Deface, inchiodato uno dei Deceptive Duo

Deface, inchiodato uno dei Deceptive Duo

Le sue incursioni hanno colpito molti siti, anche istituzionali, americani e non. Alcuni cracking del 2002 erano pensati per chiedere infrastrutture più sicure
Le sue incursioni hanno colpito molti siti, anche istituzionali, americani e non. Alcuni cracking del 2002 erano pensati per chiedere infrastrutture più sicure


Washington (USA) – Sono state formalizzate le imputazioni che pesano su Benjamin Stark, 22enne americano che è accusato dai procuratori americani di essere entrato nel 2001 e 2002 in decine di siti web, alcuni dei quali istituzionali, dentro e fuori dagli Stati Uniti. Nelle sue incursioni, Stark modificava le home page (defacement) dei siti colpiti per rimpiazzarle con slogan di varia natura.

Stark, che all’epoca agiva con lo pseudonimo di Deceptive Duo insieme ad altri defacer, è anche accusato di aver rubato nel 2001 dei numeri di carte di credito.

Due imputazioni che sono piuttosto pesanti con le attuali leggi americane contro le attività di cracking ma che produrranno probabilmente una sentenza mite, in quanto si dà per certo che Stark nelle prossime settimane scelga il patteggiamento.

L’arresto di Stark aveva spinto la Sm0ked Crew a dichiarare che sarebbe tornata in azione qualora chiunque dei Deceptive Duo fosse finito sotto inchiesta e poi in carcere. Una solidarietà tra defacer che la crew giustificava con il fatto che molte delle incursioni del Duo sarebbero state legate a ragioni patriottiche.

Le “imprese” più conosciute del Deceptive Duo, in effetti, si erano concentrate su siti governativi sulle cui home page, dopo il defacement, erano comparse rivendicazioni attorno alla necessità di infrastrutture informatiche pubbliche più sicure. L’idea, dunque, sarebbe stata quella di denunciare le deficienze strutturali al fine di spingere per una maggiore protezione. Una pratica tutt’altro che ben vista dalle autorità statunitensi.

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Pubblicato il 5 mag 2004
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