Digital Services Act: UE avvia la prima indagine su X

Digital Services Act: UE avvia la prima indagine su X

La Commissione europea ha avviato un'indagine su X per verificare il rispetto delle regole sulla disinformazione previste dal Digital Services Act.
Digital Services Act: UE avvia la prima indagine su X
La Commissione europea ha avviato un'indagine su X per verificare il rispetto delle regole sulla disinformazione previste dal Digital Services Act.

La risposta inviata dalla CEO Linda Yaccarino non è stata ritenuta sufficiente. La Commissione europea ha infatti avviato un’indagine formale su X, come previsto dal Digital Services Act. Si tratta del primo procedimento che riguarda uno degli obblighi previsto dalla nuova legge, ovvero l’implementazione di misure per limitare la disinformazione.

X deve rispondere entro il 18 ottobre

Thierry Breton, commissario per il mercato interno, aveva chiesto a Elon Musk di fornire informazioni sulle attività di moderazione e di rimuovere i contenuti falsi sull’attacco terroristico contro Israele. La CEO Linda Yaccarino ha inviato una risposta per spiegare le misure adottate per limitare la disinformazione, specificando che sono stati già rimossi centinaia di account pro-Hamas e migliaia di contenuti.

I chiarimenti forniti non sono stati ritenuti sufficienti, quindi la Commissione europea ha avviato la prima indagine formale in seguito all’entrata in vigore del Digital Services Act. Essendo una piattaforma online di grandi dimensioni, X deve rispettare una serie di regole, tra cui la valutazione e mitigazione dei rischi associati alla diffusione di contenuti illegali e disinformazione.

La Commissione europea ha rilevato un aumento di fake news e contenuti falsi, tra cui video e immagini, dopo l’attacco terroristico di Hamas. L’azienda californiana deve ora fornire informazioni sull’attivazione e funzionamento del protocollo di risposta alle crisi entro il 18 ottobre. Le altre informazioni devono essere fornite entro il 31 ottobre.

La Commissione europea deciderà i prossimi passi in base alle risposte ricevute. Il Digital Services Act prevede sanzioni fino al 6% delle entrare globali annuali e, in caso di ripetute violazioni, la sospensione del servizio in Europa.

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Pubblicato il
13 ott 2023
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