Nelle ultime 24 ore, il prezzo di Bitcoin è sceso sotto la soglia dei 98.000 dollari (salvo poi recuperare parzialmente). Nulla che non sia già stato visto in passato. Dopotutto, la criptovaluta è per sua stessa natura esposta al fenomeno della volatilità e, le dinamiche della domanda e dell’offerta, innescano variazioni anche repentine. A introdurre un elemento di novità nel contesto di quanto appena accaduto è però l’influenza attribuita dagli analisti del settore a un qualcosa proveniente dall’ambito dell’intelligenza artificiale e relativo a DeepSeek, nome di cui sentiremo spesso parlare.
DeepSeek ha davvero fatto crollare Bitcoin?
Per chi non ne è a conoscenza, si tratta di una startup cinese più volte finita al centro dell’attenzione nel corso degli ultimi mesi. Prima con l’annuncio di alcuni modelli in grado di sfidare (e di battere) quelli addestrati da OpenAI. Poi generando preoccupazione tra i big USA dell’industria, proponendo un inedito approccio open source, low cost e caratterizzato da un livello di efficienza senza pari.
Cosa c’entra con l’andamento di Bitcoin? Anzitutto, i risultati attribuiti al modello R1 di DeepSeek gettano un’ombra sul futuro del settore AI, in relazione ai suoi esponenti a stelle e strisce. Rimescolano le carte e obbligano a rivedere la sostenibilità delle roadmap di sviluppo già definite.
Si tratta infatti del progetto a basso costo di una startup, perlopiù cinese, che sembra pronta per mettere in discussione il primato della realtà che ha dato i natali a ChatGPT, tra le altre cose reduce da un investimento condiviso da 500 miliardi di dollari.
Il secondo fattore è da ricercare nella capacità dell’AI di prevedere le evoluzioni dei mercati finanziari. Interrogato sull’andamento futuro, il sistema ha restituito un’immagine per niente ottimista, indicando condizioni avverse conseguenti alle azioni sui tassi di interesse e alle tensioni geopolitiche. Un numero non indifferente di investitori che avevano messo Bitcoin nei loro wallet, sperando in ulteriori rialzo verso nuovi record, non ha ben accolto il pronostico. La cessione dell’asset si è poi inevitabilmente tradotta nel calo del prezzo.
Accoglienza tiepida per il ritorno di Trump
A questo si può aggiungere il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. A dispetto delle attese, il tycoon non ha fatto alcun cenno alle criptovalute durante il suo discorso di insediamento e l’entusiasmo generato durante la campagna elettorale sembra essersi almeno in parte raffreddato in questi primi giorni del mandato. Su questo fronte si registra comunque la firma di un ordine esecutivo dedicato.
Bitcoin e le altre monete virtuali continueranno a rimanere esposte al fenomeno della volatilità fin quando costituiranno strumenti di speculazione e nulla più. Se mai accadrà, il giorno in cui svolgeranno il compito per cui sono state concepite, quello di asset alternativo e decentralizzato per i pagamenti e la gestione del valore, le cose cambieranno. Oggi, chi le sceglie con la prospettiva di ottenere un guadagno tramite plusvalenze, deve mettere in conto di poter esporre il suo portafoglio anche alle novità provenienti dal mondo AI, come nel caso di quella legata a DeepSeek.