Era tra le proprietà della scuderia Yahoo! in attesa di un responso circa il proprio futuro. Ora, la notizia: Deliciuos è stato acquistato dai fondatori di YouTube, Chad Hurley e Steven Chen, i quali avrebbero intenzione di includere il social bookmarking nella loro nuova azienda, AVOS.
L’ accordo arriva dopo mesi di rumors e speculazioni circa l’incerta sopravvivenza del sito. Il mese scorso si vociferava che Yahoo! avesse venduto Delicious al prezzo di 5 milioni di dollari, una frazione del prezzo pagato per l’acquisto dell’allora startup nel 2005.
I termini economici del passaggio ad AVOS non sono stati svelati. Una dichiarazione ufficiale dell’azienda afferma che Hurley e Chen promettono di “portare Delicious a un livello più alto”. Il progetto dovrebbe essere quello di creare il miglior servizio di scoperta delle informazioni su Internet , che sarà presumibilmente diverso da ciò che Yahoo! aveva in mente nel momento in cui decise di acquistare la piattaforma.
Sul blog ufficiale di Sunnyvale, oltre alla notizia dell’avvenuta acquisizione, si legge: “Loro (i nuovi proprietari) prevedono di proseguire col servizio che gli utenti hanno imparato a conoscere e amare, e rendere il sito ancora più semplice e divertente per salvare, condividere e scoprire i contenuti più appetitosi del web”. E ancora: “Procedere a una transizione senza strappi è qualcosa di molto importante per gli utenti. Yahoo! continuerà a gestire Delicious per i prossimi due mesi per permettere agli utenti di registrare i nuovi account. Dopo che il periodo di transizione sarà completata, le informazioni sugli utenti saranno spostate sul nuovo servizio”.
Che i nuovi proprietari abbiano investito non poco su Delicious emerge da più fonti. I piani di Hurley e Chen mirerebbero, infatti, alla formazione di un team di prima classe preparato ad affrontare il problema cruciale del sovraccarico d’informazione : una questione, si dice, che colpiscie non solo l’universo dei video (YouTube) ma anche ogni genere di medium d’informazione.
Cristina Sciannamblo
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Ed il silicio nero?
Che fine ha fatto il silicio nero?Quella bellissima scoperta che promettava rendimenti anche del 90%?fox82iRe: Ed il silicio nero?
- Scritto da: fox82i> Che fine ha fatto il silicio nero?> Quella bellissima scoperta che promettava> rendimenti anche del> 90%?Che fine ha fatto l'auto elettrica inventata da Nikola Tesla che permetteva di recuperare energia elettrica da un'antenna risonante accordata su una frequenza emessa dal nostro stesso pianeta ?Rasoio di Occam. La risposta piu ovvia è anche la piu probabile.NS256Re: Ed il silicio nero?
To... leggete qui:http://www.disinformazione.it/automobiletesla.htmE' scandaloso anche il solo fatto, che andiamo ingiro con macchine con motori meccanicamente complicatissimi, soggetti a costosissima manutenzione, quando un motore elettrico costerebbe molto meno, e potrebbe essere manutenibile e sostituibile da chiunque sappia girare un cacciavite... non pretendo di cambiare il mondo... ma piu si sa meglio è!NS256Re: Ed il silicio nero?
- Scritto da: NS256> To... leggete qui:> http://www.disinformazione.it/automobiletesla.htm> > E' scandaloso anche il solo fatto, che andiamo> ingiro con macchine con motori meccanicamente> complicatissimi, soggetti a costosissima> manutenzione, quando un motore elettrico> costerebbe molto meno, e potrebbe essere> manutenibile e sostituibile da chiunque sappia> girare un cacciavite... non pretendo di cambiare> il mondo... ma piu si sa meglio> è!perché allora non costruire tale motore e dimostrare al mondo che tale possibilità esiste ?shevathasRe: Ed il silicio nero?
Scrivo del silicio nero e me ne vieni fuori con la macchina di tesla... Mah!fox82iRe: Ed il silicio nero?
- Scritto da: fox82i> Che fine ha fatto il silicio nero?> Quella bellissima scoperta che promettava> rendimenti anche del> 90%?eh?Detta così puzza di bufala che non si fa il bagno da un mese :pFunzRe: Ed il silicio nero?
Cerca silicio nero o fotovoltaico nero e poi fammi sapere se è ancora una bufala!fox82iRe: Ed il silicio nero?
- Scritto da: fox82i> Cerca silicio nero o fotovoltaico nero e poi> fammi sapere se è ancora una> bufala!Mi sa un pò di bufala anche a me.Slicio nero o verde non ha importanza di per sè.Domandiamoci: Cosa si usa per produrre elettricità? (In questo caso)?Risposta: la luce.Quindi quanta luce solare va a finire su di una piastra fotovoltaica?Ammettiamo un rendimento del 90% che è ottimale.Andiamo a vedere la potenza luminosa che arriva alla Terra dal Sole, magari allo zenit, che è il massimo possibile. E vediamo quanta elettricià si potrà produrre da 1 mt2 di celle solari.Non credo sia comunque molta, piuttosto di calore ce ne sarà sicuramento molto-molto di più in termini di potenza.Calore che è controproducente se surriscalda le celle fotovoltaiche.Quindi l'ottimale sarebbero delle celle "fotovoltache" o per meglio dire termo-voltaiche, questa sì sarebbe un'ottima invenzione: da calore direttamente elettricità.Per ora otteniamo elettrcità solo con il sitema delle macchine a vapore, salvo nell'unico caso delle termocoppie. I sistema attuali hanno un rendimento molto scarso putroppo.ninjaverdeRe: Ed il silicio nero?
http://punto-informatico.it/2438107/PI/News/silicio-nero-noi.aspxa propositoRe: Ed il silicio nero?
- Scritto da: a proposito > http://punto-informatico.it/2438107/PI/News/silici Se la ricerca riportata è seria è possibile che le forze armate USA l'abbiano secretata. Non che ci creda, ma nei processi brevettuali esiste sempre la prelazione "in nome della difesa nazionale". Anche qui in Italia. Ad esempio gli accumulatori al Litio erano segreto militare URSS e USA fino a dopo la caduta del muro.Per quel che ne so il rendimento fotovoltaico massimo l'ha raggiunto la Spectrolabhttp://www.boeing.com/nosearch/spectrolab/index.htmche ha dichiarato il 40,7 nel 2007 ed il 41,6 nel 2009 per le sue celle a tripla giunzione utilizzate in sistemi a concentrazione (300 ed oltre "soli") ed ad inseguimento: CPVhttp://www.boeing.com/nosearch/spectrolab/DataSheets/PV/pv_tech/Evolution%20of%20Multijunction%20Technology.pdfGuardando la tabella a pag.7 forse occorrerebbe interrogarsi del perché non si utilizzano questi sistemi avanzati, ma si continua ad usare, ed incentivare, una tecnologia sostanzialmente ancora ai livelli degli anni '70 e totalmente o quasi importata dall'oriente o dalla Germania.MacUserFrom 89A proposito, potete spiegarmi questo?
