DeepSeek: 20 anni di prigione agli utenti statunitensi?

DeepSeek: 20 anni di prigione agli utenti statunitensi?

In base ad una proposta di legge di un senatore statunitense, gli utenti che scaricano l'app di DeepSeek rischiano fino a 20 anni di prigione.
DeepSeek: 20 anni di prigione agli utenti statunitensi?
In base ad una proposta di legge di un senatore statunitense, gli utenti che scaricano l'app di DeepSeek rischiano fino a 20 anni di prigione.

DeepSeek ha ricevuto molti complimenti dagli addetti ai lavori, ma anche molte critiche in merito alla raccolta dei dati degli utenti (in Italia è stata bloccata dal Garante della privacy). Un senatore repubblicano degli Stati Uniti ha presentato una proposta di legge per considerare illegale l’uso di tecnologie di intelligenza artificiale sviluppate da aziende cinesi. I trasgressori rischiano fino a 20 anni di prigione.

Prigione e sanzione

La proposta di legge del senatore Josh Hawley, denominata Decoupling America’s Artificial Intelligence Capabilities from China Act, proibisce l’esportazione verso la Cina e l’importazione dalla Cina della tecnologia AI. Per tecnologia si intendono anche i modelli di intelligenza artificiale generativa, come V3 e R1 sviluppati da DeepSeek.

Il ban di prodotti fisici viene applicato fisicamente dalla dogana. I modelli AI sono immateriali, essendo digitali. Quindi anche il download da Internet è vietato. Durante un’intervista a Fox News, il senatore ha confermato che l’obiettivo è fermare DeepSeek. Ma la proposta di legge criminalizzerebbe l’attività di milioni di utenti che hanno scaricato l’app dagli store di Apple e Google.

In caso di violazione della legge (se verrà approvata), i cittadini statunitensi rischiano una sanzione fino a un milione di dollari e fino a 20 anni di prigione. Ci sarebbero inoltre conseguenze per i ricercatori che scaricano il codice sorgente dei modelli (sono open source) e pubblicano studi sui modelli.

Kit Walsh di Electronic Frontier Foundation ha dichiarato:

Il disegno di legge minaccia lo sviluppo e la pubblicazione di progressi dell’AI negli Stati Uniti e siamo particolarmente preoccupati per l’impatto sullo sviluppo aperto e collaborativo di queste tecnologie al di fuori dei sistemi proprietari delle Big Tech. In passato, il governo ha sostenuto che la semplice pubblicazione di informazioni su Internet conta come esportazione e interpretare questa legge in tal modo consoliderebbe ulteriormente il predominio dell’AI proprietaria sulla ricerca aperta o accademica.

Fonte: 404 Media
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Pubblicato il
4 feb 2025
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