Eye-Fi apre agli sviluppatori

Eye-Fi apre agli sviluppatori

La nota SD con il WiFi integrato si affida alle terze parti per espandere le sue funzioni. A disposizione API per punzecchiare la fantasia dei developer
La nota SD con il WiFi integrato si affida alle terze parti per espandere le sue funzioni. A disposizione API per punzecchiare la fantasia dei developer

Dopo aver ideato la prima scheda di memoria SD in grado di agganciare automaticamente una WLAN o un hotspot WiFi, la californiana Eye-Fi tende un’ulteriore mano a fotografi e videoamatori. La nuova espansione della piattaforma proposta da questo mese consentirà di condividere anche la conoscenza, oltre alle immagini e ai video. Per accedere alle API del progetto Eye-Fi, basterà registrarsi nell’ area developer del sito ufficiale.

Nel corso di questi primi anni di vita , la società ha stretto accordi con produttori del calibro di Canon, Nikon, Sony e Pentax, per assicurare una compatibilità totale e gemellare il menù delle SD Eye-Fi con quello delle fotocamere più diffuse. E già esistono applicazioni mirate per iPhone e iPad. Ma se gli sviluppatori di terze parti raccoglieranno questa nuova sfida, l’apertura all’esterno si tradurrà sicuramente in un ricco catalogo di sfiziose utility “collaterali”. Del resto, non basta aggiungere una Eye-Fi memory nella fotocamera sprovvista di antenna WiFi per avere il mondo in tasca.

C’è bisogno di supporto costante e di altre applicazioni dedicate alla gestione “creativa” del geotagging, al photo editing online, all’organizzazione e all’esportazione dei contributi. Al momento, ad esempio, l’intrigante sistema consente di caricare le proprie creazioni direttamente sui siti come Flickr, Facebook, Picasa e YouTube. Ma non è ancora possibile inviare questo materiale come allegato di una semplicissima email.

Ricordiamo che il top di gamma delle schede Eye-Fi è al momento rappresentato dalla Pro X2, SDHC da 8GB (e 149 dollari) che già include l’abbonamento con diverse reti di hotspot (USA), la possibilità di risalire alle coordinate geografiche e quella di caricare e le foto direttamente nel pesantissimo formato RAW.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
9 set 2010
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