Quando si scrive che il ciclo di vita di un pannello fotovoltaico è sui 20 anni, qual'è la curva di discesa produttiva (grosso modo)? Immagino che il pannello non "crolla" da un giorno all'altro, per cui quelli che adesso prendono tot soldi perché producono tot, tra dieci anni quanto tot prenderanno?...ps - a quel che mi risulta, il rendimento dei migliori pannelli attuali è sul 20%, sbaglio?OsvyRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
Un pannello fotovoltaico nel corso della sua vita utile arriva si e no a restituire l'energia che è servita per produrlo. Questo spiega la necessità degli incentivi. Senza incentivi, nessuno installerebbe pannelli fotovoltaici.FetenteRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
questo valeva 5 anni fa, con gli incentivi e gli scali dalla bolletta enel in 10 anni restituiva i 20mila euro serviti per mettere l'impianto da tre chili. ora fare un impianto di piccole dimensioni costa circa la metà (prezzi da fiera) per cui dimezzi il tempo di ritorno dell'investimentoJacopo MonegatoRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
- Scritto da: Fetente> Un pannello fotovoltaico nel corso della sua vita> utile arriva si e no a restituire l'energia che è> servita per produrlo. Questo spiega la necessità> degli incentivi. Senza incentivi, nessuno> installerebbe pannelli> fotovoltaici.Balle, leggi l'articolo che ho linkato qui sopra e anche il fatto che il ritorno energetico è oltre 40 volte l'investimento per i pannelli odierni a film sottile:http://europe.theoildrum.com/node/5573FunzRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
- Scritto da: Fetente> Un pannello fotovoltaico nel corso della sua vita> utile arriva si e no a restituire l'energia che è> servita per produrlo. Questo spiega la necessità> degli incentivi. Senza incentivi, nessuno> installerebbe pannelli fotovoltaici.Questo mi risulta "tecnicamente" vero, faccio il pendolare con gente che lavora all'Enel e questa cosa me l'hanno detta. Però questo non significa che non abbiano le loro ragioni d'essere. Noi diamo contributi "a fondo perduto" alle agricolture di montagna perché mantengano un minimo i boschi.Non dimentichiamo che il solare "dà energia" di giorno, cioè proprio quando ce n'è più bisogno. Il che significa che questo può permettere di evitare la costruzione di qualche centrale che serva "solo" ad evitare i black-out, mentre di notte non serve a nulla.OsvyRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
curiosità...Quanto costa smaltirli?zizzoRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
L'energia necessaria per la costruzione e installazione viene restituita in 6 anni, forse anche 5 nei più recenti.RoverRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
Una centrale con celle CPV (multigiunzione) realizzata di recente in Spagna si è ripagata in un anno.Spero di poter essere più preciso in seguito.MacUserFrom 89Re: A proposito, potete spiegarmi questo?
Ciao Fetente !> Un pannello fotovoltaico nel corso della sua vita> utile arriva si e no a restituire l'energia che è> servita per produrlo.A parte che non è vero, come ti hanno già dimostrato, basterebbe ... usare pannelli solari per produrre pannelli solari, ecco che il computo dell' energia torna in positivo. :)The_GEZRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
- Scritto da: Osvy> Quando si scrive che il ciclo di vita di un> pannello fotovoltaico è sui 20 anni, qual'è la> curva di discesa produttiva (grosso modo)?> Immagino che il pannello non "crolla" da un> giorno all'altro, per cui quelli che adesso> prendono tot soldi perché producono tot, tra> dieci anni quanto tot> prenderanno?...Il calo naturale di efficienza si ha i primi anni, poi si stabilizza lungo una curva che scende molto lentamente. Qui i risultati dei primi pannelli installati in Italia:http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2010/12/04/i-pannelli-fotovoltaici-durano-una-vita/leggi in particolare il report completo linkato in fondohttp://www.aspoitalia.it/attachments/290_Coiante_durata_moduli_fotovoltaici.pdf> ps - a quel che mi risulta, il rendimento dei> migliori pannelli attuali è sul 20%,> sbaglio?Si, all'incirca.FunzRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
- Scritto da: Funz> Il calo naturale di efficienza si ha i primi> anni, poi si stabilizza lungo una curva che> scende molto lentamente.> > Qui i risultati dei primi pannelli installati in> Italia:> > http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2010/12/04/i-pan> leggi in particolare il report completo linkato> in fondo> http://www.aspoitalia.it/attachments/290_Coiante_dGrazie, proprio i dati che cercavo. Pensavo decisamente peggio(poi andrebbe visto come si comportano quelli che si montano adesso, ma di fatto nella realtà potremo saperlo solo col trascorrere del tempo).OsvyRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
credo che il rendimento sia sul 10%, e poi dipende dalla tecnologia del pannello.RoverRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
personalmente confermo il dato, se mai fosse necessarioc'e' una perdita nel primo breve periodo poi si stabilizzadopo 20 anni un pannello da 2,3A e' passato a circa 1,8Aed e' un pannello costruito 20 anni fa! (marcato Ansaldo, ma dubito li producessero loro)ciaoRe: A proposito, potete spiegarmi questo?
