Già noto in passato per aver preso di mira gli utenti di Facebook e Twitter, il worm Dorkbot è ora “mutato” e nelle ultime varianti scoperte dalla società di sicurezza ha avviato una nuova campagna di infezioni a mezzo Skype. Con un bonus mica da ridere: prendere in ostaggio i file degli utenti e chiedere un riscatto in denaro.
Il worm è in grado di diffondersi attraverso la lista di contatti Skype presente su un PC infetto, disseminando messaggi ammiccanti in lingua inglese o tedesca (“Lol is this your new profile pic?” la variante inglese).
Un click sul link allegato porta inevitabilmente al download di un file eseguibile infetto contenuto all’interno di un archivio zip, alla cui apertura avviene l’ infezione del PC con una backdoor e l’arruolamento forzato della macchina all’interno di una botnet.
A questo punto, gli ignoti cyber-criminali che gestiscono la rete malevola hanno mano libera e possono procedere con il loro piano di sequestro file sul modello dei ransomware già individuati in passato: i file vengono cifrati e i criminali chiedono il pagamento di un “riscatto” in denaro (200 dollari) entro 24-48 per la loro decifrazione.
Il worm non si fa mancare niente, nemmeno la comparsa di messaggi pop-up secondo i quali il PC sarebbe servito per accedere a materiale pedopornografico o musica pirata: anche in questo caso l’invito è a pagare un compenso economico per evitare conseguenze peggiori. Fortunatamente per gli utenti di Skype, dicono le società di sicurezza, al momento la variante “VoIP” del worm Dorkbot non risulta particolarmente diffusa.
Alfonso Maruccia
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Il progresso si ottiene a piccoli passi.
E anche questa volta un altro piccolo passo e' stato effettuato nella giusta direzione.I parassiti del copyright sono destinati a scomparire, e verranno pure dimenticati visto che non avendo mai fatto nulla in vita loro, non lasceranno tracce nella storia.panda rossaRe: Il progresso si ottiene a piccoli passi.
- Scritto da: panda rossa> E anche questa volta un altro piccolo passo e'> stato effettuato nella giusta> direzione.> > I parassiti del copyright sono destinati a> scomparire, e verranno pure dimenticati visto che> non avendo mai fatto nulla in vita loro, non> lasceranno tracce nella> storia.Ti stai augurando il male? Perchè immagino che quando tu e altri qui, parlate di parassiti, vi riferiate a coloro che scaricano in barba alle leggi, coloro che vogliono il lavoro di altri senza pagarlo e pretendono di essere anche nel giusto. Tutti gli altri fanno un lavoro per cui ricevono un compenso e pagano i diritti agli autori, lo faccio io, lo fanno i videonoleggiatori. Se loro sono ...ini ti chiamerò scarichino, tanto non è un'offesa, vero?AllibitoRe: Il progresso si ottiene a piccoli passi.
- Scritto da: Allibito> - Scritto da: panda rossa> > E anche questa volta un altro piccolo passo e'> > stato effettuato nella giusta> > direzione.> > > > I parassiti del copyright sono destinati a> > scomparire, e verranno pure dimenticati visto> che> > non avendo mai fatto nulla in vita loro, non> > lasceranno tracce nella> > storia.> Ti stai augurando il male? Perchè immagino che> quando tu e altri qui, parlate di parassiti, vi> riferiate a coloro che scaricano in barba alle> leggi, coloro che vogliono il lavoro di altri> senza pagarlo e pretendono di essere anche nel> giusto. Tutti gli altri fanno un lavoro per cui> ricevono un compenso e pagano i diritti agli> autori, lo faccio io, lo fanno i> videonoleggiatori. Se loro sono ...ini ti> chiamerò scarichino, tanto non è un'offesa,> vero?ma pagare i diritti non vuol dire che arrivano tutti all'autore. Ho trovato qualcosa relativo alla musica. Questo dovrebbe essere il contratto preferito dalle case discografiche (secondo me funziona in modo simile anche per altre opere). Ad un artista meno forte andranno su per giù il 5% dei gudagni. Cioè per la promozione e distribuzione la casa discografica (o major) si prende il 95% degli incassi. Questa cosa legale ti pare invece giusta? Insomma io all'autore do so il 5% pagato il prezzo dell'opera tutto il resto va al carrozzone. Io voglio pagare il talento, l'autore e basta. Meglio allora Megabox o servizi dove l'autore non usa intermediariNel sito che ho linkato ci sono altri contratti con percentuali maggiore in questo l'autore deve pagarsi la promozione.Va bene farsi pagare per il servizio di promozione dell'opera ma il 95% è assurdo.Poi secondo il link ci sono clausole che non hanno più senso (perchè esistevano al tempo del vinile che comportava rischi di giacenza..ecc.)