Roma – “E-privacy: riservatezza e diritti individuali in rete – difendersi dal Grande Fratello nel terzo millennio”, questo il titolo dell’importante convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze e che ha esaminato in profondità la privacy nell’era digitale, il diritto alla riservatezza, le tecnologie di schermatura e quelle di controllo.
“Il diffondersi dell’uso generalizzato di internet e della comunicazione elettronica – hanno spiegato gli organizzatori – introduce una serie di nuovi rischi legati al controllo ed al monitoraggio della vita privata dei cittadini, configurando nuove e gravi possibilità di violazione della riservatezza e dei diritti individuali”.
Ora in rete sono disponibili tutti gli atti e i documenti audio degli interventi di Firenze nonché il crypto-cd per approfondire il tema “in locale”.
Il sito di riferimento è qui
Gli atti ed i file audio sono qui
-
Bisogna che il comune usi free-software
e' una cosa che noi cittadini 'non voluti' chiadiamo da sempre!AnonimoRe: Bisogna che il comune usi free-software
Che cosa vuol dire "non voluti" e sopratutto "bisogna"...Il comune addotterà il software che più gli conviene economicamente, opinione mia è che costa di più (in tempo e denaro) una personane che tenga in piedi un sito e un sistema in linux&C. rispetto di ad un sistema WIN dove si pagheranno si le licenze ma almeno la conoscenza di tale sistema non è di nicchia.Non venitemi a raccontare che un esperto linux si fa pagare meno di uno NT, magari anche il doppio visto che ce ne sono pochi in giro...AnonimoRe: Bisogna che il comune usi free-software
- Scritto da: Usul> Che cosa vuol dire "non voluti" e sopratutto> "bisogna"...> Il comune addotterà il software che più gli> conviene economicamente, opinione mia è che> costa di più (in tempo e denaro) una> personane che tenga in piedi un sito e un> sistema in linux&C. rispetto di ad un> sistema WIN dove si pagheranno si le licenze> ma almeno la conoscenza di tale sistema non> è di nicchia.> Non venitemi a raccontare che un esperto> linux si fa pagare meno di uno NT, magari> anche il doppio visto che ce ne sono pochi> in giro...Beh, questa obiezione viene fatta spesso quando si parla di sw open (sia nella PA che nell'industria).E' però un obiezione che tende a cadere se la selta viene fatta con consapevolezza e con apertura mentale. Mi spiego meglio: il discorso del costo della gestione dei sistemi va ovviamente affrontato e non è detto che la risposta ottimale sia Linux. Ma non è neppure detto che sia Windows. Dipende dai casi.AnonimoRe: Bisogna che il comune usi free-software
Ho schiacciato "Invia" troppo presto...Il free-software esiste anche per Windows e non è detto che questo possa rappresentare il compromesso migliore in molti casi.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 02 05 2002
Ti potrebbe interessare