- Scritto da: ciao> ... ed e' un pannello costruito 20 anni fa! (marcato> Ansaldo, ma dubito li producessero > loro)Li facevano proprio loro col silicio di risulta delle fonderie, quello policristallino ed economico, ma di basso rendimento.MacUserFrom 89Migliorare l'efficienza non risolve i
problemi. Il grande problema del fotovoltaico è l'estrema variabilità della fonte che è suscettibile di enormi sbalzi di potenza durante la giornata a seconda dell'irraggiamento solare e la sua intermittenza dovuta all'alternarsi di giorno e notte. C'è poi la stagionalità che porta i pannelli a produrre di più a ridosso del solstizio d'estate e meno nei pressi del solstizio d'inverno per ragioni dovute alla durata delle ore diurne e alle diverse condizioni meteorologiche in quei mesi. L'unico vantaggio del fotovoltaico è che produce di giorno, ovvero quando la richiesta di potenza elettrica è maggiore. Ma resta l'ovvia conclusione che nemmeno la famiglia che installa un pannello fotovoltaico sul proprio tetto riesce ad autoconsumare l'intera produzione. Dipende in media dalla produzione del pannello per il 25-30% e per il resto dalla rete (con il famigerato scambio sul posto).La più grande balla degli ultimi tempi è quella che si dice in giro, per cui installando su tot tetti italiani pannelli per x potenza, si può comodamente soddisfare il fabbisogno nazionale.petrestovRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: petrestov> > La più grande balla degli ultimi tempi è quella> che si dice in giro, per cui installando su tot> tetti italiani pannelli per x potenza, si può> comodamente soddisfare il fabbisogno> nazionale.Cosa ne pensi invece del fatto che la tecnologia degli accumulatori di piccola/media capacità che vanno per la maggiore (LiIon) è ferma agli anni 90, mentre per quanto riguarda la tecnologia degli accumulatori ad alta capacità (piombo) siamo fermi al 1859 ?Forse qualcuno ha interesse nel non fare accumulare questa energia prodotta in sovrappiù di giorno ?NS256Re: Migliorare l'efficienza non risolve i
Uffa, si vede lontano kilometri che non ha mai visto un generatore da 1Gw e neppure una caldaia di centrale termoelettrica. Se avessi idea di QUANTA energia elettrica serve, CONTINUAMENTE, per far funzionare un paese moderno, e se sapessi fare due conti, ti renderesti conto che le soluzioni "alternative" sono solo fuffa. E, per finire: l'energia che consumiamo come elettricità è la parte più piccola. Il grosso sono i carburanti e il gas.FetenteRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
> E, per> finire: l'energia che consumiamo come elettricità> è la parte più piccola. Il grosso sono i> carburanti e il> gas.Che guarda caso servono pure per produrre energia elettrica...fox82iRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
Perchè tu l'hai vista?RoverRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: NS256> - Scritto da: petrestov> Cosa ne pensi invece del fatto che la tecnologia> degli accumulatori di piccola/media capacità che> vanno per la maggiore (LiIon) è ferma agli anni> 90, mentre per quanto riguarda la tecnologia> degli accumulatori ad alta capacità (piombo)> siamo fermi al 1859 ?Magari il piombo ha esaurito le sue possibilità di sviluppo,succede anche nelle architetture dei proXXXXXri che ad un certo punto si raggiungono limiti fisici per cui bisogna cambiare materiale, o proXXXXX ecc. ecc.Del resto, a proprosito di fuffa, citando gli accumulatori mi fai ricordare che già da 3-4 anni dovevamo avere celle a combustile che alimentavano i notebook. Vabbè, sempre il complotto :-)OsvyRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: Osvy> - Scritto da: NS256> > - Scritto da: petrestov> > > Cosa ne pensi invece del fatto che la tecnologia> > degli accumulatori di piccola/media capacità che> > vanno per la maggiore (LiIon) è ferma agli anni> > 90, mentre per quanto riguarda la tecnologia> > degli accumulatori ad alta capacità (piombo)> > siamo fermi al 1859 ?> > Magari il piombo ha esaurito le sue possibilità> di> sviluppo,Questi signori la pensano diversamente:http://www.fireflyenergy.com/;)pippORe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: NS256> Cosa ne pensi invece del fatto che la tecnologia> degli accumulatori di piccola/media capacità che> vanno per la maggiore (LiIon) è ferma agli anni> 90, mentre per quanto riguarda la tecnologia> degli accumulatori ad alta capacità (piombo)> siamo fermi al 1859> ?In genere le reti elettriche si sono sviluppate attorno all'idea del just in time, ovvero che la potenza richiesta adesso dalle varie utenze viene prodotta adesso, senza o con poche fasi di accumulo. Va inoltre detto che l'accumulo di energia elettrica avviene in diversi modi, più o meno costosi. Quello finora ritenuto più conveniente è l'accumulo per pompaggio. Funziona in questa maniera: due bacini idrici posti uno a monte e uno a valle funzionano a ciclo. Quando c'è richiesta di elettricità il bacino a monte scarica l'acqua (producendo elettricità) e il bacino a valle accumula la stessa acqua. Avviene poi il ciclo opposto con pompe idrovore capaci di trasportare l'acqua contenuta nel bacino a valle in quello posto a monte. Le pompe consumano energia, con un rapporto tra energia consumata e energia accumulata di circa 130:100, il che all'apparenza sembra non essere conveniente. Ma lo è per quelle centrali, ad esempio quelle che in un profilo di carico si occupano di produrre il carico di base (detta anche l'energia di banda) e che non possono mai fermarsi, né regolare la propria produzione. Così, principalmente di notte, quando si può raggiungere un off-peak della domanda, l'ecXXXXX di potenza presente in una rete viene convogliato verso le dighe. In genere l'energia di notte costa poco e l'accumulo viene consumato di giorno quando invece il kwh viene pagato molto di più (il principio economico è alla base della introduzione in Italia della tariffa bioraria). Usare l'idroelettrico garantisce anche una certa sicurezza nella rete. Poche centrali sono capaci di attivarsi in un lasso di tempo brevissimo (nell'arco di pochi minuti) in modo da colmare un ecXXXXX di domanda sulla offerta (che alla lunga porterebbe al black out programmato di intere zone, com'è sucXXXXX in Italia nel 2003). L'idroelettrico è ad esempio strategico anche come back-up del sistema energetico nei casi di picchi negativi consistenti delle rinnovabili (eolico e fotovoltaico). Resta comunque una risorsa limitata. I progetti per la realizzazione di nuovi bacini incontrano l'opposizione più o meno giustificata dei locali (leggi nimby). Quindi in Europa da molto tempo non si realizzano altri invasi. In più col tempo, è verosimile credere che gli invasi più vecchi verranno dismessi perché il calcestruzzo usato per realizzare lo sbarramento artificiale perde negli anni le sue proprietà e all'incirca dopo un secolo la diga diventa pericolosa (anche qui si parla di decommissioning).