Roma – Dal fertile humus della Rete è germogliato un nuovo programma castiga-DRM firmato dal celebre hacker norvegese Jon Johansen, uno dei più acerrimi nemici dei lucchetti digitali e, in particolare, della tecnologia di protezione Fairplay di Apple .
Chiamato PyMusique, il tool è in grado di interfacciarsi al negozio on-line di Apple, l’iTunes Music Store (iTMS), e fornire le funzionalità essenziali per cercare ed acquistare canzoni. A differenza del player iTunes, PyMusique è in grado di salvare i brani dall’iTMS in formato non protetto: ciò significa che i file acquistati possono essere direttamente convertiti in altri formati, come MP3, e condivisi con altri utenti.
PyMusique, che è dotato di un’interfaccia grafica, si sostituisce ad iTunes e permette agli utenti di navigare tra i brani offerti dall’iTMS, ascoltarne un’anteprima, selezionare quelli d’interesse e infine acquistarli e scaricarli sul proprio hard disk. Questo viola palesemente i termini d’uso del servizio di Apple, e in special modo quella clausola che impegna l’utente ad accedere al negozio on-line esclusivamente con il software fornito dalla stessa Apple, ossia iTunes.
Johansen sostiene tuttavia che il suo tool non è illegale perché non cracca alcuna tecnologia di Apple: per aggirare il sistema Fairplay, infatti, si limita semplicemente a salvare le tracce audio AAC senza crittarle. Ciò è possibile perché il compito di aggiungere il DRM ai file acquistati non è del server, bensì del client: se quest’ultimo “dimentica” di applicare tale passo, la musica viene salvata senza alcuna restrizione d’uso.
Secondo alcuni esperti il solo il fatto che PyMusique si connetta ad iTMS mascherandosi per i Tunes costituisce una violazione delle severe leggi americane sul copyright. Qualcuno ha poi ricordato come il Digital Millennium Copyright Act non condanni soltanto il “cracking” ma anche le attività e gli strumenti volti ad “aggirare” i meccanismi di protezione dalla copia.
Il sistema di DRM utilizzato da Apple consente agli utenti di iTunes di masterizzare la propria musica su CD e, da qui, convertirla poi in qualsiasi altro formato. Tagliando di netto questi passaggi, PyMusique rende la musica dell’iTMS direttamente fruibile anche sui player diversi da iPod: qualcosa che ad Apple non piacerà affatto. Probabilmente alla casa della mela e alle major discografiche piacerà ancora meno il fatto che il programmino di Johansen semplifichi enormemente la condivisione dei brani sulle reti di file-sharing.
PyMusique è disponibile qui sia sotto forma di codice sorgente, compilabile sotto varie piattaforme, sia sotto forma di installer per Windows. Alla stesura del programma, scritto in linguaggio Python, hanno collaborato anche Travis Watkins e Cody Brocious, due giovani hacker che hanno promesso a breve il rilascio di package binari per Linux.
Nel recente passato Johansen ha creato diversi altri tool che, in un modo o nell’altro, si fanno beffe di Fairplay: tra questi il più noto è QTFairUse , dal cui codice altri sviluppatori hanno poi creato il famoso PlayFair e il suo erede Hymn . Ma il motivo per cui il giovane hacker viene chiamato “DVD Jon” si deve alla realizzazione del DeCSS, che aggira le protezioni CSS sui DVD, un programmino il cui sviluppo ha creato un caso giudiziario internazionale senza precedenti.