--------------------------http://energieindivenire.provincia.savona.it/content/stipula-di-un-contratto-o-accordoContratto artistico In linee generali le caratteristiche di questo contratto sono le seguenti: la casa discografica paga le registrazioni, la realizzazione della copertina, la distribuzione e la promozione e diventa per sempre proprietaria del master, cioè dell'album. In questo genere di contratti, fatta eccezione per artisti già famosi che hanno maggior potere contrattuale, le edizioni finiscono per andare interamente alla società editoriale "sorella" della casa discografica. Questo è il tipo di accordo preferito dalle grandi case, che si assicurano un controllo totale sull'artista e sulle sue composizioni per tutta la durata del contratto (3-5 anni o tre album più uno di opzione in un determinato periodo di tempo), oltre al perenne controllo sui dischi che l'artista registra durante il periodo contrattuale. Le percentuali che vanno all'artista in questo caso variano dal 4% al 15% (solo per gli artisti di grido) del prezzo al rivenditore, da queste l'artista dovrà dedurre le percentuali dovute al produttore (che sono a suo carico), più un 20% per spese di amministrazione. Quest'ultima detrazione è stata ereditata dai tempi del vinile il quale si poteva rompere durante l'imballaggio e la consegna ai negozianti; quel 20% serviva alle case discografiche per "ammortizzare" le perdite; oggi il vinile non si fa più e i CD non si rompono, ma la clausola è rimasta. Un tempo (ora non più) era uso e consuetudine che alla sigla del contratto la casa discografica versasse all'artista e/o i suoi produttori un anticipo sulle future vendite chiamato "anticipo royalties", cioè l'importo corrispondente a un determinato numero di copie che la casa discografica si impegna a vendere. Naturalmente l'artista e i produttori non guadagnano una lira fino a che la casa discografica non avrà interamente recuperato questo anticipo, più sostanzioso è l'anticipo, più c'è speranza che la casa discografica si dia da fare per recuperarlo, promuovendo l'album e convincendo i negozianti a ordinarlo.beckerRe: Il progresso si ottiene a piccoli passi.
> Ti stai augurando il male? Perchè immagino che> quando tu e altri qui, parlate di parassitiParassita è chi mangia a spese di altri senza fornire nulla in cambio.>, vi> riferiate a coloro che scaricano in barba alle> leggiChi scarica non guadagna soldi, e non mangia a spese di altri. Per mangiare lavora come tutti.Tu, per guadagnare, cosa fai? Cosa offri di utile agli altri?Ipotizziamo di non usare il denaro, ma il baratto: io faccio il panettiere, e tu vuoi il pane che faccio io: cosa mi offri in cambio?uno qualsiasibuona notizia per tutti
... tranne che per gli arraffoni del copyright.P.S.Non vorrei essere quello stagista che dovrà scansionare milioni di libri e mandare pagina per pagina via email a Google...il solito bene informatoRe: buona notizia per tutti
- Scritto da: il solito bene informato> ... tranne che per gli arraffoni del copyright.> > P.S.> Non vorrei essere quello stagista che dovrà> scansionare milioni di libri e mandare pagina per> pagina via email a> Google...Guarda che il lavoro viene fatto a macchina.Lo stagista al massimo viene incaricato di mettere i fogli sullo scanner e premere il tasto PLAY.Viviamo fortunatamente in un'epoca in cui il lavoro manuale lo fa solo chi usa ancora windows.panda rossaRe: buona notizia per tutti
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: il solito bene informato> > ... tranne che per gli arraffoni del> copyright.> > > > P.S.> > Non vorrei essere quello stagista che dovrà> > scansionare milioni di libri e mandare> pagina> per> > pagina via email a> > Google...> > Guarda che il lavoro viene fatto a macchina.> Lo stagista al massimo viene incaricato di> mettere i fogli sullo scanner e premere il tasto> PLAY.> > Viviamo fortunatamente in un'epoca in cui il> lavoro manuale lo fa solo chi usa ancora> windows.Ma neanche quello, ci sono i digitalizzatori di libri automatici, si posiziona il libro, si preme un tasto e via.bibliotecar ioRe: buona notizia per tutti
- Scritto da: bibliotecar io> Ma neanche quello, ci sono i digitalizzatori di> libri automatici, si posiziona il libro, si preme> un tasto e> via.Mmh, credo di averne visto uno, o meglio: era un fotocopiatrice che era in grado di girare le pagine. So però che questi apparecchi sono molto cari, e non sempre danno garanzia di non "saltare" una pagina qua e là, a differenza di un operatore umano pagato.Quindi, mi sa che alla fine si usano i digitalizzatori classici, più economici.LeguleioDecisione Sacrosanta!