> Forse qualcuno ha interesse nel non fare> accumulare questa energia prodotta in sovrappiù> di giorno ?In genere c'è un rinnovato interesse per l'accumulo di elettricità da parte soprattutto delle case automobilistiche che vogliono affrontare l'attuale crisi dei prezzi del petrolio adottando soluzioni come l'ibrido HEV (elettrico generato dalle frenate e decelerazioni + un motore a combustione interna) stile Prius anche in chiave plug-in PHEV (con presa per l'accumulo di corrente dalla rete) o in chiave EV (electric vehicle). Sul fronte del grande accumulo di energia elettrica si perseguono molte vie (con alterne speranze). Prima si pensava ad utilizzare con l'elettrolisi l'accumulo di energia elettrica in un vettore energetico qual'è l'idrogeno, che a detta di alcuni aveva la duplice finalità di essere un ideale combustibile per i motori a trazione e accumulatore (vettore energetico) per le rinnovabili intermittenti (eolico e fotovoltaico). C'è anche la strada della fotosintesi artificiale che copia quella naturale delle piante per scindere le molecole dell'acqua in idrogeno (vettore) e ossigeno (byproduct). Adesso invece si punta ad usare il sole non nella chiave fotovoltaica (fotoni-energia elettrica) ma in chiave termica (raggi del sole - produzione di calore - energia elettrica). Il passaggio intermedio permette con estrema facilità ed economicità di stoccare l'energia accumulata. In Italia c'è un progetto avanzato, realizzato a Priolo in provincia di Siracusa, che usa i sali fusi come fluido termovettore capace di raggiungere la temperatura di 550 gradi. In linea teorica questo sistema posiziona il solare nella fascia finora ritenuta intoccabile della produzione del carico di base, in genere occupato dal termoelettrico (che brucia carbone) e dal nucleare e marginalmente dall'idroelettrico e dal geotermico.petrestovRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
OTTIMO INTERVENTO, bravo- Scritto da: petrestov > Usare l'idroelettrico garantisce anche una certa> sicurezza nella rete. Poche centrali sono capaci> di attivarsi in un lasso di tempo brevissimo> (nell'arco di pochi minuti) in modo da colmare un> ecXXXXX di domanda sulla offerta (che alla lunga> porterebbe al black out programmato di intere> zone, com'è sucXXXXX in Italia nel 2003).> L'idroelettrico è ad esempio strategico anche> come back-up del sistema energetico nei casi di> picchi negativi consistenti delle rinnovabili> (eolico e fotovoltaico). La questione dell'intermittenza delle fonti alternative (che per il fotovoltaico non è questione di giorno e notte, ma di 7 ore scarse di luce il 21 dicembre e 16 ore abbondanti di luce il 23 giugno) si risolve appunto utilizzando "a rovescio" di come si fa attualmente la filosofia dei pompaggi. C'è ancora spazio per migliorare molti bacini privi o quasi di invaso a valle, e per le specifiche "stazione di pompaggio" di spazio per nuovi bacini se ne può trovare parecchio non essendo necessaria la "gola fluviale" come tradizione.Esempio: CENTRALE IDROELETTRICA DI MACCAGNOcaratteristiche in sintesi http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_idroelettrica_di_RoncovalgrandeLago di Delio: Google Earth 46°04'38.14"N 8°45'19.55"E > Prima si pensava ad utilizzare con> l'elettrolisi l'accumulo di energia elettrica in> un vettore energetico qual'è l'idrogeno, che a> detta di alcuni aveva la duplice finalità di> essere un ideale combustibile per i motori a> trazione e accumulatore (vettore energetico) per> le rinnovabili intermittenti (eolico e> fotovoltaico). Ci sono sistemi più "moderni" dell'elettrolisi (la pirolisi no?) per ottenere idrogeno "non da idrocarburi"esempio http://www.crbnet.it/File/Pubblicazioni/pdf/1287.pdfIn particolare l'utilizzo dell'idrogeno in un "normale" motore a scoppio ciclo 8 non è mai stato sostanzialmente testato per la semplice ragione che nessuno ha mai progettato e costruito un motore specifico. Si sono adattati motori a benzina (con rapporto di compressione 1:9) per bruciare l'Idrogeno che richiede un rapporto di compressione 1:3.E' come se si usasse un motore diesel (con rapporto di compressione 1:27) decompresso ad 1:9 per bruciare benzina (geek)Una massa di perdite indicibile "scientificamente".Altra domanda da porsi: Perché si fantastica (!) di "esosissime fuelcell" per produrre elettricità per far girare motori elettrici quando la filiera produttiva si adatterebbe facilmente a produrre motori per Idrogeno?-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 03 maggio 2011 21.28-----------------------------------------------------------MacUserFrom 89Re: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: NS256> Forse qualcuno ha interesse nel non fare> accumulare questa energia prodotta in sovrappiù> di giorno ?Mah, questo è anche possibile, ognuno fa il suo interesse ;-)A tale proposito, giorni addietro ho letto questo articolo che vi suggerisco perdere tempo a leggere:Energia: necessario un cambio di paradigmahttp://notizie.radicali.it/articolo/2011-04-28/intervento/energia-necessario-un-cambio-di-paradigmaA parte il resto, ci trovo tre considerazioni interessanti:1) la migliorata efficienza innesca il famoso effetto rimbalzo.. si pensi alle lampadine a basso consumo che facilmente inducono all'aumento dei punti luce e alla durata del tempo di accensione. Il risparmio energetico invece è quasi esclusivamente legato alle tariffe energetiche.. Pertanto se l'energia ci costa troppo si agisce in quel senso altrimenti non ci si preoccupa.2) Chiaramente, una politica tariffaria volta a contenere i consumi energetici si scontra con un'opposta aspettativa di bassi prezzi energetici, un'aspettativa anche alimentata ad arte, perché il consumatore deve sempre consumare di più; del resto: si è mai visto un mercante che si fissa l'obiettivo di vendere meno?..3) I nostri scienziati ufficialmente riconosciuti dall'establishment, come Rubbia e Veronesi, hanno riproposto soluzioni vecchie e inefficienti come il solare termodinamico e il nucleare sicuro (sic!)...Brevi miei commenti: i punti 1 e 2 significano che se si vuole ridurre il consumo energetico, bisogna AUMENTARE le tariffe.. altro che darci energia a buon mercato.. e sul punto 3), beh, un giudizio "tagliente" sull'"icona" Rubbia, io del settore non capisco per cui aspetto i vostri commenti. ciaoOsForRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: OsFor> A tale proposito, giorni addietro ho letto questo> articoloAggiungo: viene detto un gran bene dell'"eolico di alta quota", non ho letto mai di questa cosa. Che mi dite? ciaoOsForRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