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La soluzione è (relativamente) semplice
AFP dovrebbe chiedere ai suoi clienti di mettere tutte le foto e il materiale da loro forniti in una directory chiamata, per esempio, "afp".Così si potrebbe evitare di far visitare tale directory dai motori di ricerca con un file robots.txt di questo tipo:# robots.txtUser-agent: *Disallow: /afp/anche se questo richiederebbe la modifica dei CMS per memorizzare i contenuti in directory specifiche.Ma non so se converrebbe davvero all'AFP che non si parlasse delle sue news.AnonimoRe: La soluzione è (relativamente) sempl
- Scritto da: Anonimo> AFP dovrebbe chiedere ai suoi clienti di mettere> tutte le foto e il materiale da loro forniti in> una directory chiamata, per esempio, "afp".> > Così si potrebbe evitare di far visitare tale> directory dai motori di ricerca con un file> robots.txt di questo tipo:> > # robots.txt> > User-agent: *> Disallow: /afp/Lo ha fatto (almeno ora):http://www.afp.com/robots.txtForse google ignora i file robots.txt per le news?Bye, LucaAnonimoRe: La soluzione è (relativamente) sempl
> Lo ha fatto (almeno ora):> http://www.afp.com/robots.txt> > Forse google ignora i file robots.txt per le news?e allora?si tratta solo di un gentlemen agreementtutte le agenzie, società, sette, lobby, ecc. ecc.che non hanno capito come è fatto internet evogliono a tutti i costi snaturarlo per i lorointeressi che non fregano una cippa al restodel mondo sono pregati di accomodarsi all'uscitaAnonimoRe: La soluzione è (relativamente) sempl
- Scritto da: Anonimo> e allora?> si tratta solo di un gentlemen agreementD'accordo, mi chiedevo solo perché stavolta lo ignorasse. Solitamente google rispetta robots.txt> tutte le agenzie, società, sette, lobby, ecc. ecc.> che non hanno capito come è fatto internet e> vogliono a tutti i costi snaturarlo per i loro> interessi che non fregano una cippa al resto> del mondo sono pregati di accomodarsi all'uscitaSono d'accordo con te. Se non vuoi rendere pubblici i tuoi contenuti allora non metterti su Internet. Altrimenti proteggili dovutamente (password, ecc)Bye, LucaAnonimoRe: La soluzione è (relativamente) sempl
- Scritto da: Segfault> Forse google ignora i file robots.txt per le news?No, non si tratta di quello che Google preleva dal sito della AFP. Si tratta di quello che Google preleva dalle decine di altri siti che usano materiale AFP.Quindi bisogna in qualche modo trovare una soluzione che permetta a Google di identificare i contenuti prodotti da AFP a prescindere dal sito in cui sono stati (ri)pubblicati.AnonimoRe: La soluzione è (relativamente) sempl
> > Forse google ignora i file robots.txt per le> news?> > No, non si tratta di quello che Google preleva> dal sito della AFP. Si tratta di quello che> Google preleva dalle decine di altri siti che> usano materiale AFP.> > Quindi bisogna in qualche modo trovare una> soluzione che permetta a Google di identificare i> contenuti prodotti da AFP a prescindere dal sito> in cui sono stati (ri)pubblicati.la rete non è data per queste stupiderie maper facilitare la condivisioneche si inventino una piattaforma tipo DMR perproteggere i contenuti e che provino a farlaadottare alle persone se credono di riuscirciinternet non sarebbe mai esplosa se la stragrandemaggioranza dei contenuti non fosse statafree as a beer, oggi ci sono sicuramentepiù persone che sarebbero disposte a pagareper molte di quelle informazioni, ma cercaredi snaturare il tutto in nome di presunti profittimancati mi pare ridicoloAnonimoRe: La soluzione è (relativamente) sempl
- Scritto da: Anonimo> No, non si tratta di quello che Google preleva> dal sito della AFP. Si tratta di quello che> Google preleva dalle decine di altri siti che> usano materiale AFP.Ok. Questo risponde alla mia domanda.Ma in questo caso gli altri siti non hanno pagato la AFP per redistribuirne i contenuti? Quante volte pretende di essere pagata la AFP per il suo lavoro?> Quindi bisogna in qualche modo trovare una> soluzione che permetta a Google di identificare i> contenuti prodotti da AFP a prescindere dal sito> in cui sono stati (ri)pubblicati.Guarda, se un sito pubblica i contenuti di AFP li rende PUBBLICI. Non vedo proprio perché google non possa linkarli facendo un breve "riassunto" (come fa ora) alla pagina originale di dove ha trovato queste info.La verità è che questi tizi vogliono essere avari. Se tengono tanto ai loro contenuti allora non li pubblichino su Internet e chiedano agli altri siti di NON ripubblicare il testo così com'è ma di metterci del loro. Invece vogliono capra e cavoli.Bye, LucaAnonimoRe: La soluzione è (relativamente) sempl
beh tramite il file .htaccess possono fare in modo che le immagini siano caricate solo da pagine risiedenti sul server stesso...e penso che l'abbiano fatto, lo fanno tutti i webmaster di siti porno....ma comunque google ne fa una copia nella sua cache, ed è normale che sia così...AnonimoRe: La soluzione è (relativamente) semplice
> # robots.txt> > User-agent: *> Disallow: /afp/> > > anche se questo richiederebbe la modifica dei CMS> per memorizzare i contenuti in directory> specifiche.> > Ma non so se converrebbe davvero all'AFP che non> si parlasse delle sue news.sono ovviamente d'accordo con quest'ultima, anche perchè quando clicchi poi arrivi sui LORO siti. E' tutta promozione.Detto questo però, non deve certo essere onere dei siti di dire "escludimi", no? Dovrebbero fare il contrario. L'impostazione potrebbe essere "non permetto niente" e poi aprire singolarmente i vari permessi ai crawler (compresi dei wildcard per chi non vuole escludere nessuno) ... così dici a google news "io sono un sito di news disponibile":)Anonimoma scherzano???
mettono delle foto pubblicamente accessibili a qualsivoglia client http e poi denunciano? ma imparassero ad usare robots.txt; ormai l'IT e' sempre piu' preda di avvocati e markettari e sempre meno di informaticiAnonimoRe: ma scherzano???
