E se facessimo nano-SIM meno nano?

E se facessimo nano-SIM meno nano?

Apple torna sull'argomento nano-SIM per strappare voti all'ETSI. Con la nuova card, sensibilmente più grande, si eviterà l'erroneo inserimento
Apple torna sull'argomento nano-SIM per strappare voti all'ETSI. Con la nuova card, sensibilmente più grande, si eviterà l'erroneo inserimento

Questo mese lo European Telecommunications Standards Institute (ETSI) dovrà prendere una decisione sul destino dello standard nano-SIM promosso da Apple. Dopo aver assicurato competitor e partner sulla questione royalty , Cupertino prova ora a modificare la proposta.

Secondo Nokia, Motorola e RIM, l’arrivo della miniaturizzata tecnologia potrebbe creare confusione tra i consumatori, con il conseguente rischio di incidenti al momento dell’inserimento in un slot che invece era destinato alle attuali micro-SIM. I tecnici della tedesca Giesecke & Devrient (G&D) hanno quindi ridisegnato la linea della scheda.

A causa dell’abbondante bordo esterno, aggiunto proprio per evitare intoppi con gli alloggiamenti sbagliati, la nuova Nano-SIM è ora sensibilmente più grande. La proporzione rispetto alle micro-SIM sembra passata dal 30 al 50 percento ma la sfida tecnologica, liberare spazio nei device da assegnare ad altri preziosi componenti, è ancora in piedi.

Il nuovo nano-modello continua a soddisfare tutti i requisiti imposti dall’ETSI ma sembra che Nokia voterà comunque contro Apple all’imminente assemblea sugli standard. L’azienda finlandese, del resto, sta spingendo un’alternativa presentata come una sorta di microSD.

Roberto Pulito

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Pubblicato il 10 mag 2012
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