> > La più grande balla degli ultimi tempi è quella> che si dice in giro, per cui installando su tot> tetti italiani pannelli per x potenza, si può> comodamente soddisfare il fabbisogno> nazionale.Non è tanto un discorso se è una balla o meno! Il problema più grande è questo: come diavolo faremo a smaltire questi pannelli?L'eternit in confronto è "acqua di rose"!fox82iRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: fox82i> Non è tanto un discorso se è una balla o meno! Il> problema più grande è questo: come diavolo faremo> a smaltire questi> pannelli?Ma chi ti racconta tutte queste XXXXXXcce? Un po' di silicio, un po' di alluminio e un po' di vetro (altro silicio) che problemi vuoi che diano? Tutta roba riciclabile. E pure i film sottili a CdTe possono essere tranquillamente smaltiti visto che le quantità di materiali tossici sono irrisorie.> L'eternit in confronto è "acqua di rose"!Non hai idea di cosa parli!FunzRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: fox82i> Non è tanto un discorso se è una balla o meno! Il> problema più grande è questo: come diavolo faremo> a smaltire questi pannelli?> L'eternit in confronto è "acqua di rose"!Davvero? Puoi spiegare meglio? E' un problema di "quantità", di "pericolosità" o cosa?Oh, certo che quanto a smaltimento, non è che il nucleare sia granché meglio...OsvyRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: petrestov> problemi. Il grande problema del fotovoltaico è> l'estrema variabilità della fonte che è> suscettibile di enormi sbalzi di potenza durante> la giornata a seconda dell'irraggiamento solare e> la sua intermittenza dovuta all'alternarsi di> giorno e notte. C'è poi la stagionalità che porta> i pannelli a produrre di più a ridosso del> solstizio d'estate e meno nei pressi del> solstizio d'inverno per ragioni dovute alla> durata delle ore diurne e alle diverse condizioni> meteorologiche in quei mesi. L'unico vantaggioSono cose ovvie, ma ci sono vari aspetti che non consideri: per avere una % elevata di rinnovabili è necessaria una rete intelligente che smorzi i picchi, poi esistono sistemi di accumulo (tipo bacini idrici, già in uso per l'energia nucleare che di notte compriamo dalla Francia), poi c'è l'eolico che compensa parzialmente la variabilità del FV, poi la produzione da FV è prevedibile anche grazie alle previsioni meteo... insomma, si sa che già oggi potremmo sopportare una % di elettricità da rinnovabili molto maggiore di quella attuale.> del fotovoltaico è che produce di giorno, ovvero> quando la richiesta di potenza elettrica è> maggiore. Ma resta l'ovvia conclusione cheE hai detto niente! (aggiungi anche: massima produttività d'estate quando c'è la massima domanda di energia). Recentemente ho scoperto una cosa molto interessante che pochissimi conoscono: il FV ha già adesso un notevole contributo a tenere basse le tariffe energetiche... si capisce bene perché le lobby di petrolio carbone gas e nucleare vedano le rinnovabili come il fumo negli occhi!http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2011/04/19/il-fotovoltaico-gonfia-le-bollette-e-vero-il-contrario/> nemmeno la famiglia che installa un pannello> fotovoltaico sul proprio tetto riesce ad> autoconsumare l'intera produzione. Dipende in> media dalla produzione del pannello per il 25-30%> e per il resto dalla rete (con il famigerato> scambio sul> posto).E dove sarebbe il problema? Sai benissimo che l'energia messa in rete deve essere consumata istantaneamente da un'altra parte (accumuli in bacini o batterie a parte). Se in un anno produco tanti kWh quanti quelli che consumo, sono in pareggio, e uso la rete come una batteria. Ripeto: dove starebbe il problema?> La più grande balla degli ultimi tempi è quella> che si dice in giro, per cui installando su tot> tetti italiani pannelli per x potenza, si può> comodamente soddisfare il fabbisogno> nazionale.Ovviamente è impensabile rivolgersi esclusivamente al FV, a meno di non avere sistemi veramente giganteschi di accumulo. Ma la potenza dell'irraggiamento sul nostro Paese basterebbe eccome a coprire il fabbisogno.Guarda però l'eolico,(tradizionale e off shore), l'eolico d'alta quota (kitegen), il solare termico a concentrazione (Desertec), il geotermico a bassa entalpia... un mucchio di tecnologie già esistenti, e ciascuna potrebbe da sola, per assurdo, soddisfare la domanda di elettricità del Paese, e pure aggiungendo i trasporti (elettrici) e il riscaldamento (a sonda geotermica + pompa di calore)!.La più grande balla che stanno cercando di farci bere è che le rinnovabili siano trascurabili come produzione e non potranno mai raggiungere percentuali significative! Per fortuna la realtà è che il settore delle rinnovabili è in pieno boom, e se i Governi non ci mettono i bastoni tra le ruote in maniera criminale...FunzRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: Funz> Sono cose ovvie, ma ci sono vari aspetti che non> consideri: per avere una % elevata di rinnovabili> è necessaria una rete intelligente che smorzi i> picchi, ci tengo a precisare che ad oggi non esiste una rete intelligente, tranne alcune metropolitane. Attualmente le rinnovabili che producono in maniera intermittente e variabile l'energia elettrica sono collegate alle vecchie reti elettriche, stupide, non capaci di compensare alcunché, di accumulare grandi quantità di energia (tranne quella già usata) e pensate e realizzate come mezzo di distribuzione da pochi centri di produzione verso molti centri di consumo. Parlare di smart grid significa parlare di un futuro ipotetico.> poi c'è > l'eolico che compensa parzialmente la variabilità> del FV, due considerazioni su queste affermazioni. La presunta compensazione tra eolico e fotovoltaico è tale. Per i non addetti ali lavori si dice che quando non batte il sole (a causa delle nuvole o di notte) c'è vento e il contrario. Non esistono dati quantitativi per capire quanto vera è quest'affermazione che comunque va presa per quella che è. Ad esempio, l'Italia è ricca di sole, ma povera di vento. Le ore equivalenti medie in Italia si aggirano su 1500. In Gran Bretagna succede il contrario, così come In Olanda, Danimarca e Irlanda. La Spagna fa eccezione: ha un buon irraggiamento solare e una buona produttività eolica (molto superiore a quella italiana).