- Scritto da: Anonimo> mettono delle foto pubblicamente accessibili a> qualsivoglia client http e poi denunciano? ma> imparassero ad usare robots.txt; ormai l'IT e'> sempre piu' preda di avvocati e markettari e> sempre meno di informaticiGià, è un vero peccato. Questi signori pretendono di venire "a casa nostra" (casa di tutti) e comandare loro. Facendo questo stanno snaturando Internet e l'idea fondamentale per cui è nata: permettere la comunicazione e il libero scambio d'informazione.Bye, LucaAnonimoRe: ma scherzano???
- Scritto da: Segfault> permettere la comunicazione e il libero scambio> d'informazione.Parlo della Internet "civile" naturalmente, non quella "militare".Bye, LucaAnonimoRe: ma scherzano???
Tuttavia bisogna ricordare che usando immagini altrui Google consuma altrui banda, il che si riperquote in un costo per chi gestisce il server su cui l'immagine è pubblicata.AnonimoRe: ma scherzano???
- Scritto da: Anonimo> Tuttavia bisogna ricordare che usando immagini> altrui Google consuma altrui banda, il che si> riperquote in un costo per chi gestisce il server> su cui l'immagine è pubblicata.Forse ho detto una cazzata, a ben guardare pare che le immagini risiedano sui server di GOOGLE: http://news.google.it/news?imgefp=2XTwtyNkT8YJ&imgurl=www.repubblica.it/2005/b/sezioni/economia/banche/cavaliere/stor_5979050_22140.jpgTuttavia non è chiaro se:A. l'immagine risiede sul server di GOOGLE dopo copia (il che non sarebbe bello)B. l'immagine è caricata dinamicamente ad ogni richiesta, il che consumerebbe banda.AnonimoRe: ma scherzano???
> Tuttavia bisogna ricordare che usando immagini> altrui Google consuma altrui banda, il che si> riperquote in un costo per chi gestisce il server> su cui l'immagine è pubblicata.il web è stato pensato proprio per essere utilizzato in questo modo e non per fare enne copie delle stesse informazioni in giro per il pianetachi vuole rendere disponibili le informazioni pubblicamente lo fa e si assume i costi di banda che viene consumata anche dai motori di ricercaaltrimenti trova altri mezzi ad esempio un sistema di autenticazione per l'accesso ai contenuti e di DRM per la fruizione e redistribuzione di copie concesse agli utenti (e si assume tutti i costi per pubblicizzarli questi contenuti)AnonimoRe: ma scherzano???
- Scritto da: Anonimo> nel nostro mondo di dinosauri ... Pare che in> passato questo conflitto si sia risolto son un> meteorite : questa volta cosa capitera' ?!?!?!?Nonono... guarda... questa è la storia ufficiale ma i fatti sono andati in modo diverso... te lo dico perché c'ero. ;)In realtà i piccoli mammiferi si sono incazzati e hanno avvelenato il cibo dei grossi rettili. Siccome all'epoca non c'erano veleni questo era difficile da fare. Tuttavia un giorno è caduto un meteorite che però era piccolo e non ha fatto molti danni... è risultato che tale meteorite fosse radioattivo. I piccoli ma furbi e studiati mammiferi hanno quindi aprofittato di questo. Ogni giorno, per qualche millennio, uno dei piccoli mammiferi (estratto a sorte con il trucco del bastoncino più corto) si sacrificava, passava la nottata in prossimità del meteorite in modo da diventare altamente tossico e poi si faceva mangiare dal rettile di turno.Ecco come sono andati i fatti.Bye, LucaP.S.: Io sono sopravvissuto perché distribuivo i bastoncini :)AnonimoRe: ma scherzano???
ROTFL te devi farti curare :D:D:DGrande! :DAnonimoRe: ma scherzano???
NoE' la vecchia questione della propieta intelletuale.AnonimoRe: ma scherzano???
> No> E' la vecchia questione della propieta> intelletuale. Vecchia questione che va affrontata in maniera nuova.Prima la proprietà intelletuale prevedeva costi di pubblicazione e distribuzione completamente diversi.Se ora si decide di avvalersi di una tecnologia che non è nata per tagliare i costi di produzione di codesti signori, ma per facilitare la comunicazione e la condivisione di informazioni, si accettano anche le regole intrinseche di questo mezzo.AnonimoRe: ma scherzano???
- Scritto da: Anonimo> No> E' la vecchia questione della propieta> intelletuale. COSA DIAVOLO E' LA PROPRIETA' INTELLETTUALE?? hai la proprieta' dei tuoi neuroni??? la proprieta' intellettuale e' la + grossa STR****A della storia... se hai un qualcosa di valido in testa ne fai un progetto lo brevetti e sei felice e contento (salvo poi le sanguisughe che ti spillano 30000 ? per il brevetto), ma una immagine scattata NON e' proprieta' intellettuale... essere padri di una idea non e' nulla, sarebbe troppo comodo...awerellwvRe: ma scherzano???
