FBI, irruzione al convegno di hacker

FBI, irruzione al convegno di hacker

Durante uno dei maggiori appuntamenti di settore, alcuni agenti arrestano uno dei relatori. Gestisce un'agenzia investigativa che usava Internet come fonte primaria per la profilazione degli individui
Durante uno dei maggiori appuntamenti di settore, alcuni agenti arrestano uno dei relatori. Gestisce un'agenzia investigativa che usava Internet come fonte primaria per la profilazione degli individui

New York (USA) – Steve Rambam, CEO dell’agenzia investigativa Pallorium , è stato arrestato dagli investigatori dell’ FBI durante il suo intervento alla conferenza HOPE Number 6 suscitando enorme sensazione tra i presenti.

In base alla ricostruzione offerta da un giornalista del Washington Post , Rambam aveva da poco ultimato la sua presentazione sull’uso di Internet per scoprire informazioni personali sul conto di chiunque, simbolicamente intitolata Niente da fare: la privacy è morta .

La presentazione di Rambam, che offre ai propri clienti vari servizi di intelligence , parlava di un esperimento alquanto insolito: Pallorium, specializzata nella ricerca di informazioni pubblicate su Internet, è riuscita ad ottenere un dossier di oltre 500 pagine sulla vita personale di un volontario, tale Rick Dakan, che ha acconsentito affinché Rambam e soci conducessero un’indagine sui propri trascorsi biografici.

“Gli ho fornito e-mail e nome”, ha dichiarato Dakan durante la conferenza, “e lui è riuscito ad ottenere una quantità eccezionale di dati sul mio conto, in pochissimo tempo: dal mio giro d’amicizie fino ai dettagli su tutti i miei cambi di residenza”. Non si tratta di scoperte del tutto nuove ma c’è chi non esclude che pubblicizzare questa attività sia ciò che ha attirato l’attenzione degli inquirenti statunitensi.

Per il momento non sono stati rilasciati ulteriori commenti ufficiali sull’accaduto, che ha immediatamente sollevato sconcerto tra gli organizzatori di HOPE Number 6, scossi dall’imprevedibile esito della presentazione di Rambam, autorizzato dalle istituzioni americane per esercitare la professione di detective privato . Alcuni presenti hanno comunque affermato che l’arresto del CEO di Pallorium sarebbe legato alla violazione di dettagli personali su un criminale pentito, sottoposto al servizio di protezione testimoni della polizia federale statunitense.

Sono in molti a scommettere che sia stata la natura stessa di HOPE Number 6 ad insospettire le autorità statunitensi: come tutti gli eventi relativi all’hacking, anche HOPE attira da sempre la presenza di poliziotti in borghese. Durante l’evento sono peraltro stati discussi alcuni temi piuttosto controversi, che spaziano dall’uso di iPod con firmware modificato fino al cosiddetto lockpicking , l’arte degli scassinatori di porte e lucchetti.

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Pubblicato il 24 lug 2006
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