> poi la produzione da FV è prevedibile> anche grazie alle previsioni meteo... insomma, si> sa che già oggi potremmo sopportare una % di> elettricità da rinnovabili molto maggiore di> quella> attuale.questo mitiga il problema degli scompensi nella rete tra carico e consumo. Ma non elimina il problema dell'accumulo e della compensazione e di una rete capace di fare tutto questo. > Se in un anno produco tanti kWh quanti quelli che> consumo, sono in pareggio, e uso la rete come una> batteria. Ripeto: dove starebbe il> problema?la rete elettrica non è una batteria. E' un sistema di distribuzione della elettricità. Contabilmente puoi avere un qualche pareggio tra produzione e consumo, in fondo gli installatori tarano la potenza del fotovoltaico con i consumi della famiglia che lo va ad installare con i dati di irraggiamento nella zona geografica, ma non sarà tutto autoconsumo.> Ovviamente è impensabile rivolgersi> esclusivamente al FV, a meno di non avere sistemi> veramente giganteschi di accumulo. Ma la potenza> dell'irraggiamento sul nostro Paese basterebbe> eccome a coprire il> fabbisogno.contabilmente sì, nella realtà no.> Guarda però l'eolico,(tradizionale e off shore),> l'eolico d'alta quota (kitegen), il solare> termico a concentrazione (Desertec), il> geotermico a bassa entalpia... un mucchio di> tecnologie già esistenti, e ciascuna potrebbe da> sola, per assurdo, soddisfare la domanda di> elettricità del Paese, e pure aggiungendo i> trasporti (elettrici) e il riscaldamento (a sonda> geotermica + pompa di> calore)!.come finora è stato fatto è più verosimile credere che ci si possa servire di un mix energetico invece di puntare su un'unica fonte. Solo che, a parer mio, si devono accantonare quelle tecnologie non proprio programmabili come l'eolico e il fotovoltaico a meno di un loro deciso miglioramento sulla efficienza energetica, sul costo e sulla possibilità di dispacciamento dell'energia. D'estate per raffreddare gli edifici c'è il solar cooling.petrestovRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: petrestov> - Scritto da: Funz> > > Sono cose ovvie, ma ci sono vari aspetti che non> > consideri: per avere una % elevata di> rinnovabili> > è necessaria una rete intelligente che smorzi i> > picchi, > > ci tengo a precisare che ad oggi non esiste una> rete intelligente, tranne alcune metropolitane.> Attualmente le rinnovabili che producono in> maniera intermittente e variabile l'energia> elettrica sono collegate alle vecchie reti> elettriche, stupide, non capaci di compensare> alcunché, di accumulare grandi quantità di> energia (tranne quella già usata) e pensate e> realizzate come mezzo di distribuzione da pochi> centri di produzione verso molti centri di> consumo. Parlare di smart grid significa parlare> di un futuro> ipotetico.Installare una rete intelligente sia molto ma molto più semplice ed economico che fare una centrale nucleare.> > poi c'è > > l'eolico che compensa parzialmente la> variabilità> > del FV, > > due considerazioni su queste affermazioni. La> presunta compensazione tra eolico e fotovoltaico> è tale. Per i non addetti ali lavori si dice che> quando non batte il sole (a causa delle nuvole o> di notte) c'è vento e il contrario. Non esistono> dati quantitativi per capire quanto vera è> quest'affermazione che comunque va presa per> quella che è. Ad esempio, l'Italia è ricca di> sole, ma povera di vento. Le ore equivalenti> medie in Italia si aggirano su 1500. In Gran> Bretagna succede il contrario, così come In> Olanda, Danimarca e Irlanda. La Spagna fa> eccezione: ha un buon irraggiamento solare e una> buona produttività eolica (molto superiore a> quella> italiana).Hai ragione, è un discorso da approfondire. Tra l'altro si parla di linee ad altissima tensione CC per trasportare energia dal mare del Nord (eolico offshore) e dal nord Africa (Desertec) verso l'Europa. Il principio è trasportare l'energia da dove è prodotta con una certa costanza a dove è consumata.> > poi la produzione da FV è prevedibile> > anche grazie alle previsioni meteo... insomma,> si> > sa che già oggi potremmo sopportare una % di> > elettricità da rinnovabili molto maggiore di> > quella> > attuale.> questo mitiga il problema degli scompensi nella> rete tra carico e consumo. Ma non elimina il> problema dell'accumulo e della compensazione e di> una rete capace di fare tutto questo.> > Letto proprio oggi: http://qualenergia.it/articoli/20110503-il-fotovoltaico-senza-incentivi-nell-arena-della-generazione Come si potrebbe inserire una quota di produzione di questa portata nel sistema elettrico italiano? Secondo EPIA la rete elettrica italiana attuale potrebbe accogliere realisticamente e senza problemi almeno 37 GW di energia elettrica solare. "Ma il conflitto tra le fonti per l'allacciamento esiste già adesso", fa notare Giuseppe Artizzu, "servirebbe una cornice normativa che garantisca un reale unbundling delle reti". Nuove prospettive si è fatto poi notare - si apriranno con il miglioramento dei sistemi di storage, che renderanno ancora più conveniente il FV, con l'introduzione dei veicoli elettrici che farà aumentare la domanda elettrica, come pure con la diminuzione degli import da paesi esteri (come ad esempio dalla Francia che dovrà rivedere il suo parco nucleare). Avevo dimenticato il discorso batterie delle auto elettriche > > > > > Se in un anno produco tanti kWh quanti quelli> che> > consumo, sono in pareggio, e uso la rete come> una> > batteria. Ripeto: dove starebbe il> > problema?> > la rete elettrica non è una batteria. E' un> sistema di distribuzione della elettricità.> Contabilmente puoi avere un qualche pareggio tra> produzione e consumo, in fondo gli installatori> tarano la potenza del fotovoltaico con i consumi> della famiglia che lo va ad installare con i dati> di irraggiamento nella zona geografica, ma non> sarà tutto> autoconsumo.In pratica è la stessa cosa! La rete funziona da tampone. Se poi io voglio produrre di più di quello che consumo, nessuno me lo impedisce (anche se probabilmente gli incentivi sarebbero meno convenienti)> > Guarda però l'eolico,(tradizionale e off shore),> > l'eolico d'alta quota (kitegen), il solare> > termico a concentrazione (Desertec), il> > geotermico a bassa entalpia... un mucchio di> > tecnologie già esistenti, e ciascuna potrebbe da> > sola, per assurdo, soddisfare la domanda di> > elettricità del Paese, e pure aggiungendo i> > trasporti (elettrici) e il riscaldamento (a> sonda> > geotermica + pompa di> > calore)!.> > come finora è stato fatto è più verosimile> credere che ci si possa servire di un mix> energetico invece di puntare su un'unica fonte.> Solo che, a parer mio, si devono accantonare> quelle tecnologie non proprio programmabili come> l'eolico e il fotovoltaico a meno di un loro> deciso miglioramento sulla efficienza energetica,> sul costo e sulla possibilità di dispacciamento> dell'energia. D'estate per raffreddare gli> edifici c'è il solar> cooling.Accantonare non direi, io lascerei che si sviluppino da sole, senza paletti irragionevoli per favorire le lobby dei fossili, né incentivi troppo elevatiSempre oggi:http://qualenergia.it/articoli/20110503-il-rapporto-statistico-2010-sul-solare-fotovoltaico-cura-del-gseInteressantissimo quel sito :)FunzRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