> ma una immagine scattata NON e'> proprieta' intellettuale... sei proprio sicuro?AnonimoFrancia VS Google?
Sara' che google e' diventato antipatico ai francesi ultranazionalisti? L'accostamento con l'industria del porno mi e' sembrato azzeccato, trovo la cosa abbastanza oscena. Un motore di ricerca che non deve cercare? Sono proprio idioti ( in senso etimologico )Cmq tanta gente continua a rendersi ridicola...Forse abbiamo trovato un bug nello sviluppo di google, e' cosi' ben fatto che tutto e tutti dovrebbero far riferimento a lui, dovrebbe essere piu' "distribuito", e' cmq un motore all'ultimo grid... :DAnonimoRe: Francia VS Google?
Ma con tutto il mondo te pare, proprio i francesi, e quando e' mai... una bella ridimenzionata servirebbe, cmq se fossi google metterei quel sitarello in backlist e pace... dopo tutto indicizzare dei siti gestiti da persone che la pensano in quel modo.. e' tutto dire...AnonimoRe: Francia VS Google?
- Scritto da: Anonimo> Ma con tutto il mondo te pare, proprio i> francesi, e quando e' mai... una bella> ridimenzionata servirebbe, cmq se fossi google> metterei quel sitarello in backlist e pace...> dopo tutto indicizzare dei siti gestiti da> persone che la pensano in quel modo.. e' tutto> dire...Sitarello?mmmh rileggi bene la news, e fai qualche ricerca so Google ;)o segui il link presente nella notizia, se proprio non hai idea di cosa sia AFP (geek)LucaSLuca SchiavoniRe: Francia VS Google?
- Scritto da: Anonimo> Sara' che google e' diventato antipatico ai> francesi ultranazionalisti? UHMMM...Francesi - Ultranazionalisti non è una ripetizione ?? Voglio dire... esistono francesi non-nazionalisti ??AnonimoRe: Francia Xenofoba
- Scritto da: Anonimo> Sara' che google e' diventato antipatico ai> francesi ultranazionalisti? sono tutti antipatici ai francesi ultranazionalisti.certo però questo impedisce le entrate "no problem" a politiche sbagliate provenienti dagli USA. E questo non guasta. Da noi hanno sempre la porta e le finestre aperte. Dicono e noi facciamo. I francesi hanno dignità.> L'accostamento con l'industria del porno mi e'> sembrato azzeccato, trovo la cosa abbastanza> oscena. Un motore di ricerca che non deve> cercare? sono comunque d'accordo, il discorso sopra non voleva escludere questo, ovviamente.> piu' "distribuito", e' cmq un motore all'ultimo> grid... :DLOL!!! ;-) ottimaAnonimoConseguenze delle leggi...
Ecco cosa accade quando chi fa le leggi ( sul diritto d'autore ), legifera senza sapere neanche di cosa sta parlando...Google, e' un motore di ricerca.Alla base di Google ci sono centinaia di "COMPUTER" che elaborano ininterrottamente tutti i link presenti negli indirizzi memorizzati e nei siti indicizzati.Questo cosa vuol dire? Vuol dire che Google, altro non e' che un software di un'azienda che e' in grado di indicizzare buona parte di contenuti presenti sul web.Di tanto in tanto si assiste a qualche "azienda" piu' o meno seria, che prova a fargli causa per poter spennargli qualche milione di dollari che *ONESTAMENTE* non fanno mai male.Tutto questo, grazie al "diritto d'autore", che palesemente, in questi casi, non ha senso d'esistere ( nessun utente paga soldi a Google per poter accedere a queste informazioni ).La salvaguardia delle informazioni riservate, e' compito del proprietario di tali diritti e non del resto del mondo.Es. : le banche che operano online, devono, salvaguardare la privacy dei propri clienti e devono farlo *DA SOLI*.Non possono sperare che il mondo li fuori non vada a tentare di entrare nei conti dei clienti!Questa e' una cosa palese.Il giudice dovrebbe assolvere Google e punire la AFP a pagare una somma di 17.5 milioni di dollari da dividere in questo modo : 50% a Google per tutti i grattacapi causati e per aver messo in pericolo la stabilità dell'azienda.l'altro 50% da donare in beneficenza alle popolazioni asiatiche che sono state *prese d'assalto* durante lo tsunami per poter avere news in diretta ( cioe', per *lucrare* sulle disgrazie altrui ).*Facile punire un robot per non lavorare un po' eh?*ryogaRe: Conseguenze delle leggi...
