DSA: anche Pornhub, XVideos e Stripchat sono VLOP

DSA: anche Pornhub, XVideos e Stripchat sono VLOP

Anche Pornhub, XVideos e Stripchat dovranno rispettare gli obblighi del DSA, tra cui l'implementazione di strumenti efficaci per la verifica dell'età.
DSA: anche Pornhub, XVideos e Stripchat sono VLOP
Anche Pornhub, XVideos e Stripchat dovranno rispettare gli obblighi del DSA, tra cui l'implementazione di strumenti efficaci per la verifica dell'età.

Come previsto, la Commissione europea ha designato tre nuove VLOP (Very Large Online Platform) che dovranno rispettare il Digital Services Act (DSA). Si tratta dei siti per adulti Purnhub, XVideos e Stripchat. Uno degli obblighi è l’implementazione di una sistema efficace per la verifica dell’età.

Moderazione dei contenuti e protezione dei minori

Le 17 VLOP e i due VLOSE (Very Large Online Search Engine) designati a fine aprile devono rispettare gli obblighi a partire dallo scorso 25 agosto. In base al Digital Services Act, il requisito minimo è 45 milioni di utenti attivi al mese. La Commissione europea non ha ovviamente considerato solo i dati forniti dai proprietari dei tre siti per aggiungerli all’elenco delle VLOP.

Non sono noti i dati di Stripchat, mentre XVideos e Pornhub hanno dichiarato di avere 160 e 33 milioni di utenti attivi al mese, rispettivamente. Il numero comunicato da Pornhub sembra piuttosto inverosimile, considerato che è il secondo sito per adulti più visitato del mondo (oltre 2,1 miliardi al mese).

Oltre alle regole generali del DSA, i tre siti dovranno rispettare tre obblighi aggiuntivi entro aprile 2024. Il più importante riguarda la protezione dei minori. Devono apportare le necessarie modifiche per impedire l’accesso ai contenuti ai minorenni, ovvero introdurre strumenti efficaci per la verifica dell’età. Oggi è sufficiente “auto-dichiarare” di essere maggiorenne, cliccando su un pulsante.

I tre servizi per adulti devono inoltre eliminare i contenuti illegali nel minor tempo possibile, tra cui CSAM (Child Sexual Abuse Material), video non consensuali (revenge porn) e deepfake. Quindi devono migliorare gli strumenti di moderazione. È infine obbligatoria una maggiore trasparenza: audit esterno, accesso ai dati pubblici da parte dei ricercatori e pubblicazione di un report ogni sei mesi.

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Pubblicato il
20 dic 2023
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