pirateria
- Scritto da: M&C> Il 95% dei lettori di P.I. non sa cosa significhi> "pleonastico".> Tuttavia chiunque si arroga il diritto di> esprimere> commenti.> Welcome to Italy."...che è superfluo e non aggiunge nulla a quel che s'è già detto, se non un mero rafforzamento".Ad esempio "esco fuori", "entro dentro" o "mi bagno in acqua".Magari non sappiamo che vuol dire, ma 2 secondi dopo siamo in grado di padroneggiare una nuova parola.// GOOGLE.GTGuybrushInfinito dilemma...
Come tutte le volte che compare un articolo su questi argomenti, immancabilmente esplode il litigio e gli estremi si scontrano; è normale che ci siano opinioni diverse, ma non è assolutamente normale che certe persone estremizzino, perché significa che pensano in bianco e nero, cosa che semplicemente non esiste in nessuna cosa dell'universo, salvo nelle irrazionali "creazioni" mentali umane. Ho discusso più di una volta con persone (su PI, come in altri forum) sia perchè accettavo una forma di pirateria che una forma di copyright (ho una visione "grigina"...), senza che con i cavillatori/estremizzatori di turno fosse possibile trovare un punto di incontro. Galera per chi scarica illegalmente o zero copyright? Pura follia! Non mi risulta che nessunlo abbia mai perso il proprio lavoro a causa della pirateria (la produzione musicale è altamente automatizzata e "stampare" un milione di cd o 990.000 fa lavorare le stesse persone, così come alla realizzazione di un film, che lo paghino 10.000.000 di spettatori o 9.900.000, lavoreranno le stesse persone), ne' posso accettare che un artista non venga pagato per il suo lavoro (magari per un tempo limitato, ad es. 25 anni, che è allo stato delle cose il 10% del prezzo di acquisto di un cd); quindi in definitiva come mi comporto io? Se non lavoro, scarico illegalmente (non rubando niente a nessuno, dato che senza soldi non pagherei comunque nulla a nessuno), tramite un pc comprato quando avevo i soldi e una connessione adsl (teletu 7 mega: 19.90 al mese) che mi fa risparmiare (non compro il giornale/mi informo gratis grazie alla pubblicità, non uso il telefono/uso skipe, non invio sms/chatto o invio e-mail, non uso carta e inchiostro per stampare/invio documenti e curriculum vitae tramite e-mail, ecc.); se lavoro preferisco di gran lunga avere gli originali in cd o se voglio risparmiare scarico (pagando la metà), oppure andare al cinema (esperienza imparagonabile al film guardato sul pc) o volendo risparmiare aspetto l'uscita gratuita (grazie alla pubblicità) in tv (basta non avere fretta di vedere immediatamente un film); insomma, il mio è un approccio pratico alla vita, che non accetta gli estremi e che sfrutta le tecnologie presenti. Ma una cosa sia perfettamente chiara: se devo scegliere tra libertà della rete e villa al mare, gioelli da regalare alla puttanella di turno (amo e rispetto le donne, forse unica vera gioia della vita, ma non tutte) e lussi da complessati per degli inutili dirigenti (donne in carriera comprese, che per "affrancarsi" dal potere maschile, sul lavoro assumono atteggiamenti prettamente maschili, in realtà perpetrando il sistema di potere maschile: complimenti!), scelgo la prima; alla fine della fiera il problema è solo che abbiamo creato una società del lusso estremo, del potere e del controllo, per perseguire i quali tutti dovrebbero essere limitati e controllati, ben oltre l'accettabile; dobbiamo metterci tutti in testa che la libertà del web è l'unica libertà che veramente dobbiamo mantenere assoluta (nonostante i problemi ad essa connessi, come, ad es., la circolazione di comunicazione terroristica e pedoXXXXXgrafia, a cui dovrebbe dedicarsi la polizia postale nominata da qualcun'altro), perchè solo così potremo creare un mondo realmente più libero e meno in balia del potere di pochi. Guardate alle rivolte nel mondo arabo di questi tempi; cosa sarebbe senza le notizie e le immagini trapelate tramite internet? Il nulla, l'oblio, in una parola: Medioevo; possiamo seguitare, nel tanto osannato 21° secolo, a concepire che pochi possano controllare tutti gli altri? No! Ecco perchè, anche un problema, apparentemente marginale, come il controllo tanto richiesto dalle major, deve essere assolutamente impedito e rifiutato, perché per pochi spiccioli che seguiterebbero a perdere inutili avvocati e dirigenti, tutti gli altri perderebbero la cosa più importante di tutte: la libertà, per la quale più di una persona, nel corso di tutta la storia umana, a dato la vita. Regolamentiamo la diffusione delle informazioni digitali e riduciamo i prezzi delle opere di ingegno: questo è il massimo che si può accettare.mikronimoRe: Infinito dilemma...