Quoto. Continuano a fare come SCO o i discografici, google eroga un servizio che per un utente e' gratuito e molto utile perche' attaccarlo? Se ho un sito di news posso anche decidere a chi farle o non farle leggere, se far pagare oppure no, che centra un motore di ricerca creato proprio per indicizzare i contenuti web? Secondo me sono in rosso e invece di spendere 5 o 10 mila euro per aggiornamenti informatici spendono milioni prestati chissa' da quali banche e chissa' con quali garanzie.Questo diritto d'autore somiglia allo jus primae noctis... penso proprio che sia ora di cambiarlo in meglio.Bello anche il link:http://groups-beta.google.com/group/it.diritto.internet/msg/d80c8a60db00923fSecondo me google e' fatto cosi' bene che presto le nazioni del mondo faranno la guerra per appropriarsene, senza capire che, a suo modo, e' gia' al servizio di tutti.Da parte mia sento ammirazione per quelli di google e alla francia bastava solo sfruttarlo meglio o finanziare progetti simili usando le loro idee, ma i tempi che corrono permettono di ragionare solo con le guerre. Basta con la guerra.AnonimoVe lo avevo detto iooooooooo
Ho scritto molti interventi qui su molti aspetti e modi di operare di Google che non condividevo, tra cui:1) L'uso di marchi registrati da parte di aziende che sfruttavano senza averne diritto in adwords. Gia' condannata credo in Francia.2) L'indicizzazione delle immagini. (causa in corso)ed ora questa delle news.Piu' volte ho espresso che non penso che google avesse chiesto le autorizzazioni alle testate per pubblicare le foto e gli occhielli degli articoli. Qualcuno si ricordera' anche che avevo detto che se lo avessi fatto io un servizio del genere mi avrebbero fatto causa in mille testate e chiesi anche se Valentina F. di www.consulentelegaleinformatico.it, che spesso scrive qui, di esprimere un parere a riguardo magari in un suo articolo.Se trovo il link lo metto ma sara' difficile trovarlo.Come vedete ci ho preso in tutti e tre.Ma c'e' un quarto punto in cui google deve stare ancora attento e che nessuno non ha mai protesto e cioe' il deep link.Come dire mai dire mai. Motore avvisato mezzo salvato.Fare un bot che catturi le news del vari portali e' un gioco da ragazzi (per chi e' esperto programmatore) , l'ho fatto anche io e se lo avessi messo online ci avrei preso un sacco di soldi, ma sapevo benissimo che era illegale.AdiossssAnonimoRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
ce lo avevi detto TU... TU CHI???? Io vedo solo un anonimo.... se posti + di un paio di volte e' meglio che ti registri, altrimenti sei solo un anonimo...awerellwvRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
- Scritto da: awerellwv> se posti + di un paio di volte e' meglio che ti> registri, altrimenti sei solo un anonimo...Ed allora?AnonimoRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
Beh se lo avevi detto, non sei l'unico genio del pianeta. :-)Leggi il 3d su usenet dal titolo: "Non fare a Google quello che Google ha fatto ad Internet !"http://groups-beta.google.com/group/it.diritto.internet/msg/d80c8a60db00923fdi un altro/a che l'aveva detto, lui/lei!Mi pare una discussione interessante. Inoltre, mi pare che Google sia gia' stata condannata dal tribunale in passato per aver pubblicato informazioni su Scientology.Ciao,FabianAnonimoRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
Grazie per il genio :) , pero' ogni volta che si tocca qualcosa del genere si viene presi per "matti", e sembra che stessimo dicendo chissa' quale eresia. Non so perche' quando si parla di google la gente ha i paraocchi come a dire che sia una divinita' intoccabile, ed invece basta usare la ragione e notare che le cose vanno semplicemente a senso unico, ovviamente a favore di google e che se molte cose che fa google le facesse un pinco pallino qualunque, quest'ultimo si vedrebbe arrivare, nel giro di pochi giorni, un sacco di cause legali.AnonimoRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
Ecco in questo 3D l'ultimo messaggio e' il mio http://punto-informatico.it/forum/pols.asp?mid=928257&tid=928257&p=1Putroppo non riesco ancora a trovare quello delle news e della richiesta dell'intervento di consulentelegaleinformatico.itAnonimocoda di paglia