Le cose non stanno proprio così.1 - la rete elettrica vieve in equilibrio perenne tra consumo e produzione; se si sbilancia questo rapporto ecco il blackout a causa dell'alterazione dela frequenza di rete (che può avvenire anche per mancanza di carico)Per avere una certa stabilità della rete, per come sono pensate le reti elettriche oggi, almeno i 2/3 dell'energia devono essere fornite da grosse macchine rotanti sincrone (quelle che hanno bisogno di elettricità per partire, altrimenti girano a vuoto).2 -il Fotovoltaico su tutti i tetti consentirebbe intanto di dare una mano nelle punte, evitando l'avvio di centrali (anche turbogas, ecc) con le quali si gestiscono le punte di prelievo.Un altro grande vantaggio consiste nel fatto che in genere questa energia viene consumata all'incirca nel posto di produzione, quindi con poche perdite per il trasporto.3 - essendo la rete elettrica attuale pensata per pochi punti di produzione e molti punti di prelievo, accade che la situazione attuale e futura di una gran quantità di punti di immissione può generare facilmente criticità nella gestione della rete elettrica (vedi Germania 2005-sull'anno non sono certo)4 - Certamente il fotovoltaico può solo migliorare le proprie performances relative al rendimento, che al momento è molto basso.5 - Il solare è una buona idea, occorre vedere costi e possibilità di costruire impianti di grande potenza.6 - Ad oggi il metodo migliore e più economico per immagazzinare energia elettrica in grande quantità sono le stazioni di pompaggio su invasi gemelli posti a diversi livelli, sfruttando l'ecXXXXX di produzione notturna dovuta soprattutto alle centrali termiche non turbogas e a quelle nucleari.RoverRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: Rover> Le cose non stanno proprio così.> 1 - la rete elettrica vieve in equilibrio perenne> tra consumo e produzione; se si sbilancia questo> rapporto ecco il blackout a causa> dell'alterazione dela frequenza di rete (che può> avvenire anche per mancanza di> carico)> Per avere una certa stabilità della rete, per> come sono pensate le reti elettriche oggi, almeno> i 2/3 dell'energia devono essere fornite da> grosse macchine rotanti sincrone (quelle che> hanno bisogno di elettricità per partire,> altrimenti girano a> vuoto).> 2 -il Fotovoltaico su tutti i tetti> consentirebbe intanto di dare una mano nelle> punte, evitando l'avvio di centrali (anche> turbogas, ecc) con le quali si gestiscono le> punte di> prelievo.> Un altro grande vantaggio consiste nel fatto che> in genere questa energia viene consumata> all'incirca nel posto di produzione, quindi con> poche perdite per il> trasporto.> 3 - essendo la rete elettrica attuale pensata per> pochi punti di produzione e molti punti di> prelievo, accade che la situazione attuale e> futura di una gran quantità di punti di> immissione può generare facilmente criticità> nella gestione della rete elettrica (vedi> Germania 2005-sull'anno non sono> certo)> 4 - Certamente il fotovoltaico può solo> migliorare le proprie performances relative al> rendimento, che al momento è molto> basso.> 5 - Il solare è una buona idea, occorre vedere> costi e possibilità di costruire impianti di> grande> potenza.> 6 - Ad oggi il metodo migliore e più economico> per immagazzinare energia elettrica in grande> quantità sono le stazioni di pompaggio su invasi> gemelli posti a diversi livelli, sfruttando> l'ecXXXXX di produzione notturna dovuta> soprattutto alle centrali termiche non turbogas e> a quelle> nucleari.quoto tutto, è vero.petrestovRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: petrestov> problemi. Il grande problema del fotovoltaico è> l'estrema variabilità della fonte che è> suscettibile di enormi sbalzi di potenza durante> la giornata a seconda dell'irraggiamento solare e> la sua intermittenza dovuta all'alternarsi di> giorno e notte. C'è poi la stagionalità che porta> i pannelli a produrre di più a ridosso del> solstizio d'estate e meno nei pressi del> solstizio d'inverno per ragioni dovute alla> durata delle ore diurne e alle diverse condizioni> meteorologiche in quei mesi. L'unico vantaggio> del fotovoltaico è che produce di giorno, ovvero> quando la richiesta di potenza elettrica è> maggiore. Ma resta l'ovvia conclusione che> nemmeno la famiglia che installa un pannello> fotovoltaico sul proprio tetto riesce ad> autoconsumare l'intera produzione. Dipende in> media dalla produzione del pannello per il 25-30%> e per il resto dalla rete (con il famigerato> scambio sul> posto).> > La più grande balla degli ultimi tempi è quella> che si dice in giro, per cui installando su tot> tetti italiani pannelli per x potenza, si può> comodamente soddisfare il fabbisogno> nazionale.Una sola fonte (nessuna fonte ne tradizionale ne rinnovabile) non potrà mai risolvere (ne ha mai risolto in passato ne presente... figuriamoci in futuro) DA SOLA il problema!Lo sanno anche i bambini!Tu non lo hai ancora capito?6469Re: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: 6469> Tu non lo hai ancora capito?Io sì, ma c'è davvero gente che ci crede e lo va dicendo in giro.petrestovRe: Migliorare l'efficienza non risolve i
- Scritto da: petrestov> - Scritto da: 6469> > > Tu non lo hai ancora capito?> > Io sì, ma c'è davvero gente che ci crede e lo va> dicendo in> giro.Ah si?E dove?6807Per la redazione
Alfonso Maruccia ha scritto> I risultati degli esperimenti sin qui condotti hanno portato> a un incremento dell'efficienza nella produzione energetica> dell'8-10,6% - quasi un terzo rispetto ai valori delle celle> tradizionali.C'è un errore di traduzione: l'articolo originale dice che l'efficienza è passata dall'8% (senza virus) al 10,6% (con virus), che è un aumento di un terzo circa (8 + 1/3 * 8 = 32/3 = 10.6666...).came88Re: Per la redazione
- Scritto da: came88> Alfonso Maruccia ha scritto> > I risultati degli esperimenti sin qui condotti> hanno> portato> > a un incremento dell'efficienza nella> produzione> energetica> > dell'8-10,6% - quasi un terzo rispetto ai> valori delle> celle> > tradizionali.> > C'è un errore di traduzione: l'articolo originale> dice che l'efficienza è passata dall'8% (senza> virus) al 10,6% (con virus), che è un aumento di> un terzo circa (8 + 1/3 * 8 = 32/3 => 10.6666...).E con windows?6500kw e fotovoltaico