Dillo a quel povero zingaro di Rubertu RupuleshtiRuppleRe: Infinito dilemma...
A tutto questo post si risponde facilmente: "La libertà di uno finisce dove inizia la libertà di un altro". Quindi in un vivere civile, insieme agli altri, la libertà assoluta non esiste.Se poi vogliamo fare gli incivili, allora io autore depredato prendo la pistola e vado a far secchi più pirati che posso, così torniamo al medioevo.ruppoloRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: ruppolo> A tutto questo post si risponde facilmente: "La> libertà di uno finisce dove inizia la libertà di> un altro". Quindi in un vivere civile, insieme> agli altri, la libertà assoluta non> esiste.> > Se poi vogliamo fare gli incivili, allora io> autore depredato prendo la pistola e vado a far> secchi più pirati che posso, così torniamo al> medioevo.Come volevasi dimostrare: cavilli ed estremismi; dove espongo una via di mezzo (rileggi con MOLTA più attenzione il mio post: non ho mai parlato di libertà assoluta, ma proposto una regolamentazione del settore e prezzi REALMENTE sensati), pur non accettando il controllo di pochi su tutti gli altri, estremizzi e prendi la pistola; sono pieni i libri di storia di dittatori, tiranni, re ed imperatori, che grazie ad oltranzisti lecchini come te hanno avuto modo di imporre diritto di vita e di morte; che poi mi citi J.J.Rousseau, illuminista che io stesso apprezzo e stimo (non sono certo della esatta ortografia), per giustificare il dominio delle major... che si può dire a chi ha una tale confusione concettuale e filosofica in testa?mikronimoRe: Infinito dilemma...
Welcome to Ruppolo's World! (rotfl)ciccio quanta cicciaRe: Infinito dilemma...
Regolamentazione... e perchè?Forse si parla del prezzo del PANE ?Forse si parla di beni di prima necessità?Solo le menti deboli possono ritenere beni di prima necessità l'ultimo CD della star stramilionaria o l'ultimo CD di Sanremo 2011 (sic).Non sono beni di prima necessità, sono perlopiù XXXXXXX destinate a scomparire entro pochi mesi... MA, MA, si devono avere, perchè sennò non si è fighi, a costo di averli in modo illegale.Costano troppo?Non li compriamo e via.Costano troppo e li compriamo lo stesso?Pagare alla cassa!LorenzoRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: ruppolo> A tutto questo post si risponde facilmente: "La> libertà di uno finisce dove inizia la libertà di> un altro".Sono d'accordo.E a casa mia, sul mio computer, la tua libertà è finita da un bel pezzo, e la mia è iniziata da un pezzo.La tua libertà vale a casa tua, e sul tuo computer. Non sul mio.> Quindi in un vivere civile, insieme> agli altri, la libertà assoluta non> esiste.> > Se poi vogliamo fare gli incivili, allora io> autore depredato prendo la pistola e vado a far> secchi più pirati che posso, così torniamo al> medioevo.Oppure, sono i pirati a far secco l'autore, visto che sono molti di più... e inoltre sanno esattamente dove vive l'autore, mentre l'autore non sa dove vivono loro.uno qualsiasiRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: ruppolo> A tutto questo post si risponde facilmente: "La> libertà di uno finisce dove inizia la libertà di> un altro". Quindi in un vivere civile, insieme> agli altri, la libertà assoluta non> esiste.Dove finisce la libertà dell'autore?Quando inizia la libertà di chi acquista il contenuto?Ti rispondo io: MAI in tutte e due le domande.DarwinRe: Infinito dilemma...
