L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’istruttoria nei confronti di Eni Plenitude per pratica commerciale scorretta. Il procedimento è iniziato in seguito alle segnalazioni di molti clienti. I funzionari dell’autorità antitrust hanno effettuato un’ispezione nelle sedi della società e della holding Eni S.p.A. con la collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
Aumento dei prezzi e diritto di recesso
Il Codice del consumo prevede l’obbligo per le aziende che offrono un servizio di comunicare agli utenti eventuali variazioni delle condizioni contrattuali e aumenti di prezzo. Nel caso di una società che fornisce luce e gas, come Eni Plenitude, questa informazione deve essere presente nella bolletta in modo da consentire al clienti di esercitare il diritto di recesso, ovvero chiedere il passaggio ad un altro gestore senza costi.
Numerosi consumatori hanno segnalato all’autorità antitrust tra maggio e settembre 2024 che Eni Plenitude ha rinnovato le condizioni economiche di fornitura delle offerte di luce e gas, senza inviare la preventiva comunicazione. Nonostante il numero elevato di comunicazioni non andate a buon fine, la società ha comunque proceduto al rinnovo delle condizioni economiche, impedendo agli utenti di esercitare il diritto di recesso.
Eni Plenitude ha dichiarato che il suo operato nei confronti dei clienti è corretto, quindi collaborerà con l’antitrust per dimostrarlo nelle sedi opportune. Il Codacons ha comunicato che, se verrà accertata la pratica commerciale scorretta, chiederà alla società di erogare indennizzi a favore dei clienti:
E’ bene che l’autorità faccia chiarezza su possibili comportamenti scorretti delle società energetiche sul fronte dei rinnovi dei contratti ai clienti. Il recesso è un diritto dei consumatori che deve essere sempre fatto valere e per questo rimaniamo in attesa di conoscere l’esito dell’istruttoria aperta dall’autorità. Se al termine del procedimento saranno riscontrate irregolarità, chiederemo a Eni Plenitude di aprire un tavolo con le associazioni dei consumatori per studiare le possibili forme di indennizzo in favore dei clienti coinvolti, anche sotto forma di sconti sulle bollette.