Facebook svela quali contenuti sono penalizzati

Facebook svela quali contenuti sono penalizzati

Facebook ha pubblicato un elenco di contenuti che non vengono rimossi, ma solo penalizzati, ovvero resi meno visibili nel News Feed.
Facebook svela quali contenuti sono penalizzati
Facebook ha pubblicato un elenco di contenuti che non vengono rimossi, ma solo penalizzati, ovvero resi meno visibili nel News Feed.

Dopo aver introdotto nuove regole per contrastare la diffusione dei cosiddetti contenuti autentici coordinati, Facebook ha annunciato quali contenuti vengono penalizzati per ridurre la loro visibilità nel News Feed. Non sono stati però forniti i dettagli sul funzionamento del sistema.

Ecco i contenuti poco visibili nel News Feed

Facebook cerca da molti anni di garantire una maggiore trasparenza, ma spesso i risultati non sono soddisfacenti. Uno dei “misteri” riguarda l’algoritmo sviluppato per stabilire la visibilità dei contenuti nel News Feed. L’azienda di Menlo Park ha più volte comunicato quali contenuti vengono spostati in fondo al News Feed, ma ora è possibile conoscere l’elenco completo visitando la pagina dedicata.

Facebook spiega che la penalizzazione dei contenuti viene effettuata per ottenere tre obiettivi: rispondere ai feedback degli utenti, incentivare i creatori ad investire nei contenuti di alta qualità e migliorare la sicurezza della community. L’ultima versione delle linee guida sulla distribuzione dei contenuti elenca 28 tipi di contenuti che vengono “nascosti” nella sezione Notizie.

Facebook penalizza, ad esempio, i post che spingono le persone a cliccare sui link (clickbait), chiedono di mettere un “Mi piace” e indirizzano verso siti sospetti e di scarsa qualità, le pagine con spam, commenti, eventi e video di bassa qualità, contenuti ritenuti falsi dalle organizzazioni di fact-checking.

Facebook promette di aggiungere ulteriori informazioni alle linee guida, ma non indicherà il modo in cui viene assegnata la penalizzazione ai vari contenuti. Insomma, trasparenza ma non troppo.

Fonte: Facebook
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Pubblicato il 24 set 2021
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