Giusto cosi': se fosse per i parassiti (come i videotechini, che si pavoneggiano come se fossero loro a produrre i "films" (strafalcione grammaticale agghiacciante, sufficiente a far capire a chi legge i loro forum quanto siano capre!) e a meritarsi lodi, onori e Oscar per il formidabile contributo culturale da essi apportato alla societa') del copyright, avremmo alle nostre spalle un agente della Siae di turno pronto a controllare che la lettura di ogni singola pagina del libro che abbiamo in mano sia stata autorizzata e convalidata.Pensate a questo: alcuni di noi trovano soddisfazione nell'inventare e implementare, ad esempio, scanner al laser con addirittura la correzione e compensazione automatica delle curvature delle pagine (contributi tecnologici fondamentali per progetti di importanza epocale come Google Books!), mentre altri, tra una manciata di monetine data in elemosina e l'altra, si dilettano nell'inveire contro chi ama il progresso e la diffusione della conoscenza. I videotechini si spacciano come paladini del copyright soltanto perche' per ottenere i loro spiccioli vendono e noleggiano i "films" (mi vengono i brividi), ma se vendessero cocomeri diventerebbero i difensori delle colture biologiche e nemici dei pesticidi assassini..Plauso al giudice, plauso a Google, e plauso ai nostri amici della videoteca accanto per i piccoli sorrisi che ci strappano con le loro fesserie.Alberto Bianchila gilda si e' scelta un nemico potente
eheh.. il famoso accordo con google era in partnership non da qualche mamma jamie da poter intimidire, ma con la Cornell.. che ha una potente FACOLTA' DI LEGGE (e che fa anche studi OTTIMI sul copyright)... e sembra proprio che stia parando male per gli editori arrafonibubbaRe: la gilda si e' scelta un nemico potente
- Scritto da: bubba> eheh.. il famoso accordo con google era in> partnership non da qualche mamma jamie da poter> intimidire, ma con la Cornell.. che ha una> potente FACOLTA' DI LEGGE (e che fa anche studi> OTTIMI sul copyright)... e sembra proprio che> stia parando male per gli editori> arrafoniLeggi bene la notizia: il giudice di NY ha dato ragione e Google nella causa contro gli autori : cioè saggisti, compilatori e romanzieri.La causa contro gli editori è a parte, se non ho perso qualche passaggio nel frattempo, e non c'entra con questa.Va detto che se per i libri è ammesso dalla notte dei tempi che uno, per non comprarli, li prenda in prestito in biblioteca, non è così per film e musica. Dipende dalla legislazione di ogni Stato, e comunque raramente si tratta di film in prima visione o di brani musicali appena lanciati sul mercato.LeguleioRe: la gilda si e' scelta un nemico potente
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: bubba> > eheh.. il famoso accordo con google era in> > partnership non da qualche mamma jamie da poter> > intimidire, ma con la Cornell.. che ha una> > potente FACOLTA' DI LEGGE (e che fa anche studi> > OTTIMI sul copyright)... e sembra proprio che> > stia parando male per gli editori> > arrafoni> > > Leggi bene la notizia: il giudice di NY ha dato> ragione e Google nella causa contro gli> autori : cioè saggisti, compilatori e> romanzieri.> > La causa contro gli editori è a parte, se non ho> perso qualche passaggio nel frattempo, e non> c'entra con> questa.Fa qualche differenza? la gilda degli autori e svariate di quelle dei publisher hanno portato in tribunale google con le medesime motivazioni.E tra l'altro, insieme, hanno scucito a google 125 milioni di dollari nel 2008. Pero' ancora rompono.> Va detto che se per i libri è ammesso dalla notte> dei tempi che uno, per non comprarli, li prenda> in prestito in biblioteca, non è così per film e> musica. Dipende dalla legislazione di ogni Stato,> e comunque raramente si tratta di film in prima> visione o di brani musicali appena lanciati sul> mercato.mai nominati i film. Del resto si parla di "google book search/print" aka google books. La parola "books" dovrebbe dirti qualcosa.bubbaRe: la gilda si e' scelta un nemico potente
