La Commissione europea ha comunicato che Meta offrirà una terza opzione con inserzioni meno personalizzate a partire da gennaio 2026. In pratica verrà utilizzati meno dati degli utenti che usano la versione gratuita di Facebook e Instagram. Il procedimento avviato in base al Digital Markets Act rimane aperto.
Cosa cambierà da gennaio 2026?
A partire da novembre 2023, gli utenti possono sottoscrivere un abbonamento a Facebook e Instagram per non vedere più inserzioni. Chi non paga nulla permette a Meta di utilizzare i dati per gli annunci personalizzati. La Commissione europea ha stabilito che tale modello, denomimato “Pay or Consent“, non rispetta il Digital Markets Act, in quanto gli utenti non possono scegliere un servizio che usa meno dati personali.
Per tale violazione è stata inflitta una sanzione di 200 milioni di euro. Meta ha presentato appello contro la decisione all’inizio di luglio. La Commissione europea ha minacciato una multa giornaliera, ma non è stata applicata perché erano in corso discussioni tra le parti.
Oggi è arrivata da Bruxelles la conferma che Meta offrirà una terza opzione a partire da gennaio 2026. Gli utenti europei potranno scegliere tra l’uso di tutti i dati per inserzioni personalizzate e l’uso di meno dati per inserzioni con personalizzazione ridotta. Verrà quindi mostrata una nuova schermata su Facebook e Instagram.
Dopo l’implementazione, la Commissione europea chiederà feedback alle parti interessate. Un portavoce ha dichiarato che il caso non è chiuso, ma è un buon passo avanti:
Ora monitoreremo attentamente l’effettiva implementazione di questa terza alternativa e da lì partiremo. Quindi il caso non è chiuso, ma ovviamente rappresenta un ottimo passo avanti e ora lo monitoreremo da qui in poi. Questa terza alternativa deve essere efficace. Deve essere solida. Deve essere visibile Deve funzionare per i nostri consumatori.
Da novembre 2024 è disponibile una nuova versione del modello “Pay or Consent“. Non è noto se è simile a quello proposto da Meta. L’azienda di Menlo Park ha comunque confermato che offrirà ancora l’abbonamento.
Pochi giorni fa, la Commissione europea ha avviato un’indagine antitrust per il possibile abuso di posizione dominante con WhatsApp. Meta impedisce l’uso del servizio ai chatbot di terze parti.