L'Europa vuole un e-commerce senza frontiere

L'Europa vuole un e-commerce senza frontiere

La Commissione Europea torna sul tema del mercato unico digitale, forzando l'abbattimento dei confini geografici per gli operatori dell'e-commerce.
L'Europa vuole un e-commerce senza frontiere
La Commissione Europea torna sul tema del mercato unico digitale, forzando l'abbattimento dei confini geografici per gli operatori dell'e-commerce.

3 dicembre 2018: questa la data da cerchiare in rosso sul calendario per gli stati membri dell’Unione Europea chiamati ad adottare e applicare il nuovo regolamento sottoscritto nel febbraio scorso volto a “impedire i blocchi geografici ingiustificati e altre forme di discriminazione basate sulla nazionalità”. Si parla dunque della circolazione dei prodotti all’interno del territorio comunitario. Un ennesimo step nella creazione del mercato unico digitale europeo, che focalizza l’attenzione su un ambito in costante crescita come quello dell’e-commerce.

EU: un e-commerce senza frontiere

Oggi da Bruxelles arriva un aggiornamento delle linee guida da seguire al fine di farsi trovare pronti con la scadenza. Si compie dunque un ulteriore passo in avanti nel cammino intrapreso nel 2016 con l’avvio delle discussioni sulle misure da attuare per far sì che i consumatori e le aziende siano in grado di acquistare e vendere prodotti o servizi sfruttando appieno le opportunità del mondo online, senza impedimenti di natura geografica, in tutta l’area EU. Così Andrus Ansip, Commissario per il Mercato Unico Digitale, commenta il nuovo colpo assestato al geoblocking.

Le nostre iniziative renderanno più semplice per le persone acquistare online e per le aziende raggiungere nuovi mercati. Per far sì che queste nuove regole funzionino in modo appropriato tutte le parti coinvolte devono essere pienamente informate e impegnate ad applicarle nel loro lavoro quotidiano. Queste linee guida fanno parte dello sforzo profuso dalla Commissione per spingere l’e-commerce, insieme alle proposte per la semplificazione dell’IVA, per facilitare i pagamenti e le consegne transfrontaliere nonché per aumentare la protezione dei clienti.

Al fine di sciogliere eventuali dubbi in merito, la Commissione Europea ha pubblicato un documento contenente le più frequenti domande e risposte sul tema, rivolto agli stati membri così come ai commercianti, alle autorità incaricate di vigilare sulle dinamiche di mercato e ovviamente ai consumatori. Una sorta di FAQ a cui far riferimento in quest’ultimo periodo di transizione.

Spese di spedizione più convenienti

Un altro punto preso in esame è quello relativo alle spese di spedizione, elemento di importanza fondamentale quando si parla di acquisti effettuati online con prodotti distribuiti in tutto il territorio europeo. L’obiettivo è renderle più accessibili dal punto di vista economico, come previsto da un nuovo regolamento entrato in vigore nel mese di aprile, ma non ancora adottato su vasta scala.

Oggi la Commissione chiarisce quali informazioni devono essere fornite alle autorità nazionali da parte dei servizi che si occupano di gestire le consegne. Anche in questo caso la parola d’ordine è trasparenza. Si tornerà a discuterne il 27 settembre, quando si riuniranno i ministri per la competitività degli stati membri. Al fine di definire un percorso comune, in queste ore Ansip incontra gli amministratori delegati degli operatori postali nazionali che fanno parte dell’associazione PostEurop (per il nostro paese Poste Italiane).

Tutti i significati di Mercato Unico

L’idea di un mercato unico europeo è in auge da tempo, ma si è reso sempre più evidente il fatto che non poteva essere semplicemente un principio universale: trattasi, invece, di un percorso da costruire tassello dopo tassello. Il mercato unico del digitale è partito dall’abbattimento del roaming, cosa che ha reso di fatto inesistenti i confini nel mondo della telefonia; abbattuti anche i confini relativi all’uso all’estero dei propri abbonamenti per l’accesso ai contenuti, affinché chiunque possa sentirsi a casa anche quando accede ai propri account da una località europea qualsiasi; l’abbattimento dei confini nell’ecommerce e nella logistica diventano un ulteriore tassello in questa direzione.

Tutti assieme, questi tasselli costruiscono un’idea di Europa che è molto più di un contenitore delimitato da linee geografiche: nel concetto di Mercato Unico v’è l’idea stessa dell’Europa che verrà, c’è il significato più profondo dell’appartenenza ad un sistema univoco e di mutua convenienza. Stare assieme conviene: una volta affermata questa idea, gran parte dei problemi politici legati alle derive anti-europee saranno destinate a cadere: roaming dopo roaming, acquisti dopo acquisti.

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Pubblicato il
20 set 2018
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