Ericsson, accordo per lo smart working fino al 2023

Ericsson, accordo per lo smart working fino al 2023

Ericsson ha firmato un accordo con i sindacati per definire le modalità del rapporto lavorativo in smart working fino ad ottobre 2023.
Ericsson, accordo per lo smart working fino al 2023
Ericsson ha firmato un accordo con i sindacati per definire le modalità del rapporto lavorativo in smart working fino ad ottobre 2023.

Gli accordi sindacali firmati in questa fase da alcuni grandi gruppi della tecnologia meritano un approfondimento poiché in sé hanno qualcosa di più rispetto a quel che le istituzioni stanno facendo in tema di smart working. Mentre il regolatore si limita in questa fase a procrastinare le misure emergenziali per facilitare l’opera delle aziende, queste ultime – in collaborazione con i sindacati – stanno in qualche modo tracciando i paradigmi di quella che sarà la futura disciplina contrattuale su questo fronte.

Ericsson, accordo sullo smart working

Il caso Ericsson è l’ultimo in ordine cronologico, con la firma tra le parti avvenuta in queste ore e con questa comunicazione diramata dal gruppo per confermare la proroga del lavoro agile in azienda fino al 2023:

L’accordo riguarda il 100% della popolazione aziendale, incluso il personale dei 3 centri di Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia e le organizzazioni di mercato, impegnate nell’implementazione delle reti 5G su scala nazionale. L’accesso allo smart working avverrà esclusivamente su base volontaria e, fatte salve esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali, sarà usufruibile sino a un massimo di 12 giorni al mese. Inoltre, Ericsson continuerà a prestare particolare attenzione a lavoratrici e lavoratori in particolari condizioni di fragilità.

Ericsson spiega come intenda garantire diritto alla disconnessione ed una disciplina basata sulla centralità della persona, fattori di principio riscontrabili anche nel resoconto di dettaglio fornito dalle sigle sindacali coinvolte (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni):

Il lavoro agile viene riconosciuto come una modalità strutturale dell’organizzazione del lavoro in Ericsson anche post emergenza Covid-19. Ai lavoratori che aderiranno volontariamente allo strumento sarà data la possibilità di pianificare, su base mensile, 12 giorni da remoto e 10 in sede. Sarà possibile programmare giornate in lavoro agile fino a 5 giorni consecutivi anche a cavallo di 2 settimane. L’azienda presterà attenzione a situazioni specifiche dando la possibilità a lavoratrici e lavoratori in particolari condizioni di fragilità, anche temporaneamente, di poter aumentare il numero di giorni di lavoro da remoto. L’accordo prevede anche la regolamentazione del diritto alla disconnessione, maggiori flessibilità orarie in ingresso ed in uscita.

Le nuove frontiere del lavoro agile, insomma, sembrano incentrate proprio sull’elasticità dello stesso: quanto più è realmente “agile”, tanto più il lavoratore avrà maggiori spazi di manovra da gestire nel proprio rapporto con l’azienda.

Laura Nocerino, Head of People di Ericsson Italia e Sud Est Mediterraneo

Laura Nocerino, Head of People di Ericsson Italia e Sud Est Mediterraneo

Ericsson è una delle prime aziende in Italia a sottoscrivere un accordo strutturato sullo smart working, garantendo così a tutto il personale di poter scegliere se recarsi in ufficio o lavorare da remoto, in accordo con il proprio responsabile. Lo smart working è solo un tassello delle nuove politiche di welfare aziendale, che contribuisce inevitabilmente anche al raggiungimento di alcuni obiettivi di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale, a beneficio di tutta la comunità

Laura Nocerino, Head of People di Ericsson Italia e Sud Est Mediterraneo

La firma di Ericsson è dunque l’ennesimo passo avanti nella definizione di questo perimetro, entro il quale la Politica avrà in seguito il dovere di intervenire con misure finalizzate a fissare i paletti di questa nuova dimensione del mondo del lavoro.

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Pubblicato il 5 mag 2021
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