Facebook, la trimestrale è mobile

Facebook, la trimestrale è mobile

Cresce il fatturato del social network californiano, trascinato dagli accessi da smartphone e tablet. La piattaforma in blu sembra aver trovato il modo di monetizzare al meglio le sue informazioni per la pubblicità
Cresce il fatturato del social network californiano, trascinato dagli accessi da smartphone e tablet. La piattaforma in blu sembra aver trovato il modo di monetizzare al meglio le sue informazioni per la pubblicità

Con oltre un miliardo di profili registrati, l’impero social di Mark Zuckerberg è ormai pronto all’attacco finale per la conquista del redditizio mercato in mobilità. Nell’ultimo trimestre di attività finanziaria, il totale degli utenti attivi ogni mese da smartphone e tablet ha raggiunto quota 680 milioni, un incremento del 57 per cento dalla fine del 2011. Considerati 618 milioni di accessi giornalieri da postazioni desktop (+28 per cento), è la prima volta a prevalere l’utilizzo mensile di Facebook a mezzo mobile.

Al 31 dicembre 2012, l’azienda di Menlo Park ha riportato un fatturato complessivo di 1,5 miliardi di dollari, in aumento del 40 per cento da 1,13 miliardi alla fine del 2011 . Considerando i quattro trimestri dell’intero anno fiscale, Facebook ha dichiarato introiti per oltre 5 miliardi di dollari dai 3,7 miliardi nell’anno precedente. Risultati solidi che hanno sorpreso gli analisti di Wall Street, subito pronti ad ammettere il ruolo cruciale svolto dalla grande espansione in mobilità.

Solito trascinatore del fatturato in blu, il settore pubblicitario ha costituito l’84 per cento degli introiti complessivi, con un totale di 1,33 miliardi di dollari, frutto di una crescita del 41 per cento dalla fine del 2011 . “Oggi, non c’è dubbio che Facebook è diventata un’azienda mobile”, ha dichiarato il CEO Mark Zuckerberg. In particolare, un’azienda capace di monetizzare un volume crescente di accessi in mobilità, un chiaro vantaggio competitivo sugli agguerriti rivali in ambito advertising .

Da Google a Yahoo!, le aziende coinvolte nel piazzamento di inserzioni pubblicitarie su app e mobile web sono certamente capaci di rastrellare in automatico informazioni relative alla geolocalizzazione, alla specifica tipologia di dispositivo o ad un determinato sistema operativo. Escludendo le cronologie di ricerca, Facebook è in grado di conoscere e ovviamente sfruttare questi stessi dati, ma allo stesso tempo di arricchirli in modo decisivo.

Il social network californiano ha infatti a disposizione milioni di like e reti di amicizia, informazioni biografiche e professionali, ora anche le singole ricerche sul suo nuovo motore di ricerca social Graph Search . Una succulenta miniera di dati personali che ha ormai attirato l’attenzione dei pubblicitari, come dimostrato dal fatto che il 20 per cento delle prime cento applicazioni su iOS sfrutta la piattaforma di Facebook per iniettare messaggi pubblicitari sulle applicazioni mobile.

Al di là del solido fatturato e della conquista progressiva del mercato mobile, Facebook non è ancora riuscita a convincere del tutto gli investitori statunitensi. Nell’ultimo trimestre di attività finanziaria, la piattaforma social ha riportato un utile netto di 64 milioni di dollari, in forte discesa dai 302 milioni alla fine dell’ultimo trimestre 2011. Parallelamente, i costi affrontati da Facebook sono cresciuti dell’82 per cento a oltre un miliardo di dollari al dicembre 2012 .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
31 gen 2013
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