- Scritto da: bubba> - Scritto da: Leguleio> > - Scritto da: bubba> > > eheh.. il famoso accordo con google era in> > > partnership non da qualche mamma jamie da> poter> > > intimidire, ma con la Cornell.. che ha una> > > potente FACOLTA' DI LEGGE (e che fa anche> studi> > > OTTIMI sul copyright)... e sembra proprio che> > > stia parando male per gli editori> > > arrafoni> > > > > > Leggi bene la notizia: il giudice di NY ha dato> > ragione e Google nella causa contro gli> > <B> autori </B> : cioè saggisti, compilatori e> > romanzieri.> > > > La causa contro gli editori è a parte, se non ho> > perso qualche passaggio nel frattempo, e non> > c'entra con> > questa.> Fa qualche differenza? Sì: che se avessi nominato gli autori, anziché gli editori, avresti risparmiato la figura di quello che commenta senza nemmeno sapere di che si sta parlando. Forse non si è ancora capito, ma io sono qui per questo. :@> E tra l'altro, insieme, hanno scucito a google> 125 milioni di dollari nel 2008. Pero' ancora> rompono.Vedi? Non si riesce mai a mettere la parola fine quando una controversia è sui diritti d'autore. Google ha voluto la bicicletta: che pedali, ora. > > Va detto che se per i libri è ammesso dalla> notte> > dei tempi che uno, per non comprarli, li prenda> > in prestito in biblioteca, non è così per film e> > musica. Dipende dalla legislazione di ogni> Stato,> > e comunque raramente si tratta di film in prima> > visione o di brani musicali appena lanciati sul> > mercato.> mai nominati i film. Li nomino io: c'è sempre quello che pensa che basta fare come Google books, usando gli stessi avvocati, coi film o con la musica, e il risultato è lo stesso. Questa sentenza non è estensibile, perché si appoggia a una legge (o piuttosto un'usanza) che riguarda le biblioteche, e i libri ivi conservati. Ma solo quelli.D'altronde ho qualche dubbio che PI avrebbe pubblicato una notizia così marginale, se non contasse su coloro che vi vedono anche quello che non c'è.LeguleioRe: la gilda si e' scelta un nemico potente
- Scritto da: Leguleio> Va detto che se per i libri è ammesso dalla notte> dei tempi che uno, per non comprarli, li prenda> in prestito in biblioteca, non è così per film e> musica. E' cosi' anche per DVD e musica.Nella biblioteca che frequento si possono prendere a prestito VHS, DVD, CD musicali, e perfino prodotti multimediali software.panda rossaRe: la gilda si e' scelta un nemico potente
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Leguleio> > > Va detto che se per i libri è ammesso dalla> notte> > dei tempi che uno, per non comprarli, li> prenda> > in prestito in biblioteca, non è così per> film> e> > musica. > > E' cosi' anche per DVD e musica.> Nella biblioteca che frequento si possono> prendere a prestito VHS, DVD, CD musicali, e> perfino prodotti multimediali> software.È così in Italia. Non in tutto il mondo. Dubito fortemente che negli Usa le biblioteche prestino gratis DVD e CD musicali. Forse dopo un certo numero di anni che sono usciti.Leguleioe noi come mangiamo
Noi della SiAE come dobbiamo vivere se gli autori non passano da noi!!! Come faccio a mangiare io, i miei figli, mia moglie che lavorano con me, mio zio, mia zia, mi cugino, mio cognato, mio nipote, mio sucero, la nuora, mia sorella, mio fratello, il nonno, la nonna e gli amici.Prima di dire cose senza senso pensateci, noi poverini con il vostro progresso, internet, senza autori come dobbiamo mangiare!!la castaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 12 ott 2012Ti potrebbe interessare