Peccato che nel Medioevo le pistole ancora non esistevano!ciccio quanta cicciaRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: ruppolo> A tutto questo post si risponde facilmente: "La> libertà di uno finisce dove inizia la libertà di> un altro". Quindi in un vivere civile, insieme> agli altri, la libertà assoluta non> esiste.> > Se poi vogliamo fare gli incivili, allora io> autore depredato prendo la pistola e vado a far> secchi più pirati che posso, così torniamo al> medioevo.Ah ecco chi sono quei folli che ogni tanto fanno strage nelle scuole USA (in genere) sono degli autori... a caccia di pirati!Ruppolo e moderazione stanno su due pianeti diversi...Invece di incitare alla violenza perchè non incominci a pagare le tasse?Sai evadere il fisco è un reato per la società assai più grave che scaricare qualche file...Enjoy with UsRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: ruppolo> A tutto questo post si risponde facilmente: "La> libertà di uno finisce dove inizia la libertà di> un altro". Quindi in un vivere civile, insieme> agli altri, la libertà assoluta non> esiste.> > Se poi vogliamo fare gli incivili, allora io> autore depredato prendo la pistola e vado a far> secchi più pirati che posso, così torniamo al> medioevo.dai, poverino, ti spiego come funziona..l'autore viene pagato per produrre un'opera, l'autore è già ripagato per averla prodotta, il produttore la mette in vendita e viene ripagato dalla catena distributiva, questi 2 rami completamente inutili della filiera non guadagnano come vorrebbero e si inventano la storia che la pirateria li sta impoverendo, le menti deboli e sottomesse come la tua ci credono ed inizia il giro di balle che la pirateria toglie soldi agli artistipovero ruppolino che non capisce nullalulRe: Infinito dilemma...
L'approccio pratico da te descritto può essere condivisibile e ragionevole, ma non credo, almeno per me, che sia questo il punto.Invece trovo curioso, ma non perchè l'hai detto te, in realtà se ne parla spesso e, sempre secondo me, in termini populisti che sicuramente sono suggestivi alla massa, la tua definizione di libertà della rete. O meglio, cosa intendi veramente con "libertà della rete"?Io parto dal presupposto che la rete è un mezzo. Rilevo che attraverso questo mezzo possono essere perpretati atti legittimi come atti illegittimi. A questo punto è necessario definire cosa è legittimo e non, ma qui entra il fattore nazionale.Partendo dunque da questa constatazione, io proprio non riesco a determinare il concetto di "libertà della rete". Da chi e per chi?L'idea invece che difficilmente riesco a non associare con questo termine è la rete concepita come terra di nessuno, ove ognuno è libero di fare ciò che più gli aggrada, senza rispettare regole e libertà altrui.ThEnOraRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: ThEnOra> L'idea invece che difficilmente riesco a non> associare con questo termine è la rete concepita> come terra di nessuno, ove ognuno è libero > di fare ciò che più gli aggrada, senza rispettare> regole e libertà > altrui.E' proprio questo il fine ultimo. La pirateria nel settore dei beni digitali,altri fenomweni nella vita reale di oggi che scivola sempre più in bassoquando si parla di rispetto delle regole.HiperlonRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: ThEnOra> L'approccio pratico da te descritto può essere> condivisibile e ragionevole, ma non credo, almeno> per me, che sia questo il> punto.> Invece trovo curioso, ma non perchè l'hai detto> te, in realtà se ne parla spesso e, sempre> secondo me, in termini populisti che sicuramente> sono suggestivi alla massa, la tua definizione di> libertà della rete. O meglio, cosa intendi> veramente con "libertà della> rete"?> > Io parto dal presupposto che la rete è un mezzo.> Rilevo che attraverso questo mezzo possono essere> perpretati atti legittimi come atti illegittimi.> A questo punto è necessario definire cosa è> legittimo e non, ma qui entra il fattore> nazionale.> Partendo dunque da questa constatazione, io> proprio non riesco a determinare il concetto di> "libertà della rete". Da chi e per> chi?> L'idea invece che difficilmente riesco a non> associare con questo termine è la rete concepita> come terra di nessuno, ove ognuno è libero > di fare ciò che più gli aggrada, senza rispettare> regole e libertà > altrui.Infatti essendo solo un mezzo, ben difficilmente può essere di danno reale e diretto a qualcuno; faccio un esempio: se sono un terrorista, tramite il web posso diffondere proclami, prendere accordi con altri terroristi (per la prossima "festa", lol) e così via; ma anche prima di internet le informazioni viaggiavano per tutto il mondo, magari con qualche difficoltà in più; internet non è un angolo di giungla, dove guerriglieri separatisti spadroneggiano (a ragione o a torto...) con la violenza facendo dei deboli di turno le proprie vittime; è per questo che polizia e agenzie segrete devono e possono tenere sotto controllo (ecelon e amenità del genere, se esistono realmente) il web, ma senza imporre restrizioni, aggirabili per altro, che ledono la libertà di chi non ha scopi catastrofici, ma semplicemente ne ricava informazioni, divertimento, comunicazione di lavoro e con amici, ecc.; lasciare internet "assolutamente" libera, in ogni caso non è un problema, se non per chi ha qualcosa da nascondere e/o vuole arricchirsi più del necessario e sensato (rimango dell'idea che ad un certo punto denaro e ricchezza superino l'utilità personale, ma alimentino solo dei complessi di inferiorità).mikronimoRe: Infinito dilemma...
