Ieri Apple ha aggiornato le nuove regole che gli sviluppatori europei devono rispettare se distribuiscono le app da store alternativi e usano sistemi di pagamento di terze parti. Rimane però in vigore la Core Technology Fee che Spotify considera una vera estorsione. L’azienda di Cupertino ha fornito tutti i dettagli sulla nuova commissione.
Core Technology Fee per app iOS in Europa
Gli sviluppatori che aderiscono alle nuove regole, in vigore da domani in Europa, devono versare una commissione del 17% per ogni transazione, se l’app viene distribuita su App Store e include un sistema di pagamento di terze parti. Se viene usato il sistema di pagamento di Apple si deve aggiungere una commissione del 3%. Nessuna commissione è dovuta per le transazioni effettuate sul sito dello sviluppatore e per le app scaricate da store alternativi.
La novità criticata da Spotify, Meta e Microsoft si chiama Core Technology Fee. Se il numero di installazioni annuali dell’app supera la soglia di un milione, lo sviluppatore deve pagare una commissione di 0,50 euro per ogni prima installazione annuale, indipendentemente dallo store usato per distribuire l’app (Apple, alternativo, TestFlight, App Clip e acquisti in volume).
Per “prima installazione” si intende anche re-installazione o aggiornamento dell’app effettuati dall’utente con lo stesso account sullo stesso dispositivo. Sono esentati solo governi, organizzazioni non-profit e istituzioni scolastiche. Apple invierà una fattura mensile che indica la somma da pagare.
L’azienda di Cupertino fornisce un calcolatore per determinare la cifra da versare ogni mese ed effettuare un confronto con le regole precedenti. È evidente che sviluppatori come Spotify dovranno pagare milioni di euro anche per la versione gratuita dell’app. Ecco perché la software house svedese ha usato il termine “estorsione” e chiede l’immediato intervento della Commissione europea.