verissimo, le potenze interessanti non sono per abitazione, basta fare due conti per capire che neanche un condominio o un isolato intero arrivano a consumare come un impianto industriale di qualsivoglia dimensione. Esempio banale, il piccolo fornitore di vetri di mio padre ha un forno per la tempera dei vetri (solo la tempera, non la fornace per fare il vetro) che è alimentato da un generatore da 500KW mosso da un motore diesel da 8000 cm^3, 500 kw/3,5kw circa 150 contratti standard per abitazione.. e affianco a lui ci sono altri 10 capannoni di piccole aziende manifatturiere. Al momento le potenze estraibili dal sole sono un di più alla potenza necessaria al paese per sopravvivere, non per prosperare.Uno a casoRe: kw e fotovoltaico
- Scritto da: Uno a caso> Esempio banale, il piccolo fornitore di vetri di> mio padre ha un forno per la tempera dei vetri> (solo la tempera, non la fornace per fare il> vetro) che è alimentato da un generatore da 500KW> mosso da un motore diesel da 8000 cm^3, 500> kw/3,5kw circa 150 contratti standard per> abitazione..e, nel migliore dei casi, 3000 mq di pannelli fotovoltaici.Anonimissim oRe: kw e fotovoltaico
8 mq x KW = 360 KW circa.....RoverRe: kw e fotovoltaico
- Scritto da: Rover> 8 mq x KW = 360 KW circa.....????nel migliore dei casi si ha la produzione di 1 KW con 6 mq di pannelli fotovoltaici. Quindi 500 KW richiedeno 3000 mq. Volendo supporre che tu voglia dire che occorrono 8 mq per produrre 1 KW allora, per produrre 500 KW, la superficie è di 4000 mq. Da dove viene fuori il conto che hai fatto? Spero che non voglia dire che con 8 mq si producono 360 KW.Anonimissim oRe: kw e fotovoltaico
Fai i conti fatti meglio.Con 500 Kw ci alimenti 400 case standardRoverRe: kw e fotovoltaico
- Scritto da: Uno a caso> verissimo, le potenze interessanti non sono per> abitazione, basta fare due conti per capire che> neanche un condominio o un isolato intero> arrivano a consumare come un impianto industriale> di qualsivoglia dimensione.> > Esempio banale, il piccolo fornitore di vetri di> mio padre ha un forno per la tempera dei vetri> (solo la tempera, non la fornace per fare il> vetro) che è alimentato da un generatore da 500KW> mosso da un motore diesel da 8000 cm^3, 500> kw/3,5kw circa 150 contratti standard per> abitazione.. e affianco a lui ci sono altri 10> capannoni di piccole aziende> manifatturiere.Quando il petrolio sarà sui 200$ al barile, come li temprerà i vetri a scoregge? :DpippORe: kw e fotovoltaico
Tutto l'esempio mio era solo per meglio far capire che il fotovoltaico non è la soluzione al problema energetico, e non lo sarà mai imho. Il rendimento energetico del pannello tra produzione uso e smaltimento e praticamente risibile, anzi a vederla in maniera cattiva è quasi un inutile spreco di materie prime rare come le terre rare necessarie al drogaggio del silicio.Il fotovoltaico, insieme con il micro eolico e il micro idroelettrico può andare a soddisfare il fabbisogno di zone a bassa densità di popolazione, ma nei grandi agglomerati urbani non c'è lo spazio necessario per l'installazione, ne le potenze richieste. Purtroppo per i prossimi 50 anni saremo legati alle fonti combustili correnti (fossili+fissili) anche se stanno terminando entrambe. La soluzione al problema io non ce la ho, in realtà penso che non esista, e il collasso energetico sia sicuro in futuro. Mi limito a constatare tutta la fuffa che si dice sulle fonti rinnovabili e la loro investitura a Eroe per la salvezza della terra.Uno a casoRe: kw e fotovoltaico
- Scritto da: Uno a caso > Tutto l'esempio mio era solo per meglio far> capire che il fotovoltaico non è la soluzione al> problema energetico, e non lo sarà mai imho.> -> Mi limito a> constatare tutta la fuffa che si dice sulle fonti> rinnovabili e la loro investitura a Eroe per la> salvezza della> terra. A me pare che commisuri il futuro alla scarsezza attuale delle tue conoscenze.Già oggi se 1000 installazioni diffuse producessero un'eccedenza di 1 kWh ognuna ogni giorno, attraverso l'attuale rete distributiva a ritroso quest'energia potrebbe essere stoccata in bacini idroelettrici in elevata percentuale (70% circa) e quindi riutilizzata in qualsiasi momento per impieghi massivi quali quelli del tuo vetraio.Già oggi se si producesse idrogeno con metodi poco dispersivi (pirolisi, reazioni chimiche cicloO ZnO-Zn) l'energia di molti utilizzatori massivi potrebbe essere prodotta da motori termici progettati per l'Idrogeno (rapporto di compressione 1:3) localizzati e senza quindi ulteriori dispersioni da trasporto. Oppure si potrebbero ipotizzare centrali dedicate a fuelcell che funzionano e sono economiche solo se di grandi dimensioni e potenze.Quindi immaginati cosa potrebbe diventare altrettanto reale se solo si spendesse in ricerca una parte di quello che si regala quotidianamente a petrolieri, gasieri, carbonieri, trasportatori tassatori e ladri variamente inframmezzati.MacUserFrom 89Re: kw e fotovoltaico
guarda, ho vist un impainto di produzione di vetro (presumo tarocchi di mur) e non spegnevano mai i forni perche' il gas li costava pocose vuoi prosperare ed abiti lontano da me, prendi qualche chilo di materiale residuo di una centrale nuclerare, te lo metti in casa, e ti fai ben pagare...auguriciaoRe: kw e fotovoltaico
Però la scelta era più intelligente che alimentare il forno ad energia elettrica.Se prendo il gas, ci ricavo energia elettrica er la trasporto fino al forno avrò una perdita energetica attorno al 50%.Se uso direttamente il gas questa perdita non c'è.RoverRe: kw e fotovoltaico
- Scritto da: Rover> Però la scelta era più intelligente che> alimentare il forno ad energia> elettrica.> Se prendo il gas, ci ricavo energia elettrica er> la trasporto fino al forno avrò una perdita> energetica attorno al> 50%.> Se uso direttamente il gas questa perdita non c'è.La stessa cosa che pensavo io, usare un generatore a gasolio per alimentare un forno elettrico mi sembra proprio una FOLLIA, dal punto di vista dell'efficienza...pippOE per aumentare ancora di piu...
il rendimento, la cellula fotovoltaica sara' controllata da un sistema windows 95.tanto di cappelloRe: E per aumentare ancora di piu...
- Scritto da: tanto di cappello> il rendimento, la cellula fotovoltaica sara'> controllata da un sistema windows 95.quindi giù virus a sfare, eh?... :-)OsvyRe: E per aumentare ancora di piu...
già...però quanta spam manderà in giro con i vari trojan e worm? :DLucadiverse servono i virus
Basta chiedere a ballmer!ha già pronto da firmare un contrattino con licenza d'uso (Proprietà Intellettuale Microsoft)!Poi però non dite che è un patent troll!6838Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiCristina Sciannamblo 28 04 2011
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