Eh no, non è il mezzo che costituisce il danno, ma è il modo come viene utilizzato che può determinarlo.Come giustamente fai l'esempio dei terroristi, la questione per me non è relegata solo al mondo della rete. Dietro a siti esistono persone che ovviamente possono operare nella legalità e non. Se l'iniziativa dell'autorità giudiziaria/amministrativa colpisce il soggetto che ha commesso quell'atto illeggittimo e che si ripercuote sul sito/servizio, non credo si possa parlare di "attentato alla libertà della rete". La giustizia ordinaria può e deve toccare anche la rete.A questo punto, limitando la questione al copyright, non vedo lo scandalo nel chiudere comunità che offrono contenuti protetti senza autorizzazione e nel perseguire i soggetti che hanno portato avanti queste condotte. Non mi sembra neanche tale attività giudiziaria mini la "libertà della rete".Altra questione invece è la revisione delle declinazioni legislative della propietà intellettuale e industriale (ossia diritto d'autore e brevetti).ThEnOraRe: Infinito dilemma...
ok, non dimentichiamo che "altrui" e' un termine reciproco, la liberta' di A e' altrui per B e quella di B e' altrui per A.ciccio quanta cicciaRe: Infinito dilemma...
> Galera per chi scarica illegalmente> o zero copyright? Zero copyrightABOLIRE IL COPYRIGHTRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: mikronimo> Come tutte le volte che compare un articolo su> questi argomenti, immancabilmente esplode il> litigio e gli estremi si scontrano;Ti sei chiesto perchè questo tipo di articoli sono così frequenti su PI?Hai notato che ora metton o la pubblicità anche quando vuoi commentare?> informo gratis grazie alla pubblicità,Perchè, secondo te la pubblicità è fatta per "stimolare" all'acquisto chi non lavora? non uso il> telefono/uso skipe, non invio sms/chatto o invio> e-mail, non uso carta e inchiostro per> stampare/invio documenti e curriculum vitae> tramite e-mail, ecc.); se lavoro preferisco di> gran lunga avere gli originali in cd o se voglio> risparmiare scarico (pagando la metà), oppure> andare al cinema (esperienza imparagonabile al> film guardato sul pc)E se il pc lo colleghi ad uno schermo più grande?E poi lo sbattimento di uscire e andare al cinema, trovare il parcheggio e magari pagarlo, e dentro chi mangia i popcorn o non ha silenziato il telefonino,ecc..... > Ma una cosa sia perfettamente chiara: se devo> scegliere tra libertà della rete e villa al mare,> gioelli da regalare alla puttanella di turno (amo> e rispetto le donne, Son du estremi in mezzo ai quali si trovano tante situazioni intermedie.Estremizzando si può arrivare a giustificare tutto.> limitati e controllati, ben oltre l'accettabile;> dobbiamo metterci tutti in testa che la libertà> del web è l'unica libertà che veramente dobbiamo> mantenere assoluta (nonostante i problemi ad essa> connessi, come, ad es., la circolazione di> comunicazione terroristica e pedoXXXXXgrafia, a> cui dovrebbe dedicarsi la polizia postale> nominata da qualcun'altro), perchè solo così> potremo creare un mondo realmente più libero e> meno in balia del potere di pochi. Tutto vero, ma non esite libertà senza senso di responsabilità.> diffusione delle informazioni digitali e> riduciamo i prezzi delle opere di ingegno: questo> è il massimo che si può> accettare.Certo,condivisibile, ma bisogna cambiare le leggi per farlo, non violare quelle esistenti.HiperlonRe: Infinito dilemma...
