Elon Musk pubblica messaggi privati di Matt Taibbi

Elon Musk pubblica messaggi privati di Matt Taibbi

Elon Musk ha condiviso (e poi rimosso) una conversazione privata con Matt Taibbi, un giornalista che aveva criticato la decisione di bloccare Substack.
Elon Musk pubblica messaggi privati di Matt Taibbi
Elon Musk ha condiviso (e poi rimosso) una conversazione privata con Matt Taibbi, un giornalista che aveva criticato la decisione di bloccare Substack.

Elon Musk ha più volte affermato di essere a favore della libertà di parola, ma sembra che l’unica parola giusta sia la sua. Dopo aver scritto che Matt Taibbi era un dipendente di Substack, il proprietario e CEO dell’azienda californiana ha condiviso pubblicamente una conversazione privata con il giornalista (successivamente cancellata) e applicato uno “shadow ban” ai tweet di Taibbi.

Elon Musk e la finta libertà di parola

Matt Taibbi è uno dei giornalisti scelti da Elon Musk per pubblicare i cosiddetti Twitter Files, ovvero documenti che evidenziano gli errori commessi (tra cui la censura di alcuni contenuti) dall’azienda sotto la guida di Jack Dorsey e Parag Agrawal. Taibbi pubblica anche Racket News su Substack con oltre 362.000 abbonati.

Lo scorso 5 aprile, Substack ha annunciato Notes, un servizio simile a Twitter. L’azienda californiana ha iniziato a bloccare l’inserimento dei tweet nelle newsletter di Substack, oltre a like, risposte e retweet per i tweet con link a Substack. Successivamente i link a Substack sono stati indicati come pericolosi.

Taibbi ha quindi deciso di lasciare Twitter e passare a Notes. Musk ha dichiarato che il giornalista era un dipendente di Substack e che i link sono stati bloccati perché Substack stava scaricando il database di Twitter.

Durante una discussione con Michael Shellenberger, un altro autore dei Twitter Files, Musk ha pubblicato una conversazione privata con Taibbi.

Altri utenti hanno segnalato che alcuni tweet di Taibbi sono stati eliminati. In realtà, i tweet ci sono ancora, ma non vengono mostrati se l’utente cerca l’account del giornalista. In pratica è stato applicato il cosiddetto “shadow ban“, una delle pratiche usate dalla precedente leadership e criticata dallo stesso Musk (che ha chiesto a Taibbi di svelare con i Twitter Files).

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
11 apr 2023
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