> e che se molte cose che fa google le> facesse un pinco pallino qualunque, quest'ultimo> si vedrebbe arrivare, nel giro di pochi giorni,> un sacco di cause legali.Balle, Google da ricerche attendibili e veloci, le dava quando gli altri ti facevano aspettare un eternità per una ricerca anche meno evoluta e quando altri insozzavano i risultati con link a pagamento non segnalati.Google ha sempre avuto una politica di trasparenza e di onestà intellettuale e non solo con i clienti e con i collaboratori, primo tra tutti il DMOZ.L'unico problema di Google è che rende semplice accedere alle informazioni commerciali e non che i potenti (governi, gruppi di potere, lobby, logge, multinazionali) vogliono nascondere dietro l'iperinformazione caotica e sovrabbondante che uccide la libertà di parola sommergendo di inutile rumore le voci fuori dal coro.La verità fa male... a chi non la vuole!Google ha vinto la sfida all'accessibilità dell'informazione e risolto quello che per i piccoli era un problema imposto dai grandi su internet come sui media tradizionali e quindi si è attirato l'odio di un sacco di figli di grandissima *** che credono di poter continuare a fare i loro *** comodi come quando l'informazione ci metteva giorni o settimane o anni ad andare da un lato all'altro del pianeta e poteva venire filtrate ed epurata dai soliti noti.La trippa per gatti è finita per quella gente e NOI difenderemo Google e quello che rappresenta con tutti i mezzi!Un amico.AnonimoRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
> Fare un bot che catturi le news del vari portali> e' un gioco da ragazzi (per chi e' esperto> programmatore) , l'ho fatto anche io e se lo> avessi messo online ci avrei preso un sacco di> soldi, ma sapevo benissimo che era illegale.Piano, piano, le tue critiche possono essere fondate se un motore prende informazioni da pagine in cui l'accesso ai robots è stato negato, pienamente daccordo.Ma se uno mette risorse in una pagina e poi invita i robot a visitarla scopo indicizzazione non può protestare ... per l'indicizzazione.Se uno non vuole essere trovato inibisce l'accesso ai robots, se non vuole il deep linking lo consente solo su index e altre eventuali pagine di accesso, con nofollow...I mezzi ci sono, se uno vuole il vantaggio di stare su una rete pubblica, e quindi accessibile, deve tenere conto che sta appunto in un luogo pubblico e sta a lui controllare gli accessi come gli standard del mezzo di comunicazione consentono, oppure se non gli basta cambia mezzo di comunicazione!Se il motore ignora i limiti che il mezzo consiglia, allora ci sono tutti gli estremi per procedere.. non saranno leggi vere e proprie questi limiti, nessun articolo del codice civile o penale dice che un robots deve rispettare queste convenzioni, però sono una motivazione più che sufficiente e più che completa per indicare che il danneggiato si è attenuto alle "regole di convivenza" vigenti ed il gestore del robot no e quindi non può addurre scusanti tecniche.E questo è quanto concerne il deep linking, le immagini e contenuti sottoposti a copyright.Per l'uso dei marchi commerciali, la questione è semplice, pensa ad una pubblicità su volantino o murale, se dico ad esempio che vendo delle auto Lancia IO, non chi mi fornisce lo spazio pubblicitario, nè il grafico, nè l'attacchino, devo rispondere solo al consumatore del fatto che in effetti sono un concessionario con tutte le autorizzazioni del caso e che ho anche delle auto Lancia.Se invece dico che sono un concessionario ufficiale Lancia devo anche, sempre io, non il pubblicitario, rispondere alla Lancia: o sono un suo concessionario ufficiale o non lo sono ed allora non posso usare il suo marchio commerciale in quel modo... però posso sempre dire "vendo anche delle Lancia" e ricado nel caso precedente.O, al contrario, potrei avere un sito amatoriale e dire "adoro le auto Lancia"... a questo punto non sto usando un marchio commerciale anche se la parola o lo stemmino Lancia lo è!I possessori di marchi commerciali ovviamente vogliono mungere il web il più possibile, estendendo sempre e comunque il concetto di diritto intellettuale per quanto riguarda i loro marchi...in pratica fidando sul fatto che il web è per molti giudici e legislatori un qualcosa di poco conosciuto stanno cercando di fare si, proseguendo l'esempio, che io sia costretto a pagare Lancia ogni volta che uso la parola Lancia anche se, sempre nell'esempio, non mi sono affiliato come concessionario ufficiale, o peggio, ogni volta che uso nomi e marchi anche fuori dal contesto commerciale... a queste interpretazioni di parte manca poco, sempre appoggiandomi all'esempio precedente (disclaimer, a quanto mi risulta Lancia non ha mai fatto cose del genere) che un robot dei detentori del marchio possa chiedermi qualcosa se vede che in una pagina ho scritto "spezzo una lancia a favore di" oppure "partire a lancia in resta"!Si tratta di una questione calda definire sul web dove inizi l'utilizzo commerciale di un marchio, ovviamente i clienti di adwords tirano acqua al loro mulino (bianco, (c) ) ma ne dovrebbero rispondere di persona, e altrettanto ovviamente i detentori dei marchi commerciali titano dalla loro parte... il fatto è che nela pubblicità e nei media tradizionali il limite è abbastanza chiaro e consolidato e sul web non è molto diverso, solo che essendo il mezzo oscuro ai più entrambe i partiti tentano di approfittarne per vedere se riescono a tirare la coperta dalla loro parte, ma dovrebbero essere loro a risponderne, non il pubblicitario/concessionario di spazio che ci finisce in mezzo (per i manifesti il Google della situazione è il comune... se un manifesto viola i diritti di un amrchio denunceresti chi lo ha commissionato o il Comune???)AnonimoRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
