Si è chiusa nel fine settimana l’edizione 2018 di DigithON, manifestazione ideata da Francesco Boccia che si autodefinisce “La prima maratona digitale italiana”. Tra coloro che hanno presenziato alla kermesse anche due esponenti del governo e delle istituzioni come il Ministro dello Sviluppo Economico e il Presidente del Consiglio. Focus sulle startup e sulle iniziative pianificate per garantirne lo sviluppo nel paese.
Il modello francese
Intervistato da Massimo Giletti, Luigi di Maio è salito sul palco di DigithON aprendo il proprio intervento con un’associazione tra il ruolo svolto dal MISE e il processo di trasformazione digitale. Fra le tematiche toccate anche connettività, intelligenza artificiale, blockchain, fatturazione elettronica e protezione dei dati. Relativamente alle startup, il Ministro ha espresso la volontà di ispirarsi al modello francese per trovare i fondi necessari a sostenerne la nascita e la crescita, scongiurando il rischio che per portare a concretizzarsi una buona idea si debba per forza di cose abbandonare il paese e rivolgersi altrove. Di seguito è possibile rivedere in streaming la versione completa del contenuto. Il riferimento al progetto è rintracciabile intorno al minuto 06:30. Eccone un estratto.
… il nostro dovere è trovare le opportunità economiche per finanziare quelle idee, per questo entro dicembre partirà un fondo di venture capital sul modello francese che cercherà di mettere insieme capitali privati e capitali pubblici, perché quando un giovane italiano crea una startup innovativa con un progetto innovativo non deve necessariamente andare a cercare sui mercati esteri delle grandi multinazionali il finanziatore o il compratore. Teniamo in Italia le idee innovative, facendo in modo che facciano crescere l’Italia e i giovani italiani.
Il mio intervento al DigithOn di Bisceglie, intervistato da Massimo Giletti. Collegatevi alla diretta!
Pubblicato da Luigi Di Maio su Sabato 8 settembre 2018
Il gap che separa l’Italia dalla Francia è in ogni caso parecchio ampio: a fronte dei nostri 130-180 milioni di euro Parigi ha stanziato circa 4 miliardi di euro mediante la creazione di quello che viene definito un fondo ad alta redditività a cui contribuiscono le casse di previdenza dei professionisti e le partecipate di stato. Un patto tra pubblico e privato che secondo Di Maio è replicabile anche da noi. Si tornerà con tutta probabilità a parlarne con la discussione sulla prossima Legge di Bilancio anche perché l’idea non è certo nuova: Di Maio ha più volte strizzato l’occhio alle startup adducendo alla possibilità di creare nuove opportunità, quindi il valico di fine anno appare a questo punto una scadenza obbligata.
Sul palco del DigithON, Di Maio è tornato anche a far riferimento alla proposta formulata qualche tempo fa di offrire mezz’ora di Internet gratis a ogni cittadino come di uno strumento per l’accesso ai servizi pubblici, ben presto trasformatasi in una sorta di boomerang mediatico (55:30).
Sulla medesima lunghezza d’onda l’intervento di Giuseppe Conte. Il Presidente del Consiglio riconosce le difficoltà che oggi il nostro paese pone di fronte a chi vuol fare impresa, definendo il sistema “ingessato” (08:40) e sottolineando l’esigenza di innescare “meccanismi incentivanti”.
Da quando sono a Palazzo Chigi mi sono ripromesso, anche in virtù delle mie competenze, di far sì che le riforme strutturali di maggior impatto riguardino semplificazione normativa e burocratica e digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione.
In diretta da Bisceglie in occasione di “DigithOn” la maratona dei progetti digitali
Pubblicato da Giuseppe Conte su Sabato 8 settembre 2018