Domini, Stanca difende l'ICANN

Domini, Stanca difende l'ICANN

Il discorso del ministro al meeting romano dell'organizzazione verte tutto sulla centralità dell'ICANN anche per il lavoro da fare da qui a Tunisi 2005 per il WSIS. Cortiana (Verdi) propone la Carta dei Diritti degli utenti
Il discorso del ministro al meeting romano dell'organizzazione verte tutto sulla centralità dell'ICANN anche per il lavoro da fare da qui a Tunisi 2005 per il WSIS. Cortiana (Verdi) propone la Carta dei Diritti degli utenti


Roma – L’ICANN è un soggetto centrale nella internet governance ed è destinato ad esserlo sempre di più, soggetto di operazioni e proposte che vanno verso una regionalizzazione capace di coinvolgere maggiormente gli utenti internet nelle sue attività. Un riferimento essenziale in vista della seconda fase del World Summit the on Information Society (WSIS) previsto per il 2005 a Tunisi.

Questo il quadro disegnato dal ministro italiano all’Innovazione Lucio Stanca che è ieri intervenuto al meeting romano dell’organizzazione internazionale che supervisiona il sistema dei domini internet.

“L’Italia – ha dichiarato tra l’altro – riconosce il ruolo che ICANN, organizzazione coordinata che agisce con una prospettiva globale, svolge nello sviluppo e nella crescita di Internet, soprattutto con riferimento al compito cruciale di assicurare la stabilità tecnica”.

Stanca, che non è entrato nel merito dei molti guai che l’ ICANN si trova costretto ad affrontare, ha spiegato che l’incontro di Roma è un tassello nella marcia di avvicinamento al WSIS di Tunisi, un periodo necessario per definire principi e regole sui quali si deciderà il futuro della gestione della grande rete.

Il ministro ha invece sottolineato la necessità che i governi, compreso quello italiano, non siano numi tutelari delle regole della rete. “L’Italia – ha affermato – ha una posizione chiara nel governo di Internet: l’Amministrazione Pubblica deve essere coinvolta solo quando sono in gioco questioni di politica nazionale, ma non è compito del governo gestire internet o interferire nel suo libero sviluppo”.

Ieri ha preso parte all’incontro anche il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana che ha sottolineato come i Governi non debbano mettere le mani su internet, “visto il comportamento di tanti Paesi come Cuba o la Cina, che tendono a restringere l’accesso alle fonti di comunicazione”. A suo parere “un processo che porti ad una efficiente governance di Internet deve essere accompagnato da una Carta dei Diritti degli Utenti, la cui base sia il libero accesso e la libera condivisione delle informazioni, e che sia promossa dall’ONU”.

Cortiana ha spiegato di aver parlato della proposta con il presidente e il vicepresidente ICANN, Paul Twomey e Vint Cerf, che concordano su questa necessità. “Proporrò al presidente Pera che il Senato della Repubblica Italiana – ha spiegato Cortiana – in vista del Summit di Tunisi, costruisca un momento di riflessione con il gruppo dirigente di ICANN per dare seguito a questa idea”.

Per saperne di più sul meeting romano di ICANN è attivo lo sponsorizzatissimo sito ICANNRome .

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Pubblicato il
5 mar 2004
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