Avremo modo di capire se quanto sta accadendo a El Salvador sancirà la definitiva consacrazione di Bitcoin oppure l’inizio della sua fine, l’ingresso in una nuova fase per la crypto, che diventa ufficialmente moneta a corso legale nel paese dell’America centrale. Di certo, l’istituzionalizzazione della valuta può essere interpretato come un forte distacco da ciò che ha rappresentato dalle sue origini e fino a oggi.
Bitcoin come il dollaro a El Salvador
Tutto è avvenuto in modo piuttosto rapido: solo pochi giorni fa il presidente Nayib Bukele, intervenuto alla conferenza Bitcoin 2021 di Miami, ha manifestato l’intenzione di sottoporre la proposta al parlamento. Ieri l’approvazione con l’appoggio di una larga maggioranza (62 favorevoli, 19 contrari, 3 astenuti). Anche il Paraguay vorrebbe fare altrettanto.
Agli esercenti verrà chiesto di accettare Bitcoin per la vendita di prodotti e servizi. Coloro poco inclini a farlo, per ragioni legate alla volatilità, potranno immediatamente convertire i BTC ricevuti facendo leva su un fondo appositamente istituito dalla Development Bank of El Salvador.
Se un’attività non vuole correre il rischio, deve comunque accettare Bitcoin in quanto moneta legale, depositando però dollari sul suo conto bancario chiedendo al governo di effettuare la conversione.
La #ComisiónFinanciera emite dictamen favorable a la iniciativa del Presidente de la República @nayibbukele en el sentido se apruebe la #LeyBitcoin que le permitirá al país reconocer al #Bitcoin como moneda de curso legal. pic.twitter.com/hPh0OfVgJB
— Asamblea Legislativa (@AsambleaSV) June 9, 2021
I rappresentanti di El Salvador, che nei prossimi giorni incontreranno il Fondo Monetario Internazionale per discutere l’iniziativa, non escludono l’attuazione di programmi finalizzati al sostegno delle operazioni di mining.
Nel paese, anche le tasse potranno essere pagate in Bitcoin. La criptovaluta non andrà ad ogni modo a sostituire il dollaro statunitense, fino a oggi moneta legale, bensì ad affiancarlo.
Contrastanti i pareri raccolti tra la popolazione locale. C’è chi ha accolto la notizia con entusiasmo, affermando che il progetto risulterà utile al fine di colmare almeno in parte il gap che oggi vede buona parte dei cittadini esclusi dalle dinamiche di economia e finanza (il 70% circa non è in possesso di un conto corrente né di una carta). Altri ritengono manifestano perplessità, affermando si tratti di una mossa fortemente voluta dal presidente per scongiurare il rischio di sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Sul capo di Bukele, leader del partito populista Nuevas Ideas, pendono accuse di corruzione.