F1, il primo blockbuster di Apple che nessuno si aspettava

F1, il primo blockbuster di Apple che nessuno si aspettava

F1 segna la rinascita di Apple al cinema: 55,6 mln di dollari incassati in un weekend e 144 mln globali. Un blockbuster autentico.
F1, il primo blockbuster di Apple che nessuno si aspettava
F1 segna la rinascita di Apple al cinema: 55,6 mln di dollari incassati in un weekend e 144 mln globali. Un blockbuster autentico.

Dopo anni di flop clamorosi e soldi buttati al vento, Apple ha finalmente trovato la formula magica per fare un film che la gente vuole vedere davvero. “F1” è primo al box office mondiale, ma la vera domanda è: quanto è costato questo successo?

Apple ha vinto l’Oscar con “Coda – I segni del cuore” – l’unico film di una piattaforma streaming a portarsi a casa il premio per il Miglior Film. Un trionfo della critica che però non si è mai tradotto in successo commerciale. Poi è arrivato “Argylle“. Un disastro talmente spettacolare che ha fatto rivalutare persino i film di Adam Sandler su Netflix. Budget mostruoso, incassi imbarazzanti, critiche devastanti.

La reazione di Apple? Tagliare tutto. Budget ridotti, uscite cinematografiche cancellate, registi infuriati che denunciavano la mancanza di fiducia dell’azienda. Tim Cook aveva praticamente gettato la spugna.

F1: la rivincita di Apple dopo il disastro Argylle

F1” ha cambiato tutto. Primo posto al box office, 55,6 milioni di dollari solo nel weekend di apertura negli Stati Uniti, 144 milioni in tutto il mondo. I numeri che Apple sognava da anni. Ma c’è il segreto… il regista, è Joseph Kosinski, lo stesso di “Top Gun: Maverick”. Ha preso la formula vincente del film con Tom Cruise e l’ha trapiantata sui circuiti di Formula 1. Brad Pitt al posto di Cruise, automobili al posto di jet, ma la ricetta è quella: veterano esperto incontra giovane talento, conflitto generazionale, spettacolo mozzafiato. E soprattutto, autenticità totale.

Brad Pitt guida davvero quelle macchine da corsa, le riprese sono state fatte durante vere gare di Formula 1, Lewis Hamilton ha prodotto il film. Niente green screen, niente effetti speciali economici.

Il tempismo perfetto che nessuno aveva previsto

Apple ha beccato l’onda al momento giusto. La Formula 1 negli Stati Uniti è esplosa grazie a “Drive to Survive” su Netflix. Milioni di americani che non sapevano nemmeno cosa fosse la F1 ora seguono ogni gara come fossero tifosi da sempre. Un pubblico nuovo, affamato di contenuti, che aspettava proprio un film come questo. Apple non ha creato il trend, ma è stata abbastanza furba da cavalcarlo.

Tim Cook non ha fatto mistero della strategia: usare ogni risorsa Apple per spingere il film. La tecnologia delle telecamere, la distribuzione nei negozi, le promozioni aggressive su iPhone. Alcuni utenti si sono lamentati delle pubblicità invasive del film persino nell’app Wallet. Ma a Apple non importa. Hanno scommesso forte su F1.

Il conto salato del successo

Ecco il problema: “F1” è costato oltre 200 milioni di dollari. Anche con il successo attuale, probabilmente non rientrerà mai dei costi solo con gli incassi cinematografici. Secondo qualcuno, potrebbe finire per essere una pubblicità molto costosa per i contenuti originali di Apple TV+. In altre parole, Apple ha speso una fortuna per dimostrare di saper fare film fighi. Il successo c’è, ma il conto è salatissimo.

Fonte: Variety
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Pubblicato il
30 giu 2025
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