> > diffusione delle informazioni digitali e> > riduciamo i prezzi delle opere di ingegno:> questo> > è il massimo che si può> > accettare.> Certo,condivisibile, ma bisogna cambiare le leggi> per farlo, non violare quelle> esistenti.quando quelle esistenti sono assurde, fuori dal tempo e salvaguardano gli interessi di pochissimi a scapito di moltissimi non è che rimangano molte alternative.Si violano e buonanotte. Ed è quello che succede nella realtà fin da quando la prima major ha iniziato a blaterasre di pirateria, pedoterrosatanismo anarcohackerislamisti ecc eccdoc allegato velenosoRe: Infinito dilemma...
E' ANCHE violandole che le farai cambiare. Se tutti le rispettano non si vede il motivo per modificarle, mi pare PALESE! La violazione evidenzia il problema e porta alla riflessione.ciccio quanta cicciaRe: Infinito dilemma...
Quoto ed aggiungo: la riflessione se sincera e mirata alla ricerca di una soluzione EQUA per TUTTI porta necessariamente ad un cambiamento.Se ciò non avviene è solo una barbara imposizione del più forte sul più debole che, a questo punto, ha tutti i diritti se non addirittura il dovere di violarla.Sembra che un concetto identico sia stato espresso già qualche centinaio di anni fa da quei pirati/pedoterrosatanisti che hanno scritto la dichiarazione d'indipendenza delle colonie americane che diventeranno gli Stati Uniti d 'America.Era il 4 luglio 1776doc allegato velenosoRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: Hiperlon> Hai notato che ora metton o la pubblicità anche> quando vuoi> commentare?No, non l'ho notata! (geek)> E se il pc lo colleghi ad uno schermo più grande?> E poi lo sbattimento di uscire e andare al> cinema, trovare il parcheggio e magari pagarlo, e> dentro chi mangia i popcorn o non ha silenziato> il telefonino,ecc.....Il cinema e' il cinema.Se non capisci l'esperienza di una sala cinematografica, e' inutile star qui a discutere. Guardati il tuo film da solo in cameretta tua, sul PC. > > diffusione delle informazioni digitali e> > riduciamo i prezzi delle opere di ingegno:> questo> > è il massimo che si può> > accettare.> Certo,condivisibile, ma bisogna cambiare le leggi> per farlo, non violare quelle> esistenti.Per cambiare le leggi bisogna violare quelle attuali.Vai a vedere chi fu Rosa Parks.panda rossaRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: panda rossa> Il cinema e' il cinema.> Se non capisci l'esperienza di una sala> cinematografica, e' inutile star qui a discutere.> Probabilmete, visto come funzionano e i prezzi-anche collaterali come detto-, moolti non la preferiscono più, rispetto a quello che può attrezzarsi un "cinema in casa", ormai a prezzi abbordabilissimi.Poi io non volgio certo negare il diritto a nessuno di andare al cinema.> Guardati il tuo film da solo in cameretta tua,> sul> PC.O su ben altro.> >> Vai a vedere chi fu Rosa Parks.Qunado i pirati agiranno come lei, figura di nobiltà moltosuperiore, allora avranno la mia stima e supporto.Ma dubito fortemente che ciò avverrà. Troppo impegnativo per loro.HiperlonRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: panda rossa> grande?> > E poi lo sbattimento di uscire e andare al> > cinema, trovare il parcheggio e magari pagarlo,> e> > dentro chi mangia i popcorn o non ha silenziato> > il telefonino,ecc.....> > Il cinema e' il cinema.> Se non capisci l'esperienza di una sala> cinematografica, e' inutile star qui a discutere.Anche i costi per andare al cinema io valuto. Se tu consideri solo il costo del biglietto si vede che sei molto più ricco di me.Poi ti lascioimmaginare quanto l' "educazione" degli spettatori possa influire sul godimento dello spettacolo.> > Guardati il tuo film da solo in cameretta tua,> sul> PC.> E anche con qualcosa di più grande dello schermo del pc e posso perfino andare avanti e indietro su una scena. Pensa un pò quante cose posso fare che al cinema mi son impedite!!!HiperlonRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: Hiperlon[...]> Ti sei chiesto perchè questo tipo di articoli> sono così frequenti su> PI?Perché sono temi molto sentiti e ognuno vuol dire la sua.