La Fattura Elettronica divide i commercialisti

La Fattura Elettronica divide i commercialisti

ANC chiede il differimento dell'entrata in vigore della Fattura Elettronica fissato per l'1 gennaio, mentre AIDC prende le distanze dall'iniziativa.
La Fattura Elettronica divide i commercialisti
ANC chiede il differimento dell'entrata in vigore della Fattura Elettronica fissato per l'1 gennaio, mentre AIDC prende le distanze dall'iniziativa.

A due settimane dall’entrata in vigore della normativa che renderà obbligatoria l’emissione della Fattura Elettronica, la misura continua a far discutere. Dopo gli avvertimenti del Garante Privacy legati alle modalità di trattamento dei dati, prontamente respinti al mittente dal Ministro dell’Economia, a dividersi sul tema sono le associazioni che rappresentano i commercialisti.

Fattura Elettronica: le posizioni di ANC e AIDC

Nei giorni scorsi ANC (Associazione Nazionale Commercialisti) ha depositato presso il Tribunale Civile di Roma un ricorso d’urgenza contro l’Agenzia delle Entrate chiedendo un rinvio della scadenza ormai prossima. Il riferimento è proprio all’allarme sollevato dall’Autorità: si parla dell’esigenza di spostare il termine di adozione della fattura elettronica almeno “fino a quando il sistema non sarà sanato da una serie di vizi relativi al possibile uso improprio dei dati”, chiamando in causa punti deboli “che pongono gravissimi pregiudizi sulla privacy degli utenti e sulla sicurezza del sistema economico del Paese”. Queste le parole del presidente Marco Cuchel, riportate nel comunicato che si apre con un monito: “Il paese è a rischio”.

È giunto quindi il momento, inascoltati tutti i nostri avvertimenti, di affidarsi alla Giustizia, affinché siano ripristinate le regole che il diritto impone.

I rischi legati alla gestione delle informazioni, secondo il Garante Privacy, sono relativi a una raccolta definita eccessiva dei dati riguardanti le attività dei clienti, all’intenzione manifestata dall’Agenzia delle Entrate di rendere le fatture accessibili attraverso il proprio portale e al mancato impiego della crittografia da parte del Sistema di Interscambio messo a punto per la compilazione e l’archiviazione dei documenti.

Se qualcuno dice no, altri rappresentanti della categoria prendono le distanze da una posizione di questo tipo. È il caso di AIDC (Associazione Italiana Dottori Commercialisti), che in risposta all’iniziativa di ANC ha pubblicato nella giornata di venerdì un proprio comunicato. Ne riportiamo un estratto di seguito.

Nel leggere l’odierno comunicato stampa dell’ANC inerente l’ennesimo atto volto ad ottenere una proroga o differimento nell’introduzione della fattura elettronica, l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti (AIDC) intende precisare che ANC non è rappresentativa dell’intero panorama degli iscritti all’albo dei Dottori Commercialisti e non rappresenta il pensiero dell’intera categoria.

L’associazione, pur condividendo le perplessità e i timori manifestati da ANC, non ritiene che un’ennesima richiesta di rinvio possa ormai a pochi giorni dall’entrata in vigore essere di beneficio ai destinatari della normativa.

Pur condividendo i timori di estreme complessità che nuovamente vedranno la categoria impegnata in un forzoso ruolo di interprete tra contribuente e Stato, AIDC non ritiene che tardive istanze, di differimento o proroga, comunque motivate, siano di giovamento ad alcuno.

Fonte: AIDC
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Pubblicato il 17 dic 2018
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