Facebook, la gente non capisce il News Feed

Facebook, la gente non capisce il News Feed

Il sondaggio condotto da Pew Research Center fa emergere una difficoltà nella comprensione dei comportamenti che regolano il News Feed del network.
Facebook, la gente non capisce il News Feed
Il sondaggio condotto da Pew Research Center fa emergere una difficoltà nella comprensione dei comportamenti che regolano il News Feed del network.

2,23 miliardi di utenti attivi su base mensile nel secondo trimestre 2018 (fonte Statista) per Facebook. Un dato utile a comprendere quanto il social network giochi un ruolo importante nella circolazione delle notizie e nel condizionamento dell’opinione pubblica, tema di cui l’azienda ha discusso proprio nella giornata di ieri con la sua apparizione di fronte al Congresso USA. Ma se questi sono i numeri, quanto è importante la comprensione dello strumento? Quanto è importante la piena consapevolezza delle dinamiche che lo guidano? E quanto è pericoloso il fatto che in troppi ignorino le basi stesse del funzionamento del principale tra i social network al mondo?

Facebook e gli strumenti del News Feed

Ciò che regola la comparsa di un contenuto o meno sul News Feed è però un complesso insieme di algoritmi di cui l’utente non sembra avere adeguata conoscenza. È quanto emerge dal sondaggio condotto oltreoceano da Pew Research Center, che tra il 29 maggio e l’11 giugno ha chiamato in causa un totale pari a 4.594 iscritti alla piattaforma, più o meno equamente suddivisi per fasce d’età. Prendiamo in esame il campione interpellato, immaginando che un simile studio condotto nel vecchio continente possa restituire un risultato in linea con quello che si è andato a configurare negli Stati Uniti.

La prima domanda posta loro riguarda proprio le dinamiche che concorrono alla composizione del News Feed. Le risposte sono ben riassunte dal grafico allegato di seguito: il 53% di chi si è espresso afferma di non capirne il funzionamento, con il 20% che proprio non ne ha idea. Solo il 14% ha piena cognizione di come venga mostrato un post anziché un altro. Prendendo in esame la fetta più giovane del campione (41%-59%) e quella più adulta il divario si amplia (61%-37%).

Le percentuali degli utenti Facebook, suddivisi per fasce d'età, che comprendono il funzionamento degli algoritmi responsabili di comporre il News Feed

Il secondo quesito posto è quello che riguarda la percezione degli strumenti dedicati al controllo del News Feed, che il social network offre ai propri utenti. Il 28% pensa di non disporne affatto, secondo il 57% si ha poca libertà d’azione, mentre il 14% la ritiene più che sufficiente. Anche in questo caso il gap si estende in base all’età.

Le percentuali di coloro che pensano di aver controllo sul comportamento del News Feed

Altrettanto interessanti le percentuali di coloro che affermano di non aver mai messo mano agli strumenti per la gestione del News Feed (63%) e di chi dichiara invece di averlo fatto (36%). Anche in questo caso, i più giovani sono maggiormente inclini all’impiego dei tool in questione. Chi ha risposto positivamente l’ha fatto seguendo o togliendo il follow a uno specifico gruppo o organizzazione (81%).

Meno del 40% degli utenti Facebook interpellati ha provato ad agire sulla composizione del proprio News Feed

C’è poi chi sottolinea di aver comunicato a Facebook di voler veder comparire più di frequente o di rado contenuti specifici (76%), chi a tale scopo ha tolto dagli amici o dalla lista dei seguiti determinati account (73%), chi si affida alle interazioni via like, condivisioni e commenti per perfezionare il proprio News Feed (70%) e chi ha agito direttamente sulle preferenze riguardanti privacy e annunci pubblicitari (70%).

In sintesi, la percezione che hanno gli utenti dei tool messi a loro disposizione non è adeguata e il social non può non tenere conto se l’intento è quello di mantenere salda la propria leadership evitando la fuga verso altre piattaforme o semplicemente l’abbandono del network. Un tema caro anche alle istituzioni, toccato proprio in occasione della comparsa di Facebook davanti al Congresso USA citata in apertura.

I dati sono originati da un sondaggio USA, ma tutto lascia pensare che la situazione italiana non sia troppo dissimile. Basti ricordare il meme che ha spopolato sulle bacheche italiane nei mesi scorsi, ricordando a tutti (condivisione dopo condivisione) che la conoscenza dello strumento è ancora estremamente bassa ed in troppi popolano uno strumento che in realtà non sanno di fatto né utilizzare, né capire:

Occhio. La sezione notizie di Facebook ci fa vedere solo i post delle stesse persone poche persone, circa 25 e ripetutamente le stesse, perché ha introdotto un nuovo algoritmo. Dato che voglio scegliere da solo le persone di cui ricevo notizie, vi chiedo un favore. Se leggete questo messaggio lasciate un commento veloce, un “ciao” un adesivo, qualsiasi cosa vogliate…

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Pubblicato il
6 set 2018
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