Digital Tax: Biden tende la mano all'Italia

Digital Tax: Biden tende la mano all'Italia

Gli Stati Uniti tendono la mano all'Italia sospendendo per sei mesi i dazi imposti in risposta alla Digital Tax: è questo il tempo per discuterne.
Digital Tax: Biden tende la mano all'Italia
Gli Stati Uniti tendono la mano all'Italia sospendendo per sei mesi i dazi imposti in risposta alla Digital Tax: è questo il tempo per discuterne.

Gli Stati Uniti considerano le velleità italiane di Digital Tax “discriminatorie” nei confronti degli USA e per questo motivo hanno stabilito una serie di dazi estremamente pesanti per le aziende italiane. Nulla di nuovo, poiché questo tira e molla è in auge ormai da anni e l’Italia del vino e del Parmigiano (giusto per prendere due prodotti di punta nell’export verso gli USA) non può permettersi di sacrificare le proprie eccellenze sull’altare della trattativa. Ma il primo passo lo ha mosso proprio il nuovo presidente Biden che, alla vigilia del proprio viaggio conoscitivo in Europa, ha firmato una moratoria sui dazi per prendere tempo e valutare il da farsi.

Dazi e Digital Tax sulla bilancia

Sei mesi: questo è il tempo che gli USA hanno dato a Italia, Regno Unito, Austria, India, Spagna e Turchia per rivalutare le proprie posizioni nei confronti dei Big Tech statunitensi. Biden da parte sua ha ampiamente spiegato come intende avere ottimi rapporti con l’Europa (ed ha citato nello specifico anche l’Italia) poiché il rischio è che gli investimenti del Recovery Plan possano diventare terreno di conquista dell’Oriente. Ogni riferimento agli investimenti in infrastrutture tecnologiche è tutto fuorché celato, dunque l’incontro che avverrà prossimamente tra le parti ha inevitabilmente un importante peso. Inevitabilmente, Biden dovrà parlare anche con Mario Draghi: quest’ultimo ha già giudicato “inevitabile” una Digital Tax nei confronti delle Big Tech, ma la controparte ha avanzato l’ipotesi di una minimum corporate tax che ora dovrà essere portata sul tavolo europeo.

L’obiettivo degli USA sembra essere quello di estendere il discorso della Digital Tax ad una dimensione internazionale, trovando accordi che non siano singoli, ma ampi e condivisi. Gli USA cercano insomma di creare un unico ring sul quale tentare di incidere con il proprio peso, bocciando così l’approccio che l’Europa ha fin qui portato avanti in questa partita. La sensazione è che l’aumento delle tensioni su questo fronte non stia tuttavia allontanando la tanto auspicata Digital Tax: anzi, proprio l’incontro tra le parti potrebbe accelerare questo processo, archiviando le logiche del “se” per far spazio alle trattative sul “come”. Il “quando” sarà soltanto logica conseguenza di questo incedere.

Il gesto di Biden, intanto, è stato molto apprezzato da Coldiretti in primis, che ha così espresso il proprio plauso a Joe Biden per la scelta apportata:

Con le esportazioni Made in Italy che sono più che raddoppiate in Usa (+113%) è importante la sospensione per sei mesi dei dazi aggiuntivi a sei Paesi, tra cui l’Italia, nell’ambito delle dispute sulla digital tax. Si tratta degli importanti effetti della ripresa del dialogo che ha già portato l’11 marzo scorso anche al superamento delletariffe aggiuntive relative alle controversie Airbus-Boeing che colpivano tra l’altro le esportazioni nazionali di Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello.

In generale si tratta di una guerra commerciale sospesa, nella quale la Digital Tax resta sul piatto come ospite non sempre desiderato. Ma ora c’è una scadenza: sei mesi di tempo davanti e alcuni incontri bilaterali già in agenda.

Fonte: Repubblica.it
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Pubblicato il
3 giu 2021
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