> Hai notato che ora metton o la pubblicità anche> quando vuoi> commentare?Pecunia non olet (Vespasiano docet).[...]> E se il pc lo colleghi ad uno schermo più grande?ROTFLMAO... o sei un patito dei LEGO o non hai idea di cosa stai dicendo.> E poi lo sbattimento di uscire e andare al> cinema, trovare il parcheggio e magari pagarlo, e> dentro chi mangia i popcorn o non ha silenziato> il> telefonino,ecc.....Sull'eliminazione fisica di chi non spegne il telefonino posso essere d'accordo... cioè eliminare il telefonino ;-) [...]> > meno in balia del potere di pochi. > Tutto vero, ma non esite libertà senza senso di> responsabilità.Certo che esiste, magari non puo' esistere a lungo in una società complessa come la nostra, ma esiste eccome!> > > > > diffusione delle informazioni digitali e> > riduciamo i prezzi delle opere di ingegno:> questo> > è il massimo che si può> > accettare.> Certo,condivisibile, ma bisogna cambiare le leggi> per farlo, non violare quelle> esistenti.Le leggi sono state create ad hoc per salvaguardare un mercato che NON PUO' PIU' esistere così come è.Quando si verifica una situazione del genere si generano costi superiori che vengono puntualmente scaricati sul mercato (gli utenti).Il mercato reagisce immediatamente cercando le alternative meno onerose possibili.Questa è una legge che non puo' essere cambiata, come tutte le leggi di mercato.Spendere risorse per tentare di aggirare una legge di mercato è come tentare di spendere denaro per vincere la legge di gravità.E' inutile.GTGuybrushRe: Infinito dilemma...
- Scritto da: Guybrush> - Scritto da: Hiperlon> [...]> > Ti sei chiesto perchè questo tipo di articoli> > sono così frequenti su> > PI?> Perché sono temi molto sentiti e ognuno vuol dire> la> sua.> > > Hai notato che ora metton o la pubblicità anche> > quando vuoi> > commentare?> Pecunia non olet (Vespasiano docet).Infatti.> > [...]> > > E se il pc lo colleghi ad uno schermo più> grande?> ROTFLMAO... o sei un patito dei LEGO o non hai> idea di cosa stai> dicendo.Io so di cosa sto parlando, forse hai capito male.> > > E poi lo sbattimento di uscire e andare al> > cinema, trovare il parcheggio e magari pagarlo,> e> > dentro chi mangia i popcorn o non ha silenziato> > il> > telefonino,ecc.....> Sull'eliminazione fisica di chi non spegne il> telefonino posso essere d'accordo... cioè> eliminare il telefonino> ;-)> Fosse solo il telefonino il problema!!!> > [...]> > > meno in balia del potere di pochi. > > Tutto vero, ma non esite libertà senza senso di> > responsabilità.> > > > diffusione delle informazioni digitali e> > > riduciamo i prezzi delle opere di ingegno:> > questo> > > è il massimo che si può> > > accettare.> > Certo,condivisibile, ma bisogna cambiare le> leggi> > per farlo, non violare quelle> > esistenti.> > Le leggi sono state create ad hoc per> salvaguardare un mercato che NON PUO' PIU'> esistere così come> è.> Quando si verifica una situazione del genere si> generano costi superiori che vengono puntualmente> scaricati sul mercato (gli> utenti).> Il mercato reagisce immediatamente cercando le> alternative meno onerose> possibili.> Questa è una legge che non puo' essere cambiata,> come tutte le leggi di> mercato.Il mercato senza leggi non resiterebbe a lungo.> Spendere risorse per tentare di aggirare una> legge di mercato è come tentare di spendere> denaro per vincere la legge di> gravità.> E' inutile.> > GTNon è mia intenzione difendere le major, io ce l'ho coi pirati pigri dietro il pc che s'illudono che con la pirateria possono cambiare le leggi sul diritto d'autore (riformabile finchè vuoi, ma che è comunque una buona tutela per gli autori).Poi concordo con molti commentatori all'articolo di mantellini e col suo pensiero espresso nei commenti al suo articolo:http://punto-informatico.it/3193844/PI/Commenti/contrappunti-un-idea-sempre.aspxHiperlonGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiMassimo Mantellini 20 06 2011
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