Craccati alcuni server di Debian

Craccati alcuni server di Debian

Nei giorni scorsi il celebre progetto free software ha annunciato di aver subito un attacco che ha compromesso diversi suoi server e servizi, fra cui il sito Web e il list-server. Debian è ora alla caccia del cracker
Nei giorni scorsi il celebre progetto free software ha annunciato di aver subito un attacco che ha compromesso diversi suoi server e servizi, fra cui il sito Web e il list-server. Debian è ora alla caccia del cracker


Internet – “Un incidente davvero sfortunato”. Così lo scorso venerdì il celebre progetto non profit Debian ha definito, in un comunicato , la compromissione di alcuni suoi server da parte di uno o più cracker dall’identità sconosciuta.

“Abbiamo scoperto che nelle ultime 24 ore – ha scritto il portavoce di Debian Martin Schulze – alcuni server di Debian sono stati compromessi. L’archivio non è stato toccato”.

Fra i sistemi manomessi anche quelli dedicati al tracking dei bug, alle mailing-list, al Web, alla sicurezza e al CVS (Concurrent Versions System). Debian ha immediatamente provveduto a verificare il contenuto di tutti i server craccati, eventualmente confrontandolo con fonti affidabili: attualmente la quasi totalità dei servizi compromessi risulta nuovamente operativa.

Lo stesso giorno in cui è stato annunciato l’incidente, il progetto ha comunicato il rilascio della seconda release di Debian Linux 3.0 (Woody), l’ r2 , che include un certo numero di pacchetti aggiornati elencati qui .

Quello contro Debian è il secondo recente attacco portato ad un progetto free software. Poco più di una settimana fa qualcuno ha tentato di inserire una backdoor nel kernel di Linux: l’intrusione è però stata scoperta per tempo grazie al sistema che si occupa di tenere traccia di tutti i cambiamenti che avvengono al kernel.

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Pubblicato il
24 nov 2003
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