Credo che non hai afferrato il discorso.Google, con google news, non ha indicizzato delle pagina, ma si e' fatto un portalino (google news per l'appunto) mettendo sul suo sito foto, titoli ed interi occhielli presi dalle varie testate giornalistiche.Capito? :)AnonimoRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
> Credo che non hai afferrato il discorso.> Google, con google news, non ha indicizzato delle> pagina, ma si e' fatto un portalino (google news> per l'appunto) mettendo sul suo sito foto, titoli> ed interi occhielli presi dalle varie testate> giornalistiche.L'ho afferrato, l'ho afferrato.La differenza è solo la forma in cui le notizie sono pubblicate, non facciamoci ingannare appunto come dicevo dalla relativa novità del mezzo.Google ha preso notizie pubblicate in modo da essere reperibili da motori automatizzati (se effettivamente non è in difetto il motore di google, se ha preso anche una sola pagina che non era da indicizzare ci sta tutta questa reazione) ed ha creato con quanto reperibile (perchè dichiarato tale dai webmaster) un lancio verso le notizie originali fornendo le corrette indicazioni di copyright e origine delle notizie.Questo, lato client, lo può fare un qualsiasi newsreader modificato per cercare anche sul web... questo lo facciamo anche noi quando passiamo davanti ad una edicola...In questo modo Google non usa informazioni indicate come non accessibili al suo motore e non le usa in modo improprio perchè da le corrette informazioni di copyright e origine, quanti invece ribattono gli articoli e li rilanciano dopo un paio d'ore? è pieno il web, purtroppo, di obrobbri simili magari fatti con programmilli simili ai traduttori automatici e ricorretti frettolosamente da pseudoredattori!Il suo motore ha trovato ed esposto le informazioni pubblicate sul web come accessibili, la sezione news si limita ad organizzarle tematicamente, come se facessero una sezione "most searched", non fanno altro che applicare un filtro alle informazioni che hannolegalmente reperito e le pubblicano in forma estremamente corretta e senza danneggiare nessuno... ah, a parte quelli che si sentono minacciati dal fatto che una piccola ma seria redazione piena di giovani competenti e indipendenti, ma sconosciuti, possa apparire troppo vicina alla sua testata blasonata, che magari qualcuno comincia a fare dei paragoni...AnonimoRe: Ve lo avevo detto iooooooooo
- Scritto da: Anonimo> 1) L'uso di marchi registrati da parte di aziende> che sfruttavano senza averne diritto in adwords.> Gia' condannata credo in Francia.> > 2) L'indicizzazione delle immagini. (causa in> corso)> > ed ora questa delle news.Vabbè, ma a sto punto, applicando la stessa logica (bacata) di fondo, anche l'indicizzazione delle stesse pagine web dovrebbe rientrare nelle pratiche malviste dai detentori di diritti.Nei normali risultati di ricerca QUALUNQUE motore indicizza il titolo della pagina e mostra un estratto dei contenuti testuali della medesima.Non mi pare che ciò sia molto diverso dall'indicizzazione di occhielli e brevi estratti delle notizie.Che si fa? Impediamo ai motori di ricerca l'indicizzazione stessa?Magari per far capire a questi deficienti quanto traffico portano i motori di ricerca, Google potrebbe per qualche settimana "chiudere i rubinetti" e smettere di indicizzare i siti francesi.Vediamo se alcuni milioni di euro di mancati introiti spingono i francesi a superare il loro nazionalismo con la puzza al naso.Anonimoe fare un regolamento
con quello che si puo' fare e quello che non si puo' farechi vuole mettere materiale deve rispettare queste regole.oppure fare due reti, una con materiale solo free ed utilizzabile da tutti, l'altra con materiale anche commerciale.ma le foto pubblicate di chi sono?1: di chi ha scattato la foto.2: di chi ha scattato la foto e di chi e' nella foto (senza di loro la foto non esisteva)3: anche di chi ha costruito la scena (muratori, ingegneri, padroni di edifici).4: di Dio che avendo costruito l'universo ne e' anche il padrone (potrebbe richiedere il brevetto).ciaopippo75Re: e fare un regolamento
- Scritto da: pippo75> 4: di Dio che avendo costruito l'universo ne e'> anche il padrone (potrebbe richiedere il> brevetto).Ué! Il brevetto dell'Universo è mio... chi è sto "Dio" che lo denuncio immediatamente... come si permette...Bye, LucaAnonimoPubblicità gratuita
Non dimentichiamo il nazionalismo Francese, l'idea di creare una biblioteca in contraposizione a Google, e quello che consegue è un 2+2grapefruitE se fosse giusto ?
Tutti contro l'agenzia di stampa.. però ci sono altri aspetti oltre la libertà.Una foto COSTA e parecchio, dopo AFP la vende, perchè una azienda americana dovrebbe poterla pubblicare gratis ?Se un giornale online o non vuole fare aticoli e corredarli di foto si rivolge a AFP pagando. Poi arriva Google e la ripubblica... gratis... c'è qualcosa che non va...Non dimentichiamoci che Google fa SOLDI col suo servizio di news sfruttando il lavoro di giornalisti e fotografi e agenzie di stampa senza dargli un soldo... ma siete proprio sicuri che sia giusto ?stamparassegnaRe: E se fosse giusto ?
http://punto-informatico.it/forum/pol.asp?mid=935495in due parole:certamente che è giusto, ma devono usaremezzi di protezione e contratti per tutelarsiAnonimoRe: E se fosse giusto ?
Leggi qui, http://punto-informatico.it/forum/pol.asp?mid=935341&tid=935341&p=1 ormai c'e' gente che da anni va dicendo che certi comportamenti non sono molto legali.Anonimogiornalismo per caso
AFP produce gratuitamente una piccola parte di contenuti, il resto e' visionabile tramite abbonamento.AFP denuncia che google forniva il materiale in abbonamento sul suo portale con conseguente infrazione 'credo' della policy di AFPhttp://news.tf1.fr/news/multimedia/0,,3208739,00.htmlnon e' stato esplicitamente riportato dal vostro articoloAnonimoRe: giornalismo per caso
Non conosco il francese, ma se quello che dici e' vero google merita di fallire.AnonimoRe: giornalismo per caso
Mais pour l'AFP, cela est différent. L'Agence ne diffuse en effet son contenu que par abonnement. Seule une petite partie de ses informations sont disponibles gratuitement sur son site. Mais Google piocherait dans la totalité du contenu.l'agenzia diffonde i suoi contenuti solo su abbonamentoSolo una piccola parte delle sue info e' disponib. gratuitamente.Ma Google sguazza nella totalita del contenuto.AnonimoRe: giornalismo per caso
> l'agenzia diffonde i suoi contenuti solo su> abbonamento> Solo una piccola parte delle sue info e'> disponib. gratuitamente.> Ma Google sguazza nella totalita del contenuto.rimane da capire come riesca a farlonon ci sono password e quindi di fatto icontenuti sono visibili anche da chi non hal'abbonamento (purché sappia dove sono ilink) oppure usano un account e indicizzanopiù di quello che dovrebbero?l'articolo non dice nulla in meritoAnonimoRe: giornalismo per caso
- Scritto da: Anonimo> l'agenzia diffonde i suoi contenuti solo su> abbonamento> Solo una piccola parte delle sue info e'> disponib. gratuitamente.> Ma Google sguazza nella totalita del contenuto.Questo significa che non sono capaci di proteggere il loro materiale... se un motore di ricerca è in grado di raggiungere i loro contenuti seguendo semplicemente dei link significa semplicemente che tali contenuti non sono protetti in alcun modo.Bye, LucaAnonimoNo, non hai capito niente...
- Scritto da: Anonimo> l'agenzia diffonde i suoi contenuti solo su> abbonamento> Solo una piccola parte delle sue info e'> disponib. gratuitamente.> Ma Google sguazza nella totalita del contenuto.Il punto è che se ci riesce uno spider, ci riesce a maggior ragione un qualunque utente con un browser.Gli spider dei motori sono normali browser, anzi... sono più limitati dei normali browser utente perché non possiedono il supporto di javascript, Falsh ed altre tecnologie avanzate.Se uno spider arriva ad indicizzare un contenuto, è perché quel contenuto è stato (volontariamente o per errore) reso pubblico sul web da qualcuno.E' con questo qualcuno che la AFP se la deve prendere, non con i motori di ricerca che si limitano a navigare il web come fanno tutti gli utenti.Anonimoforse nn tutti sanno che...
Afp vende i suoi contenuti ai clienti iscritti e non li fornisce gratis. Google News raccoglie foto e notizie da tutto il web presentandoli nel proprio sito notizie che è accessibile gratuitamente.AnonimoRe: forse nn tutti sanno che...
- Scritto da: Anonimo> Google News raccoglie> foto e notizie da tutto il web presentandoli nel> proprio sito notizie che è accessibile> gratuitamente.Ma Google mica fornisce le notizie... fornisce solo un occhiello ed un breve estratto, poi l'utente deve cliccare su un link che porta al sito di chi pubblica interamente la notizia, per leggerla interamente.E questo crea traffico ed introiti anche a chi ha acquistato le notizie da AFP e le ha ripubblicate sul proprio sito web.AnonimoI webmaster si dividono...
I webmaster si dividono...ci sono i webmaster che fanno qualcosa per il web...e poi ci sono quelli che denunciano